Il 2023 si chiude con una diminuzione della produzione industriale rispetto all’anno precedente del 2,5%
A dicembre 2023 l’Istat stima che l’indice destagionalizzato della produzione industriale aumenti dell’1,1% rispetto a novembre. Nella media del quarto trimestre si registra una flessione del livello della produzione dello 0,5% rispetto ai tre mesi precedenti.
L’indice destagionalizzato mensile mostra un marcato aumento congiunturale per i beni di consumo (+3,0%) e una crescita più contenuta per i beni strumentali (+1,6%) e i beni intermedi (+0,8%); viceversa, si osserva una diminuzione per l’energia (-2,0%).
Al netto degli effetti di calendario, a dicembre 2023 l’indice complessivo diminuisce in termini tendenziali del 2,1% (i giorni lavorativi di calendario sono stati 18 contro i 20 di dicembre 2022). Si registrano incrementi tendenziali solo per i beni strumentali (+0,7%); calano, invece, i beni di consumo (-1,3%) e in misura più accentuata i beni intermedi (-3,3%) e l’energia (-4,4%).
I settori di attività economica che registrano i maggiori incrementi tendenziali sono la fabbricazione di coke e prodotti petroliferi raffinati (+6,0%), la fabbricazione di apparecchiature elettriche (+5,5%) e le industrie alimentari, bevande e tabacco (+2,6%). Le flessioni più ampie si registrano nella fabbricazione di articoli in gomma e materie plastiche (-10,0%), nella fornitura di energia elettrica, gas, vapore e aria (-4,5%) e nella fabbricazione di macchinari e attrezzature (-3,3%).
Il commento
Il 2023 si chiude con una diminuzione della produzione industriale rispetto all’anno precedente del 2,5%; la dinamica tendenziale dell’indice corretto per gli effetti di calendario è stata negativa per quasi tutti i mesi del 2023.
L’evoluzione in corso d’anno, al netto dei fattori stagionali, è stata caratterizzata da cali congiunturali in quasi tutti i trimestri, con l’eccezione del terzo, allorché si è registrato un lievissimo recupero.
Tra i principali raggruppamenti di industrie, solamente per i beni strumentali si osserva una crescita nel complesso del 2023 rispetto all’anno precedente.
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