I due lupi nell’anima dell’impresa
Un’antica leggenda cherokee mostra un vecchio saggio attorno al fuoco che racconta storie ai giovani del villaggio e dice. “Dentro ognuno di noi ci sono due lupi, sempre in lotta fra loro. Un lupo nero, arrogante, avido, pieno di rabbia, dolore, rimpianti. E un lupo bianco, generoso, saggio, pieno d’amore, di empatia, coraggio e umiltà.” Un giovane chiede: “E nella lotta, quale lupo vince?” Il vecchio: “Vince quello che nutri di più.”
Il mondo di oggi è una giungla, dove la competizione è spietata e la lotta per la sopravvivenza è quotidiana, soprattutto per le piccole realtà economiche. Tuttavia, esiste un altro aspetto dell’anima dell’impresa, che spesso viene trascurato ma è altrettanto cruciale: la collaborazione.
Il lupo della competizione
La competizione è un aspetto essenziale nel business, un potente motore di innovazione. Le imprese competono per ottenere più quote di mercato e migliorano costantemente prodotti e servizi, cercando di superare la concorrenza. Tuttavia, quando il lupo della competizione è eccessivamente nutrito, il successo è misurato solo in termini di battaglie vinte o perse e vincitori o vinti, l’ambiente aziendale può diventare tossico, con conseguenze negative per il clima e per le persone che lavorano in quel contesto.
Il lupo della collaborazione
Il secondo lupo rappresenta la collaborazione, che porta a sinergie sorprendenti e alla creazione di valore condiviso con clienti, fornitori e collaboratori. Si condividono conoscenze, risorse e idee, ottenendo risultati che altrimenti sarebbero inaccessibili. Si crea un ambiente dove si lavora con piacere e senso di realizzazione di sè. Tuttavia, se il lupo della collaborazione è l’unico a essere nutrito, l’azienda potrebbe diventare troppo indulgente, perdendo il senso della competizione e rischiando di diventare inefficiente.
L’equilibrio fra i due lupi
La metafora dei “Due Lupi” nell’anima dell’impresa mostra che la competizione e la collaborazione non sono forze incompatibili, ma complementari. Le imprese di successo sono in grado di bilanciare queste due forze, sfruttando la competizione per stimolare l’innovazione e la crescita, e al tempo stesso coltivano relazioni collaborative, che promuovono la fiducia e la prosperità a lungo termine.
Il lupo nero dentro di noi
Il grande psicanalista Gustav Jung prende spunto dal racconto dei due lupi e va oltre. Afferma che tutti possediamo un lupo nero che vive dentro di noi. Lo chiama “il lato Ombra”. Sono gli aspetti del nostro carattere che detestiamo, parti sepolte che rifiutiamo, neghiamo, che non ci fanno stare bene con noi stessi. Sono le nostre emozioni negative: la rabbia, l’odio, la tristezza. Nei sogni l’Ombra appare con situazioni o personaggi oscuri che ci spaventano.
Ma è proprio nell’Ombra che si nascondono tesori inestimabili: ricordi perduti nel profondo, talenti inespressi, aspirazioni non coltivate.
In una versione ancora più antica del racconto cherokee, alla domanda quale lupo vince il vecchio rispose: “Vincono entrambi, se li nutri bene. Se uno dei due lupi muore di fame, l’altro acquisirà un potere sbilanciato. Se scegli di nutrire solo il lupo bianco, quello nero diventerà famelico e pieno di risentimento. Si nasconderà dietro ogni angolo, aspetterà un tuo momento di debolezza, quindi attaccherà. Sarà pieno di odio e combatterà all’infinito il lupo bianco. Ma se nutri entrambi nel modo giusto, allora vivranno fianco a fianco, in armonia. Non ci sarà più battaglia interiore. Ci sarà pace. E quando c’è pace, c’è saggezza. L’obiettivo della vita è ricercare questo equilibrio. Solo quando metti fine alla battaglia interiore sei libero.”
Esplorare l’Ombra significa riconoscere ciò che non sappiamo di noi, che ci crea disagio, dolore, perché non lo riconosciamo o lo giudichiamo sbagliato. Significa dedicarsi tempo per pensare.
La frase di oggi
“Riconosci il tuo lato Ombra. Altrimenti il lato Ombra prenderà il sopravvento e tu lo chiamerai destino.” Carl Gustav Jung