HCOB PMI®: per la prima volta in quasi un anno ritorna a crescere l’attività edile in Italia

 HCOB PMI®: per la prima volta in quasi un anno ritorna a crescere l’attività edile in Italia

Il settore edile italiano ha registrato ad ottobre migliori risultati con sia l’attività che i nuovi ordini che sono ritornati a espandersi modestamente. Detto questo, le aziende sono rimaste caute, le previsioni della produzione per l’anno prossimo infatti sono state le più basse da settembre 2022. Ciò ha influenzato le decisioni di assunzione e infatti la crescita occupazione mensile è diminuita. In aggiunta, l’indagine di ottobre ha mostrato che le aziende edili sono state penalizzate dall’aumento dell’inflazione dei costi.

L’Indice HCOB PMI Settore Edile ItalianoTM (PMI®), che misura le variazioni su base mensile dell’attività totale del settore, a ottobre è entrato in territorio di espansione, superando appena la soglia neutra di 50.0 per la prima volta da novembre 2022. Detto questo, il livello di crescita dell’attività è stato solo modesto, l’indice infatti ha raggiunto 51.8, in salita da 49.8.

L’ultimo aumento dell’attività a ottobre è stato però generale, con la produzione in aumento in tutti i sottosettori. Quello dell’ingegneria civile, ne guida l’espansione, riportando infatti a ottobre un forte aumento con una crescita accelerata da settembre sino a raggiungere il livello più veloce da febbraio 2022. Il sottosettore dell’edilizia non residenziale ha registrato un notevole miglioramento dell’attività, riportando il primo incremento dallo scorso novembre. Tra i sottosettori quello che ha riportato la prestazione più debole è stato quello dell’edilizia residenziale, registrando una crescita solo marginale dell’attività.

Le aziende aderenti all’indagine hanno sostenuto che l’attività è stata aumentata per far fronte al maggiore livello degli ordini ricevuti, che secondo i dati raccolti sono cresciuti per la prima volta in tre mesi. L’espansione di ottobre è stata inoltre la migliore in quasi un anno, ed è stata collegata al maggiore interesse da parte dei clienti. I contratti ricevuti per la ristrutturazione dei danni causati dalle avverse condizioni metereologiche hanno inoltre aiutato a supportare la crescita dei nuovi ordini.

A causa dell’aumento dei nuovi ordini e l’ennesima carenza delle materie prime, è stata segnalata ancora una volta una maggiore pressione sui fornitori sotto forma di un altro mese di deterioramento della loro prestazione. I tempi medi si sono allungati a un tasso più veloce rispetto a settembre e al di sotto della media storica.

Per il secondo mese consecutivo, aumenta a ottobre l’attività di acquisto, con una crescita che è risultata elevata e la migliore da maggio 2022.

Se l’attività di acquisto è cresciuta, le imprese edili hanno sofferto a ottobre l’ennesimo mese di forte espansione delle spese operative, con un’inflazione che ha raggiunto il livello massimo in otto mesi. Le aziende monitorate dall’indagine hanno continuato a riportare una limitata disponibilità di materie prime come causa del rialzo dei prezzi di acquisto. In aggiunta, alcune aziende hanno notato che la pressione inflazionistica si è intensificata a causa delle attuali tensioni di natura geopolitica.

Allo stesso modo, aumenta a ottobre il livello del personale. Tra le aziende che hanno riportato una crescita, è stata notato un maggiore bisogno di assunzione. Detto questo, il tasso di creazione occupazionale è stato modesto e il minore in tre mesi in parte a causa delle deboli prospettive di attività futura. Senza dubbio, sebbene i nuovi progetti e contratti abbiano alimentato il maggiore ottimismo delle aziende edili italiane, la fiducia di ottobre è rimasta debole e al di sotto della relativa media storica, calando al livello minimo da settembre 2022. Il calo dell’ottimismo è stato spesso associato all’incertezza collegata al superbonus.

Commento

Analizzando i dati PMI, Dr Tariq Kamal Chaudhry Economist presso Hamburg Commercial Bank, ha dichiarato: “Dopo quasi un anno, l’indice HCOB PMI principale in salita a 51.8 sta mostrando una crescita, e prova che finalmente il settore edile italiano si sta riprendendo. È positivo vedere come tale espansione sia generale ed evidente nei sottosettori dell’edilizia residenziale, non residenziale e dell’ingegneria civile, in contrasto con la prestazione del settore edile della Francia e della Germania, dove è andata di male in peggio. Riportando una crescita costante, il livello occupazionale e la quantità degli acquisti tengono ancora forte. Secondo l’Indice dei Nuovi Ordini, le aziende intervistate stanno osservando un miglioramento dei nuovi contratti ricevuti conseguentemente ai danni causati dalle alluvioni del Nord Italia di settembre. Non è però tutto rose e fiori per il settore edile italiano. Le aziende campione stanno infatti facendo ancora i conti con il forte incremento dei costi di acquisto. La situazione geopolitica nel Medio Oriente aggiunge altri rischi di inflazione, anche se la preoccupazione principale per le imprese edili continua ad essere l’abolizione del superbonus per la ristrutturazione ecosostenibile di edifici residenziali esistenti, fattore questo collegato al calo dell’ottimismo di ottobre. Ancora una volta si allungano i tempi medi di consegna dei fornitori, e la causa principale è la carenza cronica di materie prime. Non è tutto, le imprese appartenenti al settore edile stanno inoltre avendo difficoltà nel trovare abbastanza subappaltatori. Con la domanda che supera l’offerta, le tariffe dei subappaltatori stanno a sua volta aumentando notevolmente.”

Immagine di Freepik 

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