L’82% delle PMI che hanno già usufruito degli incentivi del PNRR, lo fa per investire in digitalizzazione e innovazione tecnologica
- Il 55% delle PMI dichiara di aver già fatto ricorso agli incentivi previsti dal PNRR
- L’82% di chi usufruisce dei fondi dichiara di utilizzarli per investire nella digitalizzazione e innovazione tecnologica della propria impresa
- Il 66% ha necessità di profili professionali con competenze specifiche nell’ambito del digitale
Qonto, la soluzione di business finance management leader in Europa, annuncia i dati della quarta edizione del suo Osservatorio1 sulle Piccole e Medie Imprese. La survey, che ha coinvolto realtà distribuite su tutto il territorio italiano e operanti in diversi settori, ha voluto indagare lo stato di digitalizzazione delle PMI, analizzandone il comportamento nei confronti degli incentivi previsti dal Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR), la formazione e le competenze maggiormente richieste dal mercato.
“Il PNRR si sta dimostrando una notevole opportunità per tantissime aziende italiane, che come dimostrano i dati del nostro Osservatorio, li utilizzano per digitalizzare il proprio business e dimostrarsi sempre più competitivi sul mercato. Questi aspetti di innovazione devono necessariamente andare di pari passo con la disponibilità di profili che vantano una formazione specifica e in continuo aggiornamento, soprattutto ora che l’adozione di strumenti di Intelligenza Artificiale è così diffusa e cruciale”, commenta Mariano Spalletti, Country Director per l’Italia di Qonto “Come Qonto, siamo in prima linea nel supportare le imprese con sempre nuovi strumenti progettati sulle loro esigenze lavorative, che permettano a imprenditori e manager di focalizzarsi sull’evoluzione del proprio business attraverso la digitalizzazione di svariate attività quotidiane”.
Digitalizzazione e PNRR: il 55% delle PMI sfrutta gli incentivi
Il PNRR, organizzato in 6 missioni, prevede per l’Italia 191,5 miliardi di fondi per innovazione e digitalizzazione, transizione ecologica e inclusione sociale entro il 2026. Fino a oggi l’Italia ha ricevuto dall’Ue quasi 67 miliardi di euro per finanziarlo. Qonto ha indagato in che modo le PMI hanno investito o hanno intenzione di investire i fondi a loro dedicati e in particolare come questi possano concretamente contribuire ad accelerare il processo di digitalizzazione del tessuto imprenditoriale del Paese.
Il 55% delle PMI intervistate ha dichiarato di aver già fatto ricorso agli incentivi previsti dal PNRR, dato che evidenzia un’importante crescita rispetto al 2022 (43%). Tra coloro i quali non hanno ancora fatto ricorso ai fondi, tuttavia, quasi il 70% ha intenzione di usufruirne nel corso del 2023. Per quanto riguarda gli impieghi dei fondi, l’82% ha dichiarato di utilizzare gli incentivi per investire nella digitalizzazione e innovazione tecnologica della propria impresa.
Dall’indagine emerge in particolare che ad avere già aderito agli incentivi continuano a essere maggiormente le PMI numericamente più grandi: tra le aziende da 50 a 250 dipendenti il 59% ne ha già fatto ricorso, in crescita rispetto al 2022 (56%), mentre tra le micro-imprese fino a 10 dipendenti solo una su quattro (25%) si è già attivata per utilizzare i fondi.
Solo il 35% delle PMI intervistate ha dichiarato di aver utilizzato e di voler utilizzare i fondi come il React-Eu a sostegno delle PMI e professionisti contro il caro bollette, che per l’Italia presenta una disponibilità di 14,4 miliardi. È interessante notare come la percentuale si alza tra le micro-imprese fino a 10 dipendenti (57%).
PMI e digitalizzazione: il 66% ha necessità di profili con competenze specifiche
L’impegno verso la digitalizzazione implica la disponibilità di risorse formate e competenti, il 66% dichiara infatti di avere necessità di profili con expertise specifiche per la propria azienda, ma oltre un’impresa su due (56,5%) riscontra difficoltà nel reperire questi stessi profili.
Digitalizzazione e innovazione sono aspetti che vanno di pari passo e la spinta verso l’innovazione tecnologica è confermata anche dal 43% degli intervistati che dichiara di aver adottato o aver intenzione di adottare nel prossimo futuro tecnologie di Intelligenza Artificiale nella propria azienda.
Fintech e pagamenti digitali: il 62% delle imprese ha almeno un conto digital
L’indagine Qonto rivela che oltre il 77% degli intervistati utilizza regolarmente almeno un’app per pagamenti, attività bancarie, investimenti, prestiti o altre attività finanziarie nella propria vita personale o professionale. Il 72% delle PMI preferisce effettuare pagamenti con carte di credito e debito, il 22,5% si affida a pagamenti via app e solo il 5,5% in contanti.
Il 62% delle imprese ha almeno un conto digital, tra queste quasi il 46% sono aziende molto giovani (meno di tre anni di vita) o startup Tra quelle che utilizzano solo soluzioni tradizionali, il 56% circa si dice pronta all’adozione di un conto digital.
1L’indagine è stata condotta da Qonto in collaborazione con OnePoll, su un campione di 1500 PMI italiane distribuite su tutto il territorio nazionale e operanti in diversi settori.