Imprese in difficoltà, istituito fondo da 400 milioni
È istituito al Ministero dello sviluppo economico un Fondo da 400 milioni di euro per il sostegno delle grandi imprese che si trovano in situazione di temporanea difficoltà a causa dell’emergenza Covid.
Lo prevede il decreto attuativo del ministro Giancarlo Giorgetti, che è stato firmato di concerto con il ministro dell’economia e delle finanze e inviato alla Corte dei Conti per la registrazione.
Si tratta di una norma, l’art.37 del decreto Sostegni, che ha l’obiettivo di sostenere la ripresa e la continuità dell’attività di imprese che operano sul territorio nazionale e che si trovano anche in amministrazione straordinaria.
“Condizioni eccezionali richiedono risposte speciali: è quello che ho sostenuto fin dal primo giorno al Mise rispetto alle conseguenze disastrose subite dal mondo dell’impresa a causa della pandemia”, dichiara il ministro Giorgetti. “Per indole, natura e formazione non credo nelle misure assistenziali fine a sé stesse – aggiunge – ma ritengo che in un momento come questo, che ormai dura da un anno e mezzo, nessuno può essere lasciato solo. Il fondo speciale previsto dal decreto sostegni, il famoso articolo 37 che ho fortemente voluto, vuole proprio essere un ponte per tutte quelle imprese che si trovano in momentanea difficoltà ma che sono in grado di camminare sulle loro gambe nei momenti di normalità. Nel rispetto delle regole in vigore, la possibilità di prestiti agevolati – conclude il ministro – è una risposta concreta e immediata che abbiamo voluto dare al mondo dell’industria che ce l’ha chiesto con determinazione”.
La norma consente, infatti, al Mise di intervenire, attraverso il Fondo gestito da Invitalia, con la concessione di finanziamenti agevolati che saranno rimborsabili in 5 anni, al fine di garantire continuità alle imprese con un numero pari o superiore a 250 dipendenti e che abbiano un fatturato superiore ai 50 milioni di euro o un bilancio superiore ai 43 milioni. La concessione del finanziamento agevolato è vincolata alla presentazione di un piano di rilancio dell’impresa, anche al fine di tutelare l’occupazione.
Per la misura è infine prevista l’autorizzazione della Commissione Ue nel rispetto delle norme su aiuti di Stato.