Lavoro stagionale: i 7 consigli di MobieTrain per gestirlo al meglio nonostante le sfide del settore

 Lavoro stagionale: i 7 consigli di MobieTrain per gestirlo al meglio nonostante le sfide del settore

Il settore dell’accoglienza si sta riorganizzando e si prepara per accogliere i turisti internazionali che hanno iniziato ad arrivare in Italia già dalla scorsa primavera. Le aziende del settore sono attivamente alla ricerca di circa 246.000[1] nuovi lavoratori per far fronte alla crescente domanda e garantire un servizio adeguato ai visitatori.

Quasi la metà delle aziende italiane (49,2%) segnala però ancora difficoltà nel trovare personale, principalmente a causa della scarsa disponibilità di candidati. Tuttavia, questa problematica è in leggera diminuzione rispetto al 2023, quando la percentuale di aziende che lamentava tale difficoltà era del 52%[2].

I 7 consigli di MobieTrain per coinvolgere, motivare e preparare i lavoratori stagionali nonostante le sfide del settore

Per fare chiarezza sul tema, MobieTrain (https://www.mobietrain.com/it/), scale-up belga con sede in Italia che ha realizzato la prima web-App di microlearning per il personale in prima linea, progettata per consentire alle aziende di creare percorsi di apprendimento personalizzati per i loro dipendenti in base alla propria brand identity e agli obiettivi di formazione, racconta le 7 strategie suggerite ai manager per gestire al meglio il lavoro stagionale:

  1. Le basi per coinvolgere e attrarre i lavoratori stagionali si stabiliscono prima ancora che inizi il vero e proprio rapporto di lavoro. Impegnarsi a creare un brand unico che si distingua attraverso un certo tipo di narrazione sui social, con la pubblicità e grazie al passaparola, e un approccio umano che rifletta perfettamente i desideri del pubblico di riferimento, sono garanzia di una prima innata fiducia da parte del lavoratore. Fondamentale quindi è avere una comunicazione coerente in relazione ai valori del brand che devono poi essere ritrovati dal dipendente stagionale durante la sua esperienza lavorativa. Alcuni brand si comunicano in un certo modo, tuttavia non sempre sono in grado di garantire un’esperienza coerente. Una volta che i candidati potenziali hanno espresso interesse e firmato un contratto, è essenziale soddisfare le loro aspettative. Bisogna dimostrare che il brand che vedono pubblicamente come attraente è poi effettivamente lo stesso brand che sperimenteranno dietro le quinte.
  2. Gestire i lavoratori stagionali come il personale a tempo pieno. I lavoratori stagionali se sottovalutati potrebbero adottare una mentalità del tipo “non è un mio problema”. Sanno che non resteranno a lungo e potrebbero essere tentati di fare il minimo indispensabile, soprattutto nel momento in cui manca l’investimento da parte del datore di lavoro. Tuttavia, coloro che si sentono parte del team si impegneranno a dare il meglio ogni giorno. Non solo, i lavoratori stagionali possono avere un impatto considerevole sulla qualità dell’esperienza dei clienti. È importante che siano messi nelle condizioni di poter lavorare efficacemente , comunicare il brand  (servizi o prodotti) nel modo corretto e contribuire  alla creazione di una customer experience di qualità.
  3. Anche se i lavoratori stagionali sono presenti solo per un breve periodo, è importante investire sul loro percorso all’interno dell’azienda e farli sentire  parte del team. Tuttavia, gestire un processo di onboarding può essere complesso, soprattutto in termini di tempo. I lavoratori stagionali devono essere messi rapidamente nelle condizioni di poter svolgere il proprio lavoro senza sottrarre troppo tempo al resto del personale, considerati i ritmi della stagione estiva. Mettere in atto una forma di pre-onboarding intelligente permette di gestire l’onboarding in modo snello ed efficace, accogliendo gli stagionali allo stesso modo dei dipendenti a tempo pieno. Prima comprendono il loro lavoro, si sentono soddisfatti e diventano parte del team, meglio lavoreranno.  È bene quindi non aspettare il loro arrivo per iniziare a prepararli. Le prime impressioni contano, soprattutto quando si tratta di lavoratori stagionali che potrebbero non rimanere a lungo. Per iniziare l’onboarding, ad esempio, è possibile inviare loro in anteprima un video messaggio di benvenuto dalla direzione e/o dal team leader, permettere loro di incontrare virtualmente i futuri colleghi, anticipare i compiti e le procedure principali che dovranno eseguire, stabilendo già insieme gli obiettivi. Una soluzione innovativa potrebbe arrivare proprio dalle app di formazione.
  4. Dopo aver dato loro un caloroso benvenuto, è bene introdurli anche alla missione, ai valori e alla cultura dell’azienda. Con una panoramica chiara dell’attività, comprese le politiche e le procedure chiave, è consigliabile far fare loro un tour, mostrando le aree dove lavoreranno e dove potranno fare pausa, fornendo tutte le informazioni, le risorse e l’attrezzatura di cui hanno bisogno per svolgere correttamente il loro lavoro. Un programma ben strutturato, anche in digitale, aiuta i nuovi assunti a comprendere il proprio ruolo, la cultura aziendale, i servizi/prodotti offerti e le aspettative. Favorisce anche un senso di appartenenza e coinvolgimento, riducendo il turnover, migliorando le prestazioni e il livello di qualità del servizio fornito ai clienti.
  5. Fornire coaching continuo permette di mantenere un supporto costante per assicurare loro che non saranno lasciati soli senza le conoscenze necessarie e rendendoli così immediatamente operativi. Ma non solo, supportare i lavoratori quotidianamente, fornendo loro consigli e implementando programmi di formazione personalizzati per migliorare le loro prestazioni e produttività attraverso un programma educativo offre l’opportunità di fornire ai dipendenti stagionali una formazione mirata sulle competenze essenziali nel settore dell’ospitalità, che possono variare dai consigli sul servizio clienti, alla comunicazione o le competenze tecniche.
  6. Fornire feedback continuo attraverso controlli regolari con valutazioni personali e promuovendo una comunicazione aperta e onesta. Il feedback però è una strada a doppio senso. Raccogliere quindi riscontri anche dai lavoratori stessi può aiutarti a prepararsi per futuri processi di assunzione. Parlare con loro durante il periodo di lavoro permette di scoprire cosa funziona bene e cosa no. Non solo, garantire un feedback al termine della collaborazione, contribuisce alla crescita personale e professionale dei lavoratori che potrebbero così decidere di tornare la stagione successiva.
  7. Chiedere il loro feedback un’ultima volta conducendo un colloquio di uscita per raccogliere informazioni sulla loro esperienza, identificare aree di miglioramento e ottenere utili spunti per l’azienda.

“I lavoratori stagionali rappresentano un’importante risorsa per le aziende che li selezionano. Il modo in cui il brand e i manager interagiscono con loro influisce direttamente sulla percezione e sull’esperienza complessiva dei clienti. È cruciale trattarli con rispetto sin dall’inizio, partendo dal processo di onboarding, e continuare ad offrire formazione e un ambiente aperto al dialogo. Il feedback finale dovrebbe essere costruttivo per entrambe le parti, poiché un lavoratore stagionale che decide di tornare per futuri impieghi temporanei è il segno di un rapporto positivo e ben gestito.” commenta Francesca Dellisanti, Country Manager di MobieTrain Italia.

[1] Fonte: FIPE – Federazione Italiana Pubblici Esercizi

[2] Fonte: https://tg24.sky.it/economia/2024/02/26/stagione-estiva-2024-lavoro#00

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