La digitalizzazione delle PMI: sfide e opportunità
La pandemia come ‘motore’ verso la digitalizzazione
La pandemia ha contribuito a velocizzare la digitalizzazione delle PMI; secondo il Rapporto Istat, il 60% circa delle piccole e medie imprese italiane ha acquisito almeno un livello base di intensità digitale e le PMI, ove possibile, hanno creato canali di online shopping per non interrompere le vendite.
Discreto il ricorso al canale fintech per richiedere i prestiti garantiti dallo Stato. Sulla base di questi dati possiamo affermare che il contesto economico complicato ha decisamente generato anche notevoli vantaggi e un momento di svolta. È determinante però che queste opportunità vengano convertite in vantaggi tangibili.
Per oltre la metà delle aziende la strada è ancora in salita
Nonostante i dati sopra riportati, per oltre il 60% delle PMI la digitalizzazione rimane un problema serio. A tutt’oggi siamo a livelli inferiori alla media europea anche se negli ultimi tempi abbiamo recuperato qualche posizione. Scarseggiano le competenze: infatti solo il 15% delle imprese eroga ai propri collaboratori formazione riferibile alla tecnologia informatica, decisamente sotto la media europea, mentre l’utilizzo di soluzioni digitali in amministrazione e produzione appare ancora inadeguato.
Occorre impegno e formazione per raggiungere gli obiettivi sfidanti
Le aziende devono saper semplificare, meccanizzare, robotizzare, concretizzare, ricorrere a processi guidati dai dati, velocizzare, guadagnare in competitività, trasferendo la digitalizzazione nell’ambito dei propri processi organizzativi. Infatti, uno studio dell’Osservatorio Innovazione Digitale nelle PMI del Politecnico di Milano rileva come le aziende più sviluppate dal punto di vista della digitalizzazione realizzano risultati economico-finanziari sopra le media: + 30% circa di utile netto, + 20% di profitti, + 10% di MOL. Le imprese in Italia devono quindi saper cogliere la sfida implementando la digitalizzazione in ogni settore, dai flussi di cassa ai finanziamenti, dall’amministrazione e risorse umane, agli aspetti legali sino alla digitalizzazione delle linee produttive. Occorre rendere più efficienti i consumi al fine di diminuire le spese di produzione.
I vantaggi della digitalizzazione
Una gestione predittiva degli impianti e macchinari, utilizzando tecnologie digitali, consente un accrescimento nell’utilizzo delle attività industriali sino ad un massimo del 35%. Grazie a interventi finalizzati si possono dilatare i periodi di utilizzo dei macchinari sottoposti a questo tipo di manutenzione. Tali modalità consentono la generazione di metodi e sequenze che il computer utilizza per predire guasti nel futuro. Se il programma funziona, si possono ottenere risparmi sino al 15% circa rispetto ad una normale strategia cautelativa. È giunto allora il momento per le PMI di dedicarsi concretamente alla digitalizzazione: le possibilità offerte dal PNRR rappresentano infatti un fattore importante per le aziende. La cifra messa a disposizione delle nostre aziende ammonta a circa 50 mld di euro da canalizzare verso progetti relativi a infrastrutture digitali con lo scopo di coadiuvarle verso un percorso di crescita tecnologica al fine di essere sempre più competitive nel mondo.
Direttore di Filiale (Retail e Corporate) per oltre 20 anni presso diversi Istituti di Credito. Attualmente Responsabile Commerciale di Hub presso Istituto di Credito di grandi dimensioni.