IHS Markit PMI: si rafforza ulteriormente ad aprile la crescita del settore edile italiano
Gli ultimi dati PMI® di IHS Markit di aprile hanno evidenziato l’ennesima crescita del settore edile italiano, con l’espansione dell’attività totale al tasso più veloce da gennaio 2007 data dall’aumento dei nuovi ordini.
Il peggioramento dei tempi medi della fornitura però ha continuato ad influenzare il settore, con un aumento della pressione dei costi al tasso più veloce mai registrato prima a causa della carenza di materiale.
Dopo le dovute destagionalizzazioni, l’indice principale dell’indagine IHS Markit PMI® sul settore edilizio italiano, che monitora i cambiamenti del volume totale delle attività edili rispetto al mese precedente, ad aprile ha registrato 57.6, in salita da 56.3 di marzo ed ha segnalato la maggiore crescita dell’attività edile italiana da gennaio del 2007.
Ad aprile tutti e tre i sottosettori monitorati dall’indagine hanno generalmente riportato una espansione, quello dell’edilizia residenziale ancora una volta ha osservato la crescita più veloce, aumentando al livello maggiore nella storia dell’indagine, mentre quello dell’edilizia non residenziale ha osservato il più rapido tasso di crescita da febbraio 2007. Anche il sottosettore dell’ingegneria civile ha riportato una espansione più veloce rispetto a marzo ma ad un valore che in generale è stato marginale.
Per l’ennesima volta la causa principale della crescita dell’attività di aprile è stato il nuovo aumento del livello dei nuovi ordini, che in generale è risultato elevato ed ha segnato il secondo tasso più veloce da inizio 2007. Secondo le aziende campione, l’espansione è legata agli schemi governativi dell’ecobonus e del superbonus, così come alla migliore domanda e alla riapertura di alcuni cantieri edili.
Di conseguenza le imprese edili italiane hanno continuato ad accrescere ad aprile il livello del personale. Malgrado in diminuzione, il tasso di creazione occupazionale è stato in generale solido. Le aziende edili, ancora una volta ad aprile hanno fatto maggiore uso di subappaltatori.
I maggiori ordini hanno inoltre provocato il nuovo aumento dell’attività di acquisto che ad aprile ha indicato il più veloce incremento in oltre 14 anni.
Ad aprile, la maggiore domanda di beni ha continuato tuttavia a mettere sotto pressione la catena di distribuzione. I tempi medi di consegna di materiale edile e di altri prodotti ancora una volta si sono allungati indicando il terzo livello maggiore da inizio indagine. Dai commenti raccolti, i tempi più lunghi sono attribuibili alla carenza di materiale e a problemi di natura logistica.
Allo stesso tempo, continua ad aumentare la pressione sui costi, con l’ultimo aumento dei prezzi di acquisto che è stato il maggiore di sempre. Secondo le aziende campione, l’aumento del prezzo del materiale, in particolare quello utilizzato per migliorare l’efficienza energetica delle case attraverso lo schema del superbonus, così come la carenza di alcuni prodotti, sono stati i motivi principali dell’inflazione dei costi.
I maggiori costi sono inoltre scaturiti dall’utilizzo dei subappaltatori, con il tasso delle loro tariffe che per l’ennesima volta è aumentato notevolmente. Tale incremento in parte è dovuto alla decima riduzione mensile consecutiva della loro disponibilità.
Guardando avanti, le imprese del settore edile italiano ad aprile sono rimaste molto ottimiste rispetto all’attività dei prossimi 12 mesi. Le prospettive positive sono state le maggiori da settembre 2001, con l’ottimismo attribuito dalle aziende alle migliori condizioni della domanda, agli sgravi fiscali governativi e alla speranza di una forte ripresa economica.
Commento
Lewis Cooper, Economist presso IHS Markit, che ha redatto il report sul sondaggio, ha dichiarato: “Il settore edile italiano ad aprile ha continuato ad andare a tutto gas verso la ripresa. L’attività è aumentata al tasso maggiore da gennaio 2007, e tutti e tre i sottosettori hanno riportato crescite più veloci. Anche la domanda è rimasta elevata, per via dei nuovi ordini acquisiti che sono risultati in aumento al secondo valore più veloce in oltre 14 anni, tasso battuto solo dalla crescita dei nuovi ordini di marzo. Una preoccupazione fondamentale rimane però la crescente pressione dei costi. I dati di aprile hanno mostrato il più forte incremento dei costi di acquisto dall’inizio dell’indagine, ovvero dal 1999. Secondo le aziende campione tale aumento si è verificato in parte a causa delle maggiori interruzioni sulla catena di distribuzione, così come al costo più alto del materiale, in particolare quello utilizzato per migliorare l’efficienza energetica delle abitazioni. Detto ciò lo schema del superbonus è ancora una volta stato citato come fattore chiave di crescita della produzione e aumento degli ordini di aprile, assieme al maggiore livello di ottimismo da settembre 2001. Con la proroga dello schema sino al 2023, il settore edile dovrebbe continuare a raccoglierne i frutti, e al momento non ci sono segnali evidenti di rallentamento della ripresa”.