Industria agroalimentare: presentati i dati di un’indagine di ART-ER e Unioncamere Emilia-Romagna sui principali fattori di sviluppo e internazionalizzazione del settore
“Indagine sulle imprese agroalimentari della Regione Emilia-Romagna: elementi per lo sviluppo del settore – Imprese agroalimentari e mercato all’epoca del Covid: un’indagine sul campo” è il titolo dell’analisi che ART-ER e Unioncamere Emilia-Romagna hanno svolto nel mese di dicembre 2020 con l’obiettivo di monitorare l’utilizzo degli strumenti commerciali off-line e on-line (in Italia ed all’estero) e l’utilità degli interventi di sostegno del settore pubblico, anche alla luce delle evoluzioni imposte dall’emergenza Covid-19.
I risultati sono stati presentati nel corso dell’evento Imprese agroalimentari: trasformazioni digitali al tempo del Covid, al quale sono intervenuti l’Assessore all’agricoltura della Regione Emilia-Romagna, Alessio Mammi, Claudio Pasini, Segretario Generale Unioncamere Emilia-Romagna e Roberto Righetti, Direttore di ART-ER.
Come era prevedibile il Covid-19 ha avuto conseguenze negative sul settore. In primo luogo, per il calo della domanda nazionale ed estera ma anche per la gestione più complessa causata dalla rimodulazione di ordini e richieste specifiche da parte dei clienti, nonché per le interruzioni della catena di approvvigionamento unito all’effetto discriminatorio verso i prodotti italiani.
In questo quadro, però, le imprese intervistate hanno segnalato un aumento medio delle vendite on-line nella fase successiva all’esplosione dell’emergenza prossimo al 55% rispetto al periodo precedente. Un dato apparentemente positivo che però rappresenta grandi variabili: quasi la metà ha registrato variazioni contenute (comprese tra il -2% e il +1%) mentre all’opposto quasi 4 imprese su 10 hanno registrato aumenti elevatissimi (anche oltre il 100%).
Sottolinea Claudio Pasini, segretario generale di Unioncamere Emilia-Romagna: “L’indagine è una ulteriore prova di fattiva collaborazione tra Sistema delle Camere di commercio, ART-ER e Regione Emilia-Romagna. Una collaborazione che persegue l’interesse del rafforzamento delle imprese del territorio e dello sviluppo della società regionale. Ognuno ha messo a fattor comune le proprie competenze con l’obiettivo di adattare le politiche di promozione alle esigenze emergenti delle imprese, analizzando tanti aspetti. Tra questi, la trasformazione digitale che, a causa della pandemia, ha portato le imprese a ripensarsi radicalmente. I temi della digitalizzazione e dell’internazionalizzazione sono da tempo nel DNA delle attività che il Sistema camerale stanno portando avanti a favore delle imprese con iniziative assieme alla Regione Emilia-Romagna”.
Questa fotografia evidenzia la necessità di intervenire con forza sulla digitalizzazione del comparto rafforzata anche dal fatto che la maggior parte delle imprese che hanno usufruito di misure pubbliche hanno impiegato risorse per l’acquisto di attrezzature ed infrastrutture per la digitalizzazione (quasi il 40% delle imprese attribuisce alla qualità della rete un valore determinante).
“Il tema della digitalizzazione è prioritario per tutto il sistema industriale regionale, ma ancor più per il settore agroalimentare che costituisce la maggior fetta dell’export regionale, basato su importanti aziende di trasformazione e contando sul fatto che l’Emilia-Romagna è la prima regione in Italia e in Europa per prodotti food DOP e IGP. L’innovazione digitale rappresenta senza dubbio un asset irrinunciabile per lo sviluppo e per l’internazionalizzazione“, ha dichiarato Roberto Righetti, direttore di ART-ER
“Le azioni di supporto alle imprese per accelerare sul versante dell’innovazione e della diffusione su larga scala delle nuove tecnologie digitali sono al centro delle politiche regionali. In particolare, attraverso il piano Data Valley Bene Comune promosso dalla Regione, metteremo in campo azioni mirate per migliorare le competenze digitali per i settori economici più in ritardo in termini di sviluppo tecnologico-informatico, poi incentivi alla connettività per le imprese, e un ampliamento del Piano Banda Ultralarga per le cosiddette aree bianche non coperte da connettività, e per le aree grigie dove la connettività presente non è sufficiente. Per la digitalizzazione delle imprese, sono previste risorse nel Piano di Sviluppo Rurale nel biennio di transizione 2021- 2022 per investimenti in agricoltura di precisione, implementazione di strumenti digitali, sostegno alle iniziative di formazione e informazione. Siamo al fianco delle imprese agricole e agroalimentari emiliano-romagnole nella transizione al digitale”, ha dichiarato Alessio Mammi, Assessore all’Agricoltura e Agroalimentare, Caccia e Pesca, Regione Emilia-Romagna
Sempre sul fronte digitalizzazione il principale ostacolo a migliori performance on-line deriva dalle difficoltà di raggiungere alcune aree del territorio regionale con le infrastrutture digitali.
Ciò che le imprese chiedono in termini di supporto sono, oltre ad una migliore infrastruttura di rete, anche misure per la realizzazione di piattaforme e siti web per il commercio elettronico e strumenti per l’acquisizione di consulenze specialistiche sul tema e azioni di formazione.
L’importanza dell’on-line è stata messa al primo posto da oltre due terzi delle imprese intervistate che indicano questa modalità come strumento fondamentale per la promozione e la presenza sui mercati riferendosi sia a piattaforme web sia a social network.
L’attività è stata realizzata in collaborazione tra l’Assessorato Agricoltura e Agroalimentare, Caccia e Pesca della Regione Emilia-Romagna, ART-ER e Unioncamere Emilia-Romagna nell’ambito del Programma regionale #MadeinER 2020-2021 che si pone, tra gli obiettivi, quello di facilitare l’accesso e/o il radicamento delle imprese regionali sui mercati target, supportandole altresì nel passaggio all’economia digitale e al conseguente utilizzo degli strumenti digitali a sostegno dell’export.