HCOB PMI®: la più forte crescita dell’attività del settore terziario italiano in quasi un anno
L’economia del terziario italiano registra a marzo la terza crescita mensile consecutiva, grazie al sostegno di un rapido incremento degli ordini, il più veloce da agosto 2021. Tutto questo si è accompagnato all’attuale reclutamento di nuove forze lavoro, con le aziende che hanno soprattutto manifestato una preferenza per il part-time. Il settore ha quindi potuto ridurre l’accumulo degli ordini inevasi, anche se a tasso ridotto, vista la maggiore velocità del flusso di nuovi ordini. Infine, anche se le pressioni sui prezzi sono rimaste forti, non sono riuscite a moderare il livello di ottimismo per l’attività futura, risultato rafforzato.
Il valore principale di questa indagine, ovvero l’Indice HCOB PMI® dell’Attività Terziaria in Italia, è salito a marzo a 54.6 da 52.2 di febbraio. Questo registra il terzo mese consecutivo in cui l’attività del settore si posiziona sopra la soglia di non cambiamento di 50.0, segnalando un nuovo incremento dell’attività terziaria in Italia. L’indice è aumentato per il quinto mese consecutivo, mostrando a marzo il più forte rialzo in quasi un anno. Dai dati raccolti, le aziende intervistate hanno collegato tale espansione al maggiore interesse degli acquirenti e all’afflusso di clientela nuova.
A marzo, anche la domanda ricevuta dal settore terziario italiano ha registrato un miglioramento, continuando la tendenza al rialzo iniziata a gennaio. Il campione monitorato lo ha collegato alle migliorate condizioni generali della domanda e al maggiore interesse dei clienti.
A supportare la crescita totale delle vendite di marzo è stato il nuovo aumento degli ordini esteri, in crescita per la prima volta da luglio scorso. Anche se marginale, il tasso di espansione è stato il più veloce in dieci mesi.
Con il maggiore flusso di ordini, nel mese di marzo le aziende del settore terziario italiano aumentato le assunzioni, segnando così il quinto mese consecutivo di crescita occupazionale, soprattutto con contratti part-time. Ne consegue dunque che le aziende hanno avuto sufficiente capacità operativa per evadere gli ordini in giacenza, che, visto il contestuale rialzo dei nuovi ordini, sono comunque diminuiti marginalmente.
In uno scenario che mostra un miglioramento delle condizioni della domanda, le aziende del settore terziario in Italia registrano previsioni sempre più ottimistiche di aumento dell’attività nei prossimi 12 mesi, con il livello più alto di fiducia in poco