Inps va condannata se perde la causa
La Corte D’Appello di Lecce accoglie l’appello del contribuente, il quale aveva impugnato la sentenza del Tribunale perché non aveva condannato l’Inps al pagamento delle spese legali nonostante gli avesse dato ragione.
Risulta di grande interesse la sentenza della Corte D’Appello di Lecce n.472/2021 (visibile su www.studiolegalesances.it – sez. Documenti) la quale ribadisce quanto già sancito dalla Suprema Corte in più occasioni, ossia che tranne in casi particolari (e motivati) chi perde la causa va condannato a pagare le spese legali.
Come chiarito dal legale del contribuente, l’Avv. Matteo Sances “la Corte D’Appello ha giustamente recepito i principi sanciti da tempo dalla Cassazione, specificando a pagina 2 che «effettivamente nella decisione delle spese di giudizio effettuata: il giudice di fronte all’evidente soccombenza dell’istituto previdenziale e dell’ADER non ha dato conto, se non con formula di stile e generica, delle ragioni che hanno determinato la censurata compensazione…»”.
Continua l’Avv. Sances: “Da tempo insieme ad associazioni forensi, associazioni di partite iva e associazioni di consumatori promuoviamo maggior dialogo tra cittadini e P.A., ma se ciò non avviene è giusto che in caso di azioni illegittime gli enti vengano condannati a pagare le spese legali”.