Il futuro dell’e-commerce in Italia
Nuove tecnologie, intelligenza artificiale… come stanno cambiando il mondo dell’e-commerce? Capterra lo ha chiesto all’imprenditore digitale e Professore di Web Marketing e Digital Marketing Daniele Rutigliano.
Il Dott. Rutigliano in questa intervista espone una panoramica del mondo delle vendite online attuale, spiegando come sono cambiati i comportamenti d’acquisto delle persone da dopo la pandemia da Covid-19.
“Già nel 2022 abbiamo assistito a un ritorno nei negozi fisici da parte dei consumatori. Dopo quasi due anni di chiusure e lockdown, le persone avevano voglia di fare shopping tra le strade di quartiere, di provare e toccare con mano la merce prima di acquistarla, di parlare e sorridere ai commessi ma anche di mangiare seduti in compagnia. Tuttavia, come già accadeva prima della pandemia, l’offline è sempre più integrato con l’online, tanto da non esserci quasi più una netta distinzione. I consumatori si informano prima di comprare: consultano siti web di comparazione prezzi e leggono recensioni di prodotto (soprattutto tramite l’app di Amazon) anche nei negozi stessi (…) È emblematica anche la scelta di aziende nate esclusivamente online che hanno deciso di aprire punti fisici per il ritiro della merce ordinata, per i resi, per l’assistenza o addirittura per la vendita di prodotti deperibili (si pensi ai negozi Amazon Fresh)”.
Il Dott. Rutigliano afferma che ci sarà una rivoluzione nell’e-commerce in seguito a nuove tecnologie come l’Intelligenza Artificiale (IA) e alle novità degli ultimi mesi.
“Ritengo che il 2023 sarà un anno di transizione, non solo per l’e-commerce, ma per l’intero settore digitale. I computer quantici e il ritorno dell’intelligenza artificiale a portata di tutti (con ChatGPT e simili) faranno la differenza su tantissimi aspetti della nostra vita quotidiana e lavorativa”.
Analizzando poi il trend del dropshipping, secondo il “Global Dropshipping Market Report”, questo modello è già in crescita, e si stima che crescerà a un CAGR (tasso di crescita annuo composto) del 24,7% tra il 2023 e il 2028.
Il Dott. Rutigliano dichiara che: “Il modello di business dropshipping permette alle PMI di gestire il proprio cash flow in modo differente rispetto ai tradizionali business. La merce non viene pre-acquistata e non ci sono rischi di invenduti e rimanenze di magazzino. Si compra solo quando si vende. Inoltre il merchant può sperimentare prezzi differenti e prodotti solo investendo nel marketing”.
Spiega inoltre che con questo modello di vendita il rischio imprenditoriale si abbassa notevolmente. Attraverso il dropshipping il venditore riesce ad abbattere molti costi come quelli della logistica e dell’acquisto della merce iniziale, da cui il rischio è di ottenere rimanenze invendute.
Nonostante questo, Rutigliano spiega che: “Una distratta gestione dell’e-commerce può generare utili bassi (o nulli) rendendo l’intero progetto non sostenibile economicamente nei primi anni di start-up”.
Infine, Rutigliano sottolinea l’importanza dei dati: “I dati sono il cuore di ogni progetto web e dovranno essere scambiati da una parte all’altra in modo fluido e semplice, senza doversi preoccupare della tecnologia che vi è all’interno di una piattaforma”.