HCOB PMI®Composito dell’Eurozona: l’economia dell’Eurozona cresce al tasso più forte da maggio 2022 con il rilancio del settore terziario che prende vigore
All’inizio del secondo trimestre, l’ultima indagine HCOB PMI® ha segnalato una nuova espansione dell’attività economica dell’eurozona, estendendo la sequenza di crescita avutasi dall’inizio del 2023. Dopo l’accelerazione dei rialzi di febbraio e marzo, la crescita si è di fatto rafforzata toccando il valore più alto in 11 mesi e segnalando uno slancio maggiore.
Il robusto incremento della produzione di aprile riflette tuttavia la sola crescita dell’attività terziaria, poiché la produzione manifatturiera si è contratta per la prima volta da gennaio. L’elevato miglioramento della domanda di servizi ha compensato il limitato portafoglio di ordini del settore manifatturiero, ridottosi di nuovo.
La crescita occupazionale dell’eurozona è tuttavia aumentata toccando quasi il valore più alto in un anno, mentre le pressioni inflazionistiche hanno continuato a diminuire. La pressione sui costi, anche se storicamente elevata, è rallentata ai minimi in 26 mesi. I prezzi di vendita hanno quindi indicato il rialzo più debole in due anni.
L’Indice destagionalizzato HCOB PMI Composito della Produzione dell’Eurozona è salito ad aprile a 54.1 da 53.7 di marzo. I dati dell’ultima indagine hanno confermato il quarto mese consecutivo in cui l’indice principale segna un valore superiore alla soglia di non cambiamento di 50.0 indicando quindi una crescita dell’attività economica. L’espansione di aprile è stata peraltro la più rapida in quasi un anno, registrando il terzo mese consecutivo di spinta al rialzo.
Tra le nazioni i cui indici PMI compositi sono disponibili (che ammontano complessivamente a circa il 78% della produzione del settore privato dell’eurozona), l’ultima indagine HCOB ha mostrato ad aprile un’ampia crescita. La Spagna ha di nuovo indicato la crescita economica più veloce, anche se l’espansione è leggermente rallentata rispetto al picco in 16 mesi di marzo. L’Italia ha registrato ad aprile un forte incremento, con la più alta crescita in quasi un anno e mezzo. Uno slancio più forte si è registrato anche nell’economia più grande dell’eurozona, la Germania, rispetto ad un’espansione più debole e modesta della Francia.
A sostenere i maggiori livelli di attività economica dell’eurozona è stato il miglioramento della domanda. Il flusso di nuovi ordini è aumentato per il terzo mese consecutivo, indicando un rialzo moderato e al tasso più rapido da maggio 2022. Detto questo, l’incremento dei nuovi ordini si è limitato al mercato interno, secondo gli ultimi dati raccolti, poiché le commesse estere (incluso il traffico intra- eurozona) sono diminuite per il quattordicesimo mese consecutivo. Il calo delle vendite a clienti stranieri è tuttavia rallentato, registrando il valore più debole in quasi un anno.
Nel dettaglio, l’aumento dell’attività ha continuato a superare quello dei nuovi ordini. I dati dell’indagine di aprile hanno quindi evidenziato una riduzione del lavoro inevaso, il nono negli ultimi dieci mesi. Le aziende hanno potuto intaccare il livello degli ordini ancora in giacenza grazie ad un’ulteriore espansione della capacità operativa, con l’occupazione dell’eurozona aumentata per il ventisettesimo mese consecutivo d’indagine. Il tasso di creazione di posti di lavoro ha indicato il più forte rialzo da maggio dello scorso anno.
Il prolungamento della sequenza di forte creazione occupazionale è stato uno dei fattori che ha causato l’elevato aumento delle spese operative di aprile. Dai commenti riportati dalle aziende, l’aumento del costo del lavoro ha di nuovo provocato un rialzo dei prezzi di acquisto. Il tasso di inflazione è tuttavia rallentato ai minimi in 26 mesi. I prezzi di vendita sono nuovamente saliti visto che le aziende hanno cercato di distribuire i costi maggiori sui loro clienti. Il tasso complessivo di incremento è stato il più debole in due anni, restando però storicamente elevato.
