La Befana fa strike: 6 milioni e 837mila italiani in viaggio (+32,4%)
La Befana “vien di weekend” e chiude le festività natalizie con una bella performance: 6 milioni e 837mila italiani si mettono in viaggio prima di tornare alla quotidianità del “dopo vacanze”.
Il dato è complessivo e rivela che nel solo periodo dell’Epifania il movimento turistico riguarda 2 milioni e 22 mila italiani; 4 milioni e 141 mila quelli che invece hanno programmato la vacanza lunga (da Natale al 6 gennaio); i restanti 673 mila sono coloro già in viaggio dal periodo del Capodanno.
Anche in questa circostanza, la meta privilegiata è il Belpaese mentre una minima parte ha optato per un viaggio all’estero.
Per ciò che riguarda i progetti di viaggio legati al periodo della Befana tuttavia, le cattive condizioni del tempo potrebbero far cambiare idea e programma alla gran parte dei viaggiatori.
“Il dato complessivo è rassicurante per il comparto. Si tratta di un’Epifania che il calendario ha fatto capitare nella giornata di sabato, premiando così la festa nel fine settimana. Ancora una volta gli italiani mostrano di prediligere il proprio paese come destinazione ideale per le proprie vacanze. Un dato che rincuora sempre”.
Questa l’analisi a caldo di Bernabò Bocca, presidente degli albergatori italiani, commentando l’indagine realizzata per la Federalberghi riguardo il movimento turistico degli italiani in occasione dell’Epifania.
“È interessante analizzare il comportamento degli italiani di fronte al progetto del viaggio – ha detto Bocca – Ad esempio in questa circostanza legata alla Befana, l’hotel risulta essere l’alloggio preferito e, contestualmente, si tende a prenotare il soggiorno contattando direttamente la struttura. Un atteggiamento questo – conclude il presidente di Federalberghi – che alza l’asticella della fidelizzazione. È gratificante per noi essere consultati in prima battuta e avere l’opportunità di trasferire in tempo reale ai nostri ospiti la massima garanzia”.
I RISULTATI DELL’INDAGINE
Saranno complessivamente 6 milioni e 837 mila gli italiani in viaggio nei giorni dell’Epifania. Nel 97,1% dei casi si sceglierà l’Italia come destinazione della propria vacanza mentre per il restante 2,9% verranno privilegiate mete estere. In generale non ci si allontanerà molto da casa, privilegiando la regione della propria residenza (64,7%) o una regione vicina (21,2%).
Tra i vacanzieri, 2 milioni e 22 mila si metteranno in viaggio per il solo periodo dell’Epifania; 673 mila saranno già in movimento sin da Capodanno mentre 4 milioni e 141 mila avrà programmato la vacanza lunga, ovvero l’intero arco delle festività, da Natale alla Befana.
Per coloro che andranno in vacanza esclusivamente nel periodo dell’Epifania, la durata media sarà di circa 3,3 notti con una spesa pro capite complessiva (ovvero comprensiva di trasporto, alloggio, cibo e divertimenti) di 665 euro di cui 645 per chi resta in Italia e 1.133 per chi sceglie l’estero. Il giro di affari specifico del weekend si attesterà su 1 miliardo e 345 milioni di euro.
L’alloggio preferito sarà l’albergo nel 39,2% dei casi, seguito a distanza dalla stanza in un B&B con il 26,5%. La prenotazione avverrà contattando direttamente con la struttura (14,1%) o tramite il suo sito internet (33,3%).
Il motivo principale della vacanza è la ricerca del riposo e del relax (60,8%) passeggiando (38,2%), assistendo a spettacoli musicali (19,6%) e visitando monumenti (16,7%).
Il meteo potrebbe influenzare le scelte sulle vacanze per la befana: infatti, il 54,9% di chi partirà potrebbe modificare i propri piani in caso di condizioni meteo avverse.
Chi non partirà ha motivazioni economiche (34,1%) o familiari (17,7%). Il 14,6% partirà, invece, in un altro periodo.
L’indagine, realizzata dalla Federalberghi con il supporto tecnico dell’Istituto ACS Marketing Solutions, è stata effettuata nel periodo compreso tra il 4 e l’11 dicembre. Sono state ascoltate con il sistema C.A.T.I. (interviste telefoniche) 3.000 persone maggiorenni, per un campione rappresentativo di 50 milioni di individui maggiorenni. Il campione è stato costruito in modo da rispettare la popolazione di riferimento, mediante l’assegnazione di precise quote in funzione di sesso, età, grandi ripartizioni geografiche ed ampiezza dei centri abitati.