Le operazioni straordinarie
Assistiamo oggi all’accadimento più bello della realtà aziendale, il passaggio generazionale. Già iniziato nel nord Italia e in aumento nel sud. Il passaggio di consegne segna, nel bene o nel male, il passaggio di testimone alla governance dell’impresa. Esso avviene e può avvenire tra un padre e un figlio passando di famiglia in famiglia e ognuno apporta a questa realtà dei cambiamenti che in base al contesto in cui si trova avranno vantaggi o svantaggi. Quelli più comuni sono ormai la trasformazione di società di persone a soc. di capitali o anche l’apporto della stessa ditta in una società di capitali. I vantaggi sarebbero troppi per elencarli di seguito. Vantaggi fiscali ma soprattutto di tutela patrimoniale. La cosa che forse rende queste trasformazioni così importanti è proprio la continuità dell’azienda, passando da persona fisica a giuridica, si garantisce, appunto, un distacco tra le due entità permettendole di continuare il suo cammino anche senza il suo fondatore iniziale.
Ma cerchiamo di andare un po’ più nel dettaglio. Cosa si intende per operazioni straordinarie? Costituiscono dei momenti fondamentali della vita di una società. Infatti, nel corso della sua esistenza, ogni impresa può avvertire il bisogno di modificarsi e adeguarsi al variare della situazione economica, mutando di fatto il suo assetto giuridico o patrimoniale.
Le operazioni che il Codice civile prevede a tal senso sono appunto quelle della trasformazione, fusione e scissione.
La trasformazione è quella, generalmente, che segna l’inizio del passaggio di testimone, essa consente di trasformare la forma giuridica dell’impresa. La Trasformazione è un’operazione (disciplinata dagli articoli 2498-2500-novies del codice civile), mediante la quale si manifesta un cambiamento fra tipi di società “lucrative”, es da società di persone a società di capitali o viceversa (trasformazione omogenea), oppure si assiste ad un cambiamento da società di capitali in altri enti o viceversa (trasformazione eterogenea). Scopo della trasformazione è di poter cambiare l’assetto organizzativo della società esistente in base alle nuove esigenze sopravvenute senza estinguere tale società e crearne una nuova ottenendo anche notevoli vantaggi di carattere fiscale[1]. Poniamo il caso più semplice, quello di una attività esistente da più di 50 anni. Perché perdere tutto il capitale umano, clienti, autorizzazioni ma soprattutto Know? Sarebbe impensabile di chiudere e di riaprire sotto altra forma, soprattutto in quelle città dove non garantiscono che la chiusura e riapertura, nello stesso stabile, sia sempre consentito. Tralasciando il fatto che molto spesso la chiusura e riapertura potrebbe essere vista come un movimento elusivo. Ecco, con la trasformazione tutto questo è risolto, poiché non perderemo niente di tutto ciò permettendoci di effettuare, nella pratica, un semplice sub ingresso. Quasi sempre consentito dalla legge.
Una volta creata la nostra macchina, essa sarà destinata, si spera, a crescere sempre di più, essendo nuovamente soggetta a cambiamento e adeguamenti aziendali dettati dall’ambiente esterno in cui opera. Ad oggi sono sempre più convinto che la sopravvivenza aziendale sia basata sull’abilità della governance di prevedere il più possibile i mutamenti dell’ambiente esterno essendo sempre pronti con una organizzazione il più flessibile possibile, proprio per avere una risposta sempre pronta. Una di queste risposte si potrebbe configurare nella fusione o scissione. Con la fusione d’azienda si ha la riduzione ad unità dei patrimoni di due o più società e la confluenza dei soci in un’unica struttura organizzativa; le aziende che vi partecipano vengono ad assumere uno stesso soggetto giuridico e continuano la loro attività inserite in un unico complesso produttivo potenziato.[2]
Sostanzialmente è un atto con il quale due o più società si concentrano in una. La disciplina giuridica è contenuta negli articoli da 2501 a 2504-quinquies del Codice Civile. I soci delle varie società diventano soci dell’unica società risultante. È normale pensare ai vantaggi non solo competitivi ma anche organizzativi.
Ad oggi si sa, per aumentare l’offerta aziendale ed essere, o meglio, cercare di essere competitivi si cerca di differenziarsi magari uscendo dal proprio core business intraprendendo nuove attività. Possiamo passare dall’edilizia alla ristorazione, da attività di servizi ad attività sportive, insomma chi più ne ha più ne metta. Molto spesso queste sfide, che in un primo momento possono essere viste come scommesse, con il passare del tempo si rivelano remunerative e scelte azzeccate, ragion per cui si deve trovare il modo di far continuare questa attività magari per conto suo. È il caso della scissione.
La scissione societaria è quell’operazione attraverso la quale il patrimonio di una società viene assegnato a una o più società, anche di nuova costituzione.
Le scissioni societarie si possono essere:
TOTALI attraverso il trasferimento dell’intero patrimonio di una società (scissa) a favore di due o più società beneficiarie preesistenti o di nuova costituzione;
PARZIALI attraverso il trasferimento di parte del patrimonio di una società (scissa) a favore di una o più società beneficiarie preesistenti o di nuova costituzione[3].
Poniamo il caso di una azienda che da anni opera nel settore dell’edilizia, costruzione e vendita di immobili. La governance è ormai consolidata così come la ditta stessa nel mercato. Governance attenta, però, ai cambiamenti dell’ambiente tanto da accorgersi che aprire un altro business potrebbe apportare vantaggi ai propri ricavi. Il ramo scelto è la ristorazione. Inizieranno quindi investimenti che in un primo momento verranno fatti con la società madre. La nuova attività, una volta consolidata, verrà valutata e appunto scissa e quindi trasferita in una società di nuova costituzione ma controllata dalla principale. In genere questo è il caso più frequente di scissione parziale.
In conclusione, questi strumenti che il nostro legislatore ci mette a disposizione, sono delle ottime soluzioni per rispondere ai cambiamenti sempre più frequenti del mercato, permettendo agli imprenditori di crescere e di aumentare le proprie tutele patrimoniali.
[1] https://www.retecommercialisti.it/service/64/operazioni-straordinarie
[2] https://www.retecommercialisti.it/service/64/operazioni-straordinarie
[3] https://www.retecommercialisti.it/service/64/operazioni-straordinarie
Consulente Aziendale e socio di “Studio Associato Commercialistico Prof. Franco Scarpino”