Legge di bilancio 2024, possibilità di ridurre la tassazione sulla vendita delle partecipazioni anche per il 2024

 Legge di bilancio 2024, possibilità di ridurre la tassazione sulla vendita delle partecipazioni anche per il 2024

In attesa dell’attuazione pratica delle indicazioni contenute nella Legge di Delega per la Riforma Fiscale (Legge 111/2023), che introdurrà a regime la possibilità di rideterminare il costo fiscale delle partecipazioni attraverso il pagamento di un’imposta sostitutiva, anche quest’anno è stata riproposta la possibilità di ricorrere a una perizia giurata di stima al fine di contenere la tassazione sul trasferimento delle partecipazioni.

È la Legge di bilancio 2024 (Legge 213/2023), all’art. 1, commi 52-53, a stabilirlo. Asseverazione della perizia e pagamento dell’imposta sostitutiva (importo totale o prima rata) entro il 30 giugno 2024.

Tipologia di agevolazione e iter di attuazione

Con l’approssimarsi della data per la chiusura dei progetti di bilancio al 31/12/2023, oltre che alle valutazioni da effettuare per la corretta predisposizione dei documenti di bilancio, sarà possibile prendere in considerazione la possibilità di avvalersi della rivalutazione delle partecipazioni possedute dai soci persone fisiche (o società semplici, associazioni professionali ed enti non commerciali a determinate condizioni) al 1° gennaio 2024.

Ciò con l’obiettivo di prevedere l’innalzamento del costo fiscale delle partecipazioni detenute (in luogo del loro costo storico) al fine di una tassazione contenuta di una eventuale cessione delle medesime partecipazioni.

L’iter previsto per potersi avvalere dell’ennesima riapertura dei termini è il seguente:

– chiusura del bilancio al 31/12/2023 (anche attraverso l’approvazione dell’Organo Amministrativo);

– incarico ad un valutatore per la predisposizione e asseverazione di una perizia di stima dell’azienda alla data del 1° gennaio 2024;

– asseverazione della perizia da parte del valutatore entro il 30/06/2024, davanti a un notaio, un Giudice di pace o presso un Tribunale;

– pagamento di un’imposta sostitutiva, pari al 16% – da calcolare sull’intero importo periziato -, entro il 30/06/2024, in unica soluzione ovvero in tre rate annuali;

– indicazione dell’importo rivalutato nella dichiarazione dei redditi relativa all’anno 2024 (Unico 2025 redditi 2024), nel quadro RT.

L’aliquota 2024 dell’imposta sostitutiva è sicuramente penalizzante se confrontata con le aliquote previste per le precedenti edizioni delle rivalutazioni; tuttavia permane – in generale – una generica convenienza, che va tuttavia riscontrata nel caso concreto attraverso un confronto con l’ordinaria tassazione Irpef che vi sarebbe nell’ipotesi di mancata opzione per la rivalutazione.

Il presupposto, la chiusura del bilancio al 31/12/2023

Appare del tutto evidente come il riferimento alla data del 1° gennaio 2024 per la stima, impone di attendere la chiusura delle bozze di bilancio che – quantomeno – dovrebbero almeno essere approvate dall’Organo Amministrativo al fine di far avere al perito un documento ufficiale, non modificabile astrattamente.

Meglio sarebbe, chiaramente, un bilancio approvato dall’assemblea dei soci.

In sede di chiusura dei conti dell’anno 2023 appare di tutta evidenza come le turbolenze riscontrate nell’anno Covid (2020) e post-Covid e avvio della Guerra in Ucraina (2021e 2022), abbiano lasciato degli strascichi inevitabili e ulteriori dinamiche economiche hanno finito con l’incidere negativamente sulle performance delle aziende. Ma la situazione è diversa.

Per tali ragioni potrebbero essere state fatte delle rivalutazioni negli anni 2020-2022 a valori più contenuti rispetto ai valori che sarebbero stati rivalutati con i conti dell’esercizio al 31/12/2023 – con ciò si vuole ricordare come l’Agenzia delle Entrate abbia ammesso la possibilità di rivalutare delle partecipazioni già oggetto di precedente rivalutazione, previo scomputo di quanto già in precedenza versato a titolo di imposta sostitutiva, fino a concorrenza dell’importo dovuto.

Conclusioni

Per concludere, appaiono opportuni non solo dei ragionamenti sulla chiusura dell’esercizio 2023, ma anche sulla possibilità di rivalutare le partecipazioni detenute da soci persone fisiche.

Ciò al fine di dare corso a transazioni che potrebbero interessare i soci e l’intero gruppo societario, dando impulso a passaggi generazionali e riorganizzazioni, anche all’interno della stessa famiglia imprenditoriale.

Immagine di Racool_studio su Freepik 

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