Le aziende dell’eurozona sono rimaste ottimiste sui prossimi 12 mesi di attività, con previsioni di crescita più o meno in linea con la media di lungo termine. Tuttavia, il grado di positività si è indebolito leggermente segnando i minimi in tre mesi.
Classifica nazionale dell’Indice PMI Composito della Produzione: aprile
Spagna | 56.3 | minore in 2 mesi |
Italia | 55.3 | maggiore in 17 mesi |
Germania | 54.2 (flash 53.9) | maggiore in 12 mesi |
Irlanda | 53.5 | maggiore in 2 mesi |
Francia | 52.4 (flash: 53.8) | minore in 2 mesi |
HCOB PMI® del Terziario dell’Eurozona
L’Indice HCOB PMI dell’Attività Terziaria dell’Eurozona di aprile ha registrato 56.2, salendo rispetto a 55.0 di marzo e segnalando la più forte espansione dell’attività terziaria in un anno. L’ultimo aumento è stato il quarto in altrettanti mesi e nettamente al di sopra della media storica (dal 1998).
L’aumento della domanda di servizi dell’eurozona ha dato vigore all’attività di aprile. Il flusso degli ordini ricevuti è salito ad un tasso elevati simile a quello dell’attività. Anche l’incremento delle nuove commesse è stato il più forte in un anno. Il lavoro inevaso è anch’esso aumentato, segnando il terzo rialzo mensile consecutivo di commesse in giacenza. Le aziende hanno fatto più sforzi per migliorare la capacità produttiva, segnando il maggiore aumento delle assunzioni da maggio 2022.
Nel frattempo, le pressioni sui prezzi si sono attenuate nel mese di aprile, anche se i tassi di inflazione sia per prezzi di vendita che per quelli d’acquisto si sono mantenuti nettamente al di sopra della tendenza di lungo termine. Ad esempio, l’ultimo aumento dei prezzi di vendita, sebbene fosse il più debole degli ultimi 14 mesi, è stato maggiore di qualsiasi valore registrato dall’indagine prima di febbraio 2022.
In ultimo, la fiducia economica registrata ad aprile dal settore dei servizi è scivolata ai minimi in tre mesi.
Commento
Analizzando i dati PMI, Dr. Cyrus de la Rubia, Chief Economist presso la Hamburg Commercial Bank, ha dichiarato:
“Al momento, a fungere da traino principale per la crescita del settore terziario dell’eurozona sono Italia e Spagna. Questo è quanto si evince dagli indici HCOB PMI di aprile, che hanno anche segnalato un’espansione della Germania e della Francia, mostrando però particolare vigore nei due paesi dell’Europa meridionale. È qui che la maggiore portata del flusso turistico si sta facendo sentire, facendo trarre vantaggio dal boom dei viaggi generalmente osservato a livello generale.
Il settore terziario dell’eurozona è in gran forma, e questo si riflette sulla capacità delle aziende di trasferire almeno parte dell’inflazione dei beni intermedi al cliente. Questo è quanto segnalano gli indici HCOB PMI sui prezzi, nettamente superiori a 50.0 e diminuiti solo leggermente dai picchi dello scorso anno.
Dalla lettura dei dati raccolti dall’indagine PMI, l’ottimismo delle aziende dei servizi si evince non solo dal forte valore dell’indice sulle aspettative future, ma anche dall’aumento dei livelli occupazionali rispetto al mese scorso. Tutto questo, peraltro, si riscontra
nell’accelerazione del tasso di crescita dei nuovi ordini in tutti e quattro i paesi principali dell’eurozona.
L’unica pecca che però non può essere ignorata è che l’aumento degli ordini inevasi è stato più debole, stagnando quasi in Germania e in leggera contrazione in Italia. Tuttavia, tutti gli indicatori HCOB PMI suggeriscono che nei prossimi mesi il settore terziario
dell’eurozona continuerà a crescere.”