La sfida del passaggio generazionale nelle PMI ( 1^ parte)

 La sfida del passaggio generazionale nelle PMI ( 1^ parte)

Programmare con lucidità e per tempo il passaggio generazionale di vertice è strategico.

Può essere l’avvio di un grande rilancio oppure l’inizio della fine.

La qualità vincente di  un imprenditore in passato era saper produrre. Quanti operai sono diventati imprenditori in Italia mettendosi in proprio? Molti. Niente era più importante che saper lavorare alle macchine con gli operai. Eravamo, in parte siamo ancora, terzisti, artigiani. E se in azienda si iniziava ad arrancare sulla finanza, nessun problema, ci pensavano le banche a offrire denaro a basso costo.

Poi, improvvisamente, nel 2000 è cambiato tutto: l’euro, la concorrenza da paesi lontani, come la Cina, il web, due crisi finanziarie globali, nel 2008  e nel 2011, il digitale. Nel 2020 la pandemia da COVID:

Le PMI italiane si scoprono «vecchie».

Secondo i dati Infocamere, nelle 6 milioni di aziende iscritte al registro delle imprese il 15% dei titolari ha più di 70 anni e solo il 4% meno di 30.

L’imprenditore senior è più portato a perseverare nel vecchio modus operandi, per diverse ragioni: difesa dell’ego, tutela della propria reputazione, scarso confronto e difficile collaborazione con i più giovani, utilizzo di soluzioni e schemi mentali superati.

Oggi combattiamo con nuovi avversari: la crisi energetica e le guerre ai nostri confini, le difficoltà anche nel reperire materiali per produrre, la stretta creditizia, il debito di impresa, derivante da anni di perdite subìte senza mai provare a cambiare, il valore degli immobili industriali crollato e si fatica a venderli.

Le aziende, come le persone, cambiano quando sono costrette. Oggi lo siamo.

Il passaggio generazionale di vertice

L’imprenditore che non sa esattamente cosa fare sta fermo. Ma stare fermi in un mondo così veloce corrisponde ad arretrare.

Nelle imprese familiari i soci spesso prediligono il consolidare quello che c’è e il totale diretto controllo di tutte le funzioni. E tendono a rimandare, spesso senza attuarli mai, i piani di sviluppo.

Perché i Leader senior non cedono il potere?

I fondatori delle PMI, i soci anziani degli studi professionali, i leader senior amano mantenere il potere a oltranza.

La società ti chiede una funzione

Gli antropologi osservano che in alcune culture primitive, finché il padre non è morto i figli non assumono un ruolo. Le donne acquistano più potere più ascendente nella vita del villaggio quando diventano anziane,. Nelle società «primitive» è vecchio chi non adempie più ad una funzione nella comunità. È una definizione sociale, più che fisiologica.

Il mondo di oggi, veloce e ipertecnologico non dà spazio al valore degli anziani. La loro longevità è un fardello per la società. Nella nostra testa e nel senso sociale i vecchi diventano disfunzionali perché non immaginiamo per loro alcuna funzione. Alimentiamo così il loro attaccamento viscerale alla posizione di prestigio acquisita.

L’ambizione può essere uno dei vizi che non si attenua con l’avanzare dell’età ma che anzi si rafforza. Il professore vuole pubblicare la summa definitiva di tutto il sapere. Il presidente di una società realizzare la più importante fusione. Tutti vogliono sfruttare al massimo gli ultimi anni per realizzare un progetto che duri oltre la loro vita. A volte, è ambizione e basta, senza alcuno scopo al di fuori della propria persona.

Molti uomini di successo da anziani lamentano che la loro importanza non è stata sufficientemente riconosciuta.. Il vecchio leader continua a voler scegliere o influenzare il successore, decidere della suddivisione del patrimonio familiare, sconfiggere un ultimo rivale. Non riesce a rinunciare del tutto al trono, né all’impulso che glielo ha fatto conquistare.

Una soluzione per l’imprenditore senior potrebbe essere allenare realmente persone di famiglia o manager esterni che porteranno avanti l’impresa con la forza della visione iniziale del fondatore.

Spostare il focus da sé alle altre persone significa trarre linfa vitale, portare calore e vitalità nella nostra anima. Energia positiva, che allenta le preoccupazioni private, personali.

La frase su cui riflettere:

“La longevità accentua il carattere. Da vecchio, sei lo stesso di prima, ma molto di più.” (La forza del carattere, James Hillman)

(continua)

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