Le aziende italiane B2B pronte per i Social Media

 Le aziende italiane B2B pronte per i Social Media

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[dropcap]È[/dropcap] del 1 aprile la III edizione dell’Osservatorio sul Marketing B2B, la ricerca realizzata da CRIBIS D&B in collaborazione con l’Associazione Italiana Marketing, presentata al B2B Marketing Forum di Milano.

La data di presentazione lascerebbe pensare ad un pesce d’aprile, mentre invece, fortunatamente, lo studio riporta un quadro molto positivo per quanto concerne le attività di comunicazione delle aziende italiane: nei prossimi 2-3 anni le aziende B2B sono pronte ad investire nei Social Media e nel Web Advertising.

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L’indagine, finalizzata ad analizzare i cambiamenti in atto nel marketing B2B in Italia, è stata condotta nel periodo tra il 20 gennaio e  il 21 marzo 2014 su un campione di professionisti del marketing, delle vendite e della comunicazione di imprese italiane di ogni dimensione, appartenenti a tutti i settori economici.

Ciò che pare preoccupare maggiormente le aziende B2B italiane, è il miglioramento del processo di acquisizione dei clienti; al terzo posto la necessità di sviluppare nuovi canali di comunicazione.

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È possibile risolvere le tre principali sfide che le aziende italiane stanno affrontando, in un’unica soluzione? I Social Media potrebbero essere la risposta a questa domanda.

Questi nuovi canali, scelti con cura e supportati da una corretta strategia di comunicazione, possono aiutare le aziende a sviluppare nuovi mercati, anche internazionali.

La dinamicità e la possibilità di analizzare i dati in tempo reale, rendono questi strumenti digitali i primi touchpoint per le aziende che, grazie all’ausilio di strumenti esterni, possono ottenere una analisi mirata e personalizzata, fino ad arrivare alla gestione dei contatti acquisiti.

Strumenti come Glouk per Twitter (ora in beta), sono nati proprio per trasformare quello che fino ad oggi è un semplice numero di “mi piace” o di “follower”, in veri e propri sales lead; ciò consente di poter migliorare drasticamente la qualità della propria comunicazione, ma anche di ottenere dati tangibili per il calcolo del ROI.

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Lo stesso studio evidenzia un dato che spesso i professionisti della comunicazione dimenticano: la metrica fondamentale per valutare qualsiasi attività di marketing è l’acquisizione di nuovi clienti.

La famigerata Brand awareness, cioè la notorietà/consapevolezza del marchio, rimane molto in basso nella grafica presentata.

Conclusioni
I Social Media offrono la possibilità di indirizzare la propria comunicazione ad un target definito e specifico, aiutando a sviluppare la Brand awareness; la loro prerogativa principale è però quella di portare all’azienda una serie di contatti interessati al prodotto o servizio fornito.

I nuovi media non sono però canali facili su cui comunicare, è necessaria una competenza specifica per ogni piattaforma; la loro dinamicità e la possibilità di analizzare i dati in tempo reale spesso trae in inganno le aziende, che si aspettano risultati altrettanto immediati.

Occorre quindi affidarsi alle agenzie che hanno esperienza nei mercati B2B, che conoscono gli strumenti, e che possano pianificare una strategia di comunicazione continuativa.

Fonte: Osservatorio CRIBIS D&B sul Marketing B2B

http://gabbariele.weevo.it

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