IHS MARKIT PMI: si rinnova la ripresa dell’attività edile in Italia
Dopo una sequenza di declino di due mesi, gli ultimi dati PMI® hanno evidenziato a dicembre una nuova ripresa dell’attività edile italiana, con la produzione in aumento sia per il sottosettore dell’edilizia residenziale che per quello dell’ingegneria civile. Alla chiusura dell’ultimo trimestre, i nuovi ordini sono cresciuti notevolmente, anche se il tasso di aumento è rimasto leggero. Allo stesso tempo, le misure restrittive relative al covid-19 hanno continuato ad ostacolare le consegne di dicembre, con i tempi medi di consegna di materiale che si sono, ancora una volta, allungati notevolmente. Pare che la carenza di materiale abbia spinto i costi al rialzo, e il tasso di inflazione dei prezzi di acquisto è stato il maggiore da inizio 2019.
L’indice principale dell’indagine è l’IHS Markit PMI sul settore edilizio italiano, un indice di diffusione destagionalizzato che monitora i cambiamenti del volume totale delle attività edili rispetto al mese precedente.
Raggiungendo a dicembre 50.5 e segnalando l’ennesima espansione dell’attività edile, dopo la breve contrazione bimestrale, l’indice Totale dell’Attività Edile ha riportato un valore superiore alla soglia neutra di non cambiamento di 50.0, salendo da 49.8 di novembre. Le aziende campione hanno attribuito la crescita alle agevolazioni fiscali governative e al maggiore numero di cantieri edili. Detto questo, il tasso di incremento è stato frazionale e leggermente più lento della media del terzo trimestre di 50.9.
A livello settoriale, un’espansione è stata registrata sia nel sottosettore dell’edilizia residenziale che in quello dell’ingegnera civile, anche se nel primo con un tasso di crescita più veloce. L’aumento nel sottosettore dell’ingegneria civile è stato comunque notevole e ha posto fine ad una sequenza di declino di due anni. L’attività edile non residenziale è diminuita ulteriormente, anche se ad un tasso mantenutosi leggero.
I dati di dicembre hanno inoltre evidenziato una sostenuta crescita del volume dei nuovi ordini che estende l’attuale sequenza di espansione a sette mesi. Così come successo per l’attività, le aziende campione hanno prevalentemente collegato l’ultimo moderato aumento dei nuovi ordini allo schema governativo dell’ecobonus.
Allo stesso tempo, le aziende edili hanno ancora una volta ridotto a dicembre i loro acquisti, con l’ultima contrazione che è stata la più veloce da aprile. Le misure restrittive anti Covid-19 e le conseguenti carenze di materiale hanno continuato a creare interruzioni sulla catena di fornitura, con i tempi medi di consegna che ancora una volta si sono allungati notevolmente.
La carenza di materiale a dicembre presso i fornitori è stata inoltre collegata ad un’altra tornata di inflazione dei prezzi di acquisto, unita all’aumento del costo delle materie prime. Quest’ultimo è stato il maggiore incremento della pressione sui costi da febbraio 2019. Anche le tariffe dei subappaltatori sono aumentate ma al tasso più lento in tre mesi.
Allo stesso tempo, le aziende del settore edile hanno ridotto a dicembre e per il secondo mese consecutivo il loro personale ad un tasso in generale ancora modesto ma in aumento.
Per concludere, si rafforza l’ottimismo delle aziende durante l’ultimo mese del quarto trimestre ad un livello leggermente superiore rispetto alla media storica. Le aziende campione hanno collegato l’ottimismo alle agevolazioni fiscali governative e alla speranza di una forte ripresa economica.
Commento
Lewis Cooper, Economist di IHS Markit ha affermato: “A fine 2020 i dati PMI forniscono alcune notizie positive per il settore edile italiano. Dopo la contrazione di due mesi, l’attività edile totale è aumentata leggermente per via della crescita riportata dai sottosettori dell’edilizia residenziale e dell’ingegneria civile. I nuovi ordini sono aumentati ulteriormente, con l’ultimo incremento attribuito allo schema governativo dell’ecobonus. Le imprese edili italiane hanno inoltre registrato a dicembre una maggiore fiducia riguardo alle previsioni per i prossimi dodici mesi, che ha indicato un valore leggermente superiore rispetto alla media storica. L’ottimismo è stato collegato agli sgravi fiscali governativi così come alla speranza di una forte ripresa economica. In generale, avvicinandoci al 2021, gli ultimi dati sono di buon auspicio, con il settore che pare sia tornato a percorrere la strada della ripresa. Gli sgravi fiscali governativi sono stati cruciali a questo recupero e, se la domanda da parte dei clienti dovesse continuare a fronte delle più rigide misure restrittive, dovremmo assistere ad una crescita progressiva nel corso del primo trimestre dell’anno”.