HCOB PMI® Settore Edile Italiano: ad aprile ancora in calo l’attività, ma a tasso rallentato
Ad aprile, il settore edile italiano è rimasto in territorio negativo, con il quinto calo consecutivo sia dell’attività che dei nuovi ordini. Tuttavia, la contrazione della produzione si è attenuata e, tra le speranze di una crescita dell’attività nel corso dei prossimi dodici mesi, le imprese hanno assunto personale aggiuntivo per il sesto mese consecutivo. Inoltre, l’inflazione dei prezzi dei fattori produttivi ha continuato ad attenuarsi, scendendo al livello più basso in appena più di due anni e mezzo. In un contesto di calo dell’attività di acquisto, le aziende hanno segnalato che le restrizioni sulla distribuzione hanno dato segni di relativo miglioramento.
L’Indice HCOB PMI® Settore Edile Italiano (Purchasing Managers’ Index®), che misura le variazioni su base mensile dell’attività totale del settore, è migliorato ad aprile, raggiungendo un livello di 49.0. Si tratta di un aumento rispetto al 47.4 di marzo e di un massimo di cinque mesi. Tuttavia, nonostante il rallentamento della contrazione, l’indice ha continuato a segnalare un calo dell’attività dallo scorso dicembre.
La mancanza di nuovi contratti ha nuovamente pesato sulla prestazione del settore. I partecipanti all’indagine hanno riferito di una carenza di domanda da parte del mercato e che gli emendamenti governativi al regime di superbonus hanno continuato a pesare sul volume degli ordini del settore edile. Tuttavia, il calo delle nuove commesse è stato ancora una volta marginale.
La flessione dell’attività è stata generale per settore. Sia l’attività non residenziale che quella residenziale sono scese a tassi più bassi rispetto a marzo, ma il calo dell’ingegneria civile è stato marcato. È stato anche il più forte registrato dall’indagine dallo scorso settembre.
Nonostante il debole contesto di domanda di mercato, i costruttori in Italia hanno assunto lavoratori supplementari per il sesto mese consecutivo. Il tasso di incremento è stato migliore di quello marginale di marzo. La crescita sembra in parte riflettere alcune proiezioni positive per il futuro. I dati più recenti hanno mostrato che, nel complesso, le imprese prevedono per il prossimo anno volumi di attività nei cantieri più elevati rispetto ai livelli attuali. Anche l’ottimismo ha raggiunto il massimo degli ultimi tre mesi, grazie alle speranze di un aumento delle opportunità di appalto nei settori pubblico e privato. Tuttavia, la perdurante incertezza sull’impatto sulla domanda delle modifiche al programma governativo di superbonus ha continuato a limitare la fiducia.
L’attività di acquisto ha continuato a diminuire per il quinto mese consecutivo e ancora una volta a un ritmo sostenuto. La mancanza di nuovi contratti e gli sforzi per risparmiare fondi (in alcuni casi attraverso l’utilizzo delle scorte esistenti) hanno portato al calo dell’attività di acquisto. La diminuzione della domanda di fattori produttivi ha contribuito ad alleggerire la pressione sui fornitori, anche se con la continua carenza di materie prime, a marzo i tempi medi di consegna hanno continuato ad allungarsi. Tuttavia, il grado di allungamento è stato il più basso registrato da settembre 2019.
Infine, con l’attenuarsi dei segnali di restrizione dell’offerta e il calo della domanda di fattori produttivi, l’inflazione dei prezzi dei fattori produttivi ha mantenuto la sua recente traiettoria in discesa. In diminuzione per il settimo mese consecutivo, l’aumento dei costi dei fattori produttivi ad aprile è stato il più basso registrato dall’indagine dal settembre 2020.
Commento
Analizzando i dati PMI, Tariq Kamal Chaudhry Economist presso Hamburg Commercial Bank, ha dichiarato:
“L’HCOB PMI per l’attività edile in Italia, pur rimanendo al di sotto della soglia critica di non cambiamento di 50.0, è aumentato ad aprile ad un tasso superiore alla relativa media a lungo termine. Detto questo, considerato che i dati ufficiali hanno segnalato un rafforzamento della prestazione del settore rispetto all’ultimo trimestre dello scorso anno, l’aumento dell’HCOB PMI mostra come il miglioramento si sia esteso al secondo trimestre malgrado i tassi di interesse maggiori. Ciò è stato inoltre supportato dall’incremento dei livelli occupazionali riportato dall’indagine PMI.
In termini relativi, secondo l’indagine PMI, il settore non residenziale ha mostrato una maggiore stabilità rispetto a quello residenziale. Le aziende intervistate in entrambi i casi hanno affermato di essere in difficoltà con le più avverse condizioni di rifinanziamento, specialmente sotto forma di forti aumenti dei tassi di interesse. Tuttavia, la maggiore debolezza può essere osservata nel settore dell’edilizia dell’ingegneria civile. Il relativo Indice HCOB PMI redatto da S&P Global ha adesso riportato la terza forte contrazione consecutiva. Il governo Meloni al momento sta pianificando il controverso ponte dello Stretto di Messina che collegherebbe la Sicilia con la terraferma e l’attuazione di questo progetto, che costerebbe quasi 5 miliardi di euro, potrebbe fornire al settore il supporto economico di cui avrebbe bisogno.
Secondo l’indagine PMI, le imprese edili in qualche modo stanno traendo vantaggio dalla migliore tendenza dei prezzi, che ancora una volta ad aprile sono aumentati meno marcatamente che a marzo. Anche la disponibilità dei subappaltatori è migliorata. Il valore dell’indice dei costi sostenuti dall’edilizia residenziale raccolti dall’Istat conferma questo quadro. L’indice Istat a marzo è diminuito dello 0.2% su base mensile e, secondo l’ultimo indice HCOB PMI, questa tendenza probabilmente continuerà ad aprile.”