IHS Markit PMI® Composito: Eurozona ancora in crescita ad un tasso elevato nonostante il leggero rallentamento

 IHS Markit PMI® Composito: Eurozona ancora in crescita ad un tasso elevato nonostante il leggero rallentamento

L’economia dell’Eurozona ha registrato un’altra netta espansione dell’attività nel mese di agosto, con uno slancio solo leggermente rallentato dal picco in 15 anni di luglio. I posti di lavoro hanno continuato a crescere e ad uno dei tassi più rapidi in oltre due decenni, con le aziende che hanno rapidamente rinforzato la loro capacità produttiva vista la forte domanda di beni e servizi.

Una volta destagionalizzato, l’Indice IHS Markit PMI® della Produzione Composita dell’Eurozona ha segnalato ad agosto un’altra considerevole espansione mensile consecutiva dell’attività. Con 59.0, l’indice principale è sceso da 60.2 di luglio (il più alto valore da giugno 2006) indicando comunque uno dei più rapidi tassi di crescita degli ultimi 15 anni.

Sono stati più deboli gli incrementi della produzione del manifatturiero e del terziario di agosto. Se la crescita della produzione di beni è stata netta, si è rivelata anche la più debole in sei mesi. D’altro canto, l’attività del settore dei servizi è aumentata al secondo tasso più veloce da metà 2006, preceduta da quella di luglio scorso.

Tra i paesi monitorati dell’eurozona, l’Italia è andata contro la tendenza generale di rallentamento registrando la crescita produttiva più rapida in più di 15 anni. Solo la Francia comunque ha indicato valori di espansione minori rispetto all’Italia. L’Irlanda ha segnato la crescita più rapida, seguita da Spagna e Germania.

Classifica del PMI Composito per Paese:

Irlanda 62.6 minimo in 4 mesi

Spagna60.6minimo in 3 mesi
Germania60.0 (flash 60.6)minimo in 3 mesi
Italia59.1massimo in 182 mesi
Francia55.9 (flash 55.9)minimo in 4 mesi

Nonostante il leggero rallentamento rispetto a luglio, il mese di agosto ha di nuovo registrato un forte aumento del flusso dei nuovi ordini ricevuti dalle imprese dell’eurozona. L’espansione della domanda è stata tuttavia molto più forte della media storica, ovvero dal 1998. Settorialmente parlando, le nuove commesse manifatturiere hanno mostrato una crescita più rapida di quelle terziarie.

Questo è stato anche l’andamento delle commesse estere, anche se il terzo aumento consecutivo delle vendite internazionali del settore terziario ha segnato per la seconda volta dal 2018 la sequenza più estesa di crescita delle esportazioni del settore. L’espansione complessiva della domanda estera avutasi nei paesi dell’eurozona è stata forte, rallentando però ai minimi in sei mesi.

Per gestire il rapido rialzo dei nuovi ordini, l’occupazione di agosto delle economie dell’eurozona è ampiamente aumentata e ad un tasso solo lievemente inferiore al record in quasi 21 anni di luglio. I ha registrato un rialzo del livello delle assunzioni più veloce del terziario, anche se il rallentamento del settore industriale ha controbilanciato quello dei servizi, la cui espansione occupazionale ha pareggiato il record in quasi tre anni di luglio.

Nonostante l’incremento dei posti di lavoro, il lavoro inevaso di agosto si è mantenuto elevato poiché le aziende hanno continuato ad avere difficoltà nel gestire la domanda in tempo utile. Particolarmente elevato è stato il tasso di accumulo delle commesse in giacenza nel settore manifatturiero, dove l’attuale carenza di materiale e le interruzioni sulla catena di fornitura hanno vincolato la produzione.

Allo stesso tempo, i dati sui prezzi di agosto hanno indicato nuove forti pressioni inflazionistiche. I costi sono aumentati ad un tasso solo di poco inferiore al record in quasi 21 anni di luglio, ed ancora una volta è stato il manifatturiero ad indicare il valore più alto. L’inflazione dei prezzi di vendita è rallentata per la prima volta da febbraio, mese in cui hanno ricominciato ad aumentare, indicando un valore che nell’intera serie storica è stato superato solo da quelli di giugno e luglio.

In conclusione, le aziende dell’eurozona hanno mantenuto alta la fiducia in merito alle aspettative future, anche se l’ottimismo è rallentato ai minimi in cinque mesi.

Servizi

Con 59.0, l’Indice IHS Markit PMI® dell’Attività Terziaria dell’Eurozona di agosto ha indicato un leggero rallentamento dello slancio di crescita, scendendo dal record in 15 anni di luglio di 59.8.

In quest’ultima indagine, le aziende terziarie irlandesi hanno continuato a registrare la prestazione migliore rispetto alle altre nazioni dell’eurozona, mentre in Francia hanno segnalato l’espansione più debole dell’attività terziaria. Tuttavia, ad eccezione dell’Italia dove la crescita è rimasta invariata, rispetto a luglio i tassi di espansione sono diminuiti in tutte le nazioni.

I dati raccolti nell’ultima indagine hanno registrato un rallentamento della crescita del flusso dei nuovi ordini. L’incremento è stato tuttavia nettamente più forte rispetto alla media della serie storica. Anche se il livello di domanda estera è diminuito, ha indicato il secondo valore più rapido dall’inizio della serie nel 2014, preceduto solo da quello di luglio.

Ad agosto si è registrato un nuovo forte incremento dell’occupazione nel settore terziario. Il tasso di creazione di posti di lavoro ha eguagliato quello di luglio, che a sua volta ha segnato il valore più forte da settembre 2018. Ciononostante, il lavoro inevaso è aumentato per il quinto mese consecutivo.

Le tendenze dei prezzi di agosto hanno mostrato una divergenza indicando un maggiore incremento dei costi unito ad un minore aumento dei prezzi di vendita. I prezzi di acquisto sono aumentati al tasso più rapido in 13 anni.

Infine, la fiducia è scivolata al minimo in quattro mesi, restando tuttavia storicamente elevata grazie alle speranze di una ripresa durevole che hanno supportato l’ottimismo.

Commento

Joe Hayes, Senior Economist presso IHS Markit, ha dichiarato quanto segue: “Secondo i dati PMI, agosto ha indicato un altro forte risultato dell’economia dell’eurozona registrando rapidi tassi di espansione della produzione e della domanda. Anche il mercato del lavoro ha mostrato una buona prestazione e incoraggerà ulteriormente questo slancio di crescita della domanda interna. Il giovamento fornito dall’allentamento delle misure restrittive ha fornito la spinta a due delle migliori espansioni da metà 2006 nei mesi di luglio e agosto, ma il calo rispetto alla precedente stima flash ci mostra un affievolimento del vigore di questa fase di espansione. Oltre alla crescita che perderà inevitabilmente energia, a causa dell’esaurimento di questo boom di fine lockdown, ci sono altri fattori negativi da considerare. La variante Delta ha preso piede in Europa, mentre la crescente carenza di materiali e i disagi nei trasporti hanno continuato a ostacolare l’attività economica. Persiste anche l’aumento galoppante dei costi, ma la leggera diminuzione dei tassi d’inflazione dei prezzi di vendita e di acquisto ha dato un po’ di respiro sia alle imprese che ai consumatori. In ogni caso, per il terzo trimestre si prevede un altro forte aumento trimestrale consecutivo del PIL e ci troviamo sicuramente sulla buona strada perché l’economia dell’eurozona torni ai livelli pre-pandemici per fine anno, se non prima”.

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