HCOB PMI®: nuovo calo dell’attività edile in Italia

 HCOB PMI®: nuovo calo dell’attività edile in Italia

Anche se il settore edile italiano a settembre continua a rimanere bloccato in una contrazione, sono evidenti timidi segnali di miglioramento delle condizioni. Rispetto ad agosto, il tasso di declino dei nuovi ordini è di gran lunga meno pronunciato, causando di conseguenza un calo più lento dell’attività totale. Il livello occupazionale nel frattempo, anche se marginalmente, è risultato maggiore dopo i precedenti due mesi di tagli. A settembre, le aziende hanno espresso un maggiore ottimismo in riguardo all’attività futura.

L’Indice HCOB PMI® Settore Edile Italiano (Purchasing Managers’ IndexTM), che misura le variazioni su base mensile dell’attività totale del settore, è aumentato da 46.6 di agosto e ha raggiunto a settembre 47.8. Nonostante sia rimasto in territorio di contrazione, il tasso di declino è stato il più debole osservato in quattro mesi.

Anche se tutti e tre i settori monitorati dall’indagine hanno segnalato a settembre l’ennesimo calo dell’attività, quello dell’ingegneria civile ha riportato il declino più veloce e in generale più elevato. Allo stesso tempo il sottosettore dell’edilizia non residenziale e residenziale hanno riportato cali con tassi ugualmente modesti.

L’elevato calo dell’attività nel settore edile italiano a fine del terzo trimestre, coincide con la nuova contrazione dei nuovi ordini ricevuti, ed è stato collegato dalle aziende campione alla debole domanda per i lavori edili. Dopo aver riportato ad agosto il declino maggiore in due anni, il tasso di contrazione è rallentato al livello più debole da maggio. Sono stati evidenti segnali di rallentamento della contrazione e alcune aziende hanno persino riportato di aver ricevuto maggiore interesse da parte dei loro clienti.

A settembre le aziende edili italiane hanno espresso un barlume di positività in riguardo alle previsioni dell’attività nei prossimi dodici mesi. Il livello di ottimismo è aumentato dal minimo in due anni di agosto e ha raggiunto il valore più forte in tre mesi. I dati raccolti hanno riportato un ottimismo in aumento in riguardo ai nuovi ordini, con alcune aziende che prevedono un incremento dei livelli di attività a causa dei contratti già firmati. Detto questo, osservando la media storica, il livello di ottimismo è rimasto ancora debole.

A settembre, le aziende edili italiane hanno nel frattempo preferito di aumentare lievemente i loro livelli del personale, ponendo quindi fine al periodo di tagli del personale di due mesi. Le imprese del settore hanno riportato di aver assunto nuovo personale con contratti a tempo indeterminato, mentre l’utilizzo dei subappaltatori è calato ancora una volta.

Analizzando gli altri indicatori si è notato come le aziende hanno continuato a ridurre le loro spese per l’acquisto di materiale edile in linea con il forte declino dei nuovi ordini. Il tasso di declino mensile è calato però notevolmente risultando nel complesso solo marginale.

A settembre sono stati riportati continui segnali di riduzione della pressione sulla capacità, con i tempi medi di consegna dei fornitori risultati più veloci per il secondo mese consecutivo. Il miglioramento delle prestazioni dei fornitori è risultato generalmente in linea con quello di agosto, ed è stato il maggiore da luglio 2010.

Infine, laddove le aziende hanno acquistato materiale edile, è stata segnalata una minore pressione sui costi. Anche se moderata, l’inflazione dei prezzi di acquisto a settembre è stata la minore osservata nel terzo trimestre. Detto questo, alcune aziende hanno riportato maggiori costi dei trasporti e materie prime.

Commento

Analizzando i dati PMI, Jonas Feldhusen, Junior Economist presso Hamburg Commercial Bank, ha dichiarato: “Peggiora l’attività del settore edile italiano, eppure ci sono piccoli segnali di speranza. Malgrado sia rimasto in territorio di contrazione, l’Indice dell’Attività del settore edile in Italia è aumentato per il secondo mese consecutivo, con il relativo indice principale in aumento a 47.8 da 46.6 del mese precedente. Il fattore chiave di questo sviluppo è stato il tasso più lento della contrazione dei nuovi ordini. Gli ultimi dati PMI potrebbero essere letti come un passo verso la giusta direzione, con alcune aziende campione che hanno persino riportato una maggiore domanda. I recenti tagli degli interessi da parte della BCE hanno supportato questa tendenza. Detto ciò, è necessario prestare attenzione, in quanto sono necessari altri dati raccolti nel corso dei prossimi mesi prima di essere certi di una tendenza chiara. L’attività edile residenziale è calata ma solo modestamente, mentre quelle dell’edilizia non residenziale e dell’ingegneria civile hanno riportato nuove contrazioni con dei tassi simili a quelli osservati ad agosto. Per quanto riguarda l’acquisto dei materiali, il volume complessivo rimane più o meno costante rispetto al mese scorso e ciò indica un significativo miglioramento in quanto ferma il calo delle giacenze osservato negli ultimi mesi. È incoraggiante osservare che i tempi medi di consegna si sono appena accorciati ancora una volta, mentre i prezzi di acquisto sono aumentati ad un tasso più lento se paragonato a quello di agosto, fornendo un po’ di sollievo alle imprese edili. Le condizioni della domanda continuano a peggiorare, e rispecchiano non solo il calo dei nuovi ordini ma anche la quarta riduzione mensile consecutiva dell’utilizzo dei subappaltatori. Nonostante questo, la disponibilità dei subappaltatori rimane limitata mentre le loro tariffe sono risultate di nuovo in rialzo.”

Immagine di jcomp su Freepik

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