Incentivi all’occupazione: forte aumento dei rapporti agevolati nel 2021, +96% rispetto al 2020 e +156% rispetto al 2019
Le assunzioni e variazioni contrattuali effettuate grazie alle agevolazioni contributive sono state 775.000 nel 2019 (su 8,3 milioni di attivazioni complessive); hanno superato il milione di unità nel 2020 (su 6,4 milioni di attivazioni complessive) mentre nel 2021 hanno raggiunto quasi 2 milioni (su 7,8 milioni di attivazioni complessive). L’incidenza è quindi passata dal 9% del 2019 al 16% nel 2020 e al 25% nel 2021.
Nel 2021, nonostante il perdurare della pandemia, si è riscontrato un ulteriore forte aumento del numero di rapporti agevolati: una variazione pari a +96% rispetto al 2020 e a +156% rispetto al 2019, dovuta fondamentalmente all’estensione anche al 2021 dell’esonero “Decontribuzione Sud” attivato nell’ultimo trimestre 2020 (la legge 178/2020 ne ha previsto l’applicazione fino al 2029). Questa agevolazione rappresenta ben il 61% dei rapporti agevolati nel 2021 e, nello specifico, più della metà sono rapporti di lavoro a tempo determinato; considerando anche stagionali e intermittenti si arriva oltre l’80%.
Rispetto all’anno precedente, nel 2021 il numero dei rapporti agevolati con l’esonero giovani è aumentato del 99% e quello con l’incentivo donne del 55% (a questa crescita ha contribuito in modo significativo l’applicazione dei nuovi esoneri totali previsti dalla già citata L.178/2020).
I rapporti instaurati con l’esonero totale giovani rappresentano l’89% dei rapporti incentivati con l’Esonero giovani nella sua globalità (L.205/2017 e L.178/2020) mentre per l’Incentivo donne rimane maggioritaria e pari al 62% la percentuale dei rapporti agevolati con l’esonero previsto dalla L.92/2012 (50% dei contributi).
I contratti di Apprendistato e i rapporti instaurati con l’Esonero giovani e l’Incentivo donne sono diffusi maggiormente nel Nord del Paese. L’incentivo Decontribuzione Sud invece, per la sua specifica finalità, trova applicazione nelle regioni del Mezzogiorno (in particolare il 69% in tre regioni: Campania, Puglia e Sicilia).
Più della metà dei rapporti incentivati viene instaurata con aziende la cui forza lavoro non supera i 15 dipendenti, ad eccezione delle assunzioni di giovani con esonero contributivo, per le quali la percentuale è del 45%.
Dalla distribuzione per settore economico e genere emerge che il “Commercio all’ingrosso e al dettaglio; riparazione di autoveicoli e motocicli; trasporto e magazzinaggio; servizi di alloggio e di ristorazione” è il settore con il maggior numero di rapporti incentivati con riferimento a tutte le tipologie di agevolazione ad eccezione dell’Incentivo Donne, per il quale il settore maggiormente interessato è quello delle “Attività professionali, scientifiche e tecniche; amministrazione e servizi di supporto”.
Da precisare che, con riferimento alla Decontribuzione sud e ai nuovi esoneri totali dei giovani e delle donne, la normativa esclude dalla fruizione del beneficio le imprese operanti nel settore delle “Attività finanziarie e assicurative”.
Infine, per la generalità dei rapporti agevolati, il settore con una percentuale di donne più alta rispetto agli uomini risulta essere quello di “Amministrazione pubblica e difesa; assicurazione sociale obbligatoria; istruzione; sanità e assistenza sociale”.