HCOB PMI®: prende vigore la crescita del settore terziario italiano

 HCOB PMI®: prende vigore la crescita del settore terziario italiano

I dati dell’indagine di febbraio mostrano che l’economia terziaria in Italia mantiene un andamento in crescita, alimentato dal nuovo aumento del livello dei nuovi ordini. Con l’acquisizione di un flusso di ordini più alto da parte delle aziende, l’attività ha indicato per la seconda volta in nove mesi il maggiore tasso di incremento, lo stesso di giugno scorso.

Il miglioramento delle condizioni della domanda ha incentivato la creazione occupazionale, che a sua volta ha fornito alle aziende una capacità operativa supplementare in grado di smaltire gli ordini in sospeso.

Nel frattempo, le pressioni sui prezzi delle aziende del terziario hanno continuato a essere elevate, causando un forte incremento delle tariffe applicate ai clienti.

L’indicatore principale di questa indagine, ovvero l’Indice HCOB PMI® dell’Attività Terziaria in Italia, da 51.2 di gennaio è salito a febbraio a 52.2. Tale valore mostra il secondo incremento mensile consecutivo della produzione del settore terziario italiano. Anche se moderato, quest’ultimo rialzo ha segnato l’incremento maggiore per la seconda volta in nove mesi, posizionandosi sullo stesso valore di giugno dello scorso anno.

Da quanto riportato dalle aziende monitorate nel corso dell’indagine, l’aumento dell’attività rispecchia inoltre sia l’acquisizione di contratti con nuovi clienti e che l’aumento della domanda nell’economia terziaria italiana.

Similmente, il flusso di nuovi clienti ha sostenuto l’ulteriore rialzo dei nuovi ordini richiesti alle aziende nel mese di febbraio, alcune delle quali hanno anche menzionato un generale incremento di interesse verso i prodotti da loro offerti. Nel complesso, il tasso di aumento è stato netto e il più rapido in nove mesi.

Il campione delle aziende monitorato a febbraio ha anche riportato una stabilizzazione dei nuovi ordini ricevuti dall’estero, che nei sei mesi precedenti avevano registrato un calo. Questo potrebbe significare che il miglioramento dei nuovi ordini totali proviene largamente dal mercato interno, visto che a febbraio gli ordini esteri hanno indicato un valore invariato.

Guardando ai prossimi mesi, le previsioni sull’attività da qui a un anno delle aziende terziarie italiane sono state più ottimistiche, toccando un picco di rialzo da aprile 2022. Le aziende che contribuiscono all’indagine hanno segnalato che ad alimentare la fiducia, sono stati principalmente i piani di investimento, i nuovi progetti e l’interesse di nuovi clienti. Detto ciò, viste le preoccupazioni sul clima economico e geopolitico mostrate da una parte del campione monitorato, le aspettative economiche non sono riuscite a superare la media storica.

Il rialzo dell’ottimismo ha però alimentato il clima di assunzioni di febbraio, visto che il livello degli organici del settore terziario italiano è aumentato per il quarto mese consecutivo e a un ritmo accelerato. Il tasso di crescita occupazionale è stato il più rapido da maggio dello scorso anno e generalmente moderato.

Per questo, a febbraio e per il quinto mese consecutivo, le aziende hanno potuto ridurre il livello degli ordini in giacenza. Il tasso di riduzione degli ordini in fase di lavorazione è stato però solo marginale.

Concludendo sui prezzi, a metà del primo trimestre dell’anno, l’inflazione relativa alle spese operative è rimasta elevata. Quest’ultimo rialzo dei costi è salito ancora più della media storica, registrando il valore più rapido in cinque mesi. Tra i fattori menzionati dalle aziende che hanno contribuito all’inflazione, sono stati citati gli aumenti del prezzo del carburante, delle utenze, delle materie prime e degli stipendi.

Per tutta risposta, le aziende hanno attuato una politica più aggressiva nel fissare i prezzi di vendita. Le tariffe che hanno applicato ai clienti si sono ulteriormente gonfiate e al tasso più veloce in un anno, segnando peraltro lo stesso valore dello scorso aprile.

Commento

Analizzando i dati PMI finali del Settore Terziario in Italia, Dr Tariq Kamal Chaudhry, Economist presso Hamburg Commercial Bank, ha dichiarato: “Il settore terziario sta recuperando terreno. L’Indice HCOB PMI dell’attività economica di febbraio è salito di un punto a 52.2. Dalle nostre previsioni a brevissimo termine HCOB, che includono l’indice HCOB PMI, l’Italia sta attraversando dinamiche economiche al di sopra della media dell’eurozona, ma in questo contesto il settore terziario sembra dare un segnale di speranza. Il settore dei servizi italiano appare stabile su basi solide. Insieme a una costante crescita degli ordini totali, ora traspare anche un lieve stimolo dall’estero. La spinta complessiva della domanda rispecchia a sua volta i forti valori nazionali relativi all’occupazione, che mostrano di nuovo un miglioramento rispetto al mese precedente. La ripresa degli ordini non è robusta abbastanza da accumulare lavoro inevaso, che invece continua a diminuire. Ad aggiungersi, c’è che le aziende del settore terziario stanno ancora barcamenandosi tra prezzi alti. È comunque consolante che, in questa difficile situazione inflazionistica, le aziende terziarie siano riuscite a ridurre il divario tra costi sostenuti e tariffe applicate ai clienti. Le previsioni di crescita a lungo termine del settore dei servizi sono incerte. Se l’indice sull’attività futura è chiaramente in zona di crescita, è comunque rimasto indietro rispetto alla media storica, mostrando una visione piuttosto debole del futuro. Le aziende monitorate restano soprattutto intimorite dalle prospettive economiche e geopolitiche.”

Immagine di pressfoto su Freepik 

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