IHS Markit PMI: a febbraio il tasso di espansione dell’attività edile italiana ha raggiunto un nuovo livello record
Secondo gli ultimi dati PMI® di IHS Markit, il settore edile italiano ha registrato a febbraio l’ennesima straordinaria crescita mensile. Per la seconda volta in altrettanti mesi, sia l’attività edile che i nuovi ordini sono aumentati a tassi record, con le aziende campione che hanno citato una migliore domanda, causata principalmente dalle agevolazioni fiscali del governo. Una massiccia presenza di nuovi ordini ha inoltre costretto le aziende ad aumentare a febbraio la loro attività di acquisto ad una velocità record, mentre gli sforzi di espansione della capacità produttiva hanno contribuito ad una nuova tornata di creazione occupazionale. Il tasso di aumento di assunzioni è stato il maggiore in 21 anni.
Una volta destagionalizzato, l’Indice IHS Markit PMI® sul Settore Edilizio Italiano – che misura le variazioni su base mensile della produzione totale del settore – a febbraio ha raggiunto il valore record assoluto di 68.5, superando il picco di gennaio di 68.2 e segnalando l’espansione della produzione edile maggiore da luglio 1999, data di inizio della raccolta dati.
La crescita di febbraio è stata inoltre generale in tutti i sottosettori monitorati. Per la seconda volta in altrettanti mesi l’attività edile residenziale è aumentata ad un tasso record, mentre il tasso di espansione dell’attività edile non residenziale si è mantenuto vicino al picco di gennaio. Il sottosettore dell’ingegneria civile invece, aumentando per il settimo mese consecutivo, ha riportato la sequenza di crescita più lunga dal 2002.
A causare la crescita generale di febbraio è stato l’ulteriore aumento dei nuovi ordini presso le aziende edili italiane. L’espansione in particolare è accelerata sino a raggiungere un nuovo record e in generale è stata rapida. Secondo le aziende campione la migliore condizione della domanda è attribuibile allo schema governativo del super bonus.
Il massiccio afflusso dei nuovi ordini di febbraio ha costretto le aziende edili ad incrementare la loro attività di acquisto, che a febbraio è aumentata al tasso più veloce dell’indagine.
La maggiore domanda di beni ha posto però ulteriore pressione sulla catena di distribuzione, con i tempi medi di consegna che si sono allungati nettamente ancora una volta con diffuse notizie di carenza di materiale. Detto questo, i ritardi sono stati i meno elevati in sei mesi.
Allo stesso tempo, a metà del primo trimestre, le imprese edili italiane hanno riportato una nuova crescita del livello occupazionale. Il tasso di creazione occupazionale è stato il più veloce in 21 anni e in generale elevato. Le aziende edili hanno inoltre registrato a febbraio un’espansone quasi record dell’utilizzo dei subappaltatori.
Sul fronte dei costi, così come è stato il caso in ogni mese da giugno 2020, aumentano a febbraio i prezzi di acquisto. Il campione d’indagine ha attribuito l’ultima espansione del carico degli oneri alla maggiore incidenza dei costi energetici, delle materie prime e dei trasporti. Il tasso di inflazione è accelerato da gennaio posizionandosi tra maggiori dell’indagine. La pressione dei costi ha causato inoltre a febbraio una nuova e forte crescita delle tariffe dei subappaltatori.
Per concludere, le imprese edili italiane hanno mantenuto a febbraio un approccio positivo riguardo all’attività futura del prossimo anno. L’ottimismo è stato collegato alle forti condizioni della domanda e alla proroga del superbonus. Malgrado elevato, l’ottimismo mensile è diminuito, risultando il più debole della media registrata durante il 2021.
Commento
Lewis Cooper, Economist presso IHS Markit, che ha redatto il report sul sondaggio, ha dichiarato: “Gli ultimi dati PMI hanno mostrato un’altra crescita eccezionale del settore edile italiano, con aumenti record sia dell’attività edile che dei nuovi ordini per il secondo mese consecutivo, attribuendo la crescente domanda allo schema governativo del superbonus. Le imprese edili hanno di conseguenza aumentato la loro attività di acquisto al livello più veloce dell’indagine, mentre il tasso di creazione occupazionale è accelerato al livello più alto in 21 anni. A febbraio la catena di distribuzione è rimasta sotto pressione, anche se con i ritardi meno diffusi in sei mesi, con parecchie aziende che hanno riportato carenza di materiale. La pressione dei costi rimane di conseguenza tra le maggiori della storia dell’indagine, attribuita dalle aziende campione al maggiore costo del materiale, del trasporto ed energetico. Le imprese edili sono rimaste però altamente ottimiste per l’attività del prossimo anno in particolare in previsione della proroga della scadenza del superbonus che manterrà la domanda elevata. Con gli ultimi dati che suggeriscono un ulteriore maggiore impeto di crescita, se tale tendenza dovesse estendersi a marzo, il PMI edile dovrebbe riportare il risultato trimestrale maggiore della storia dell’indagine”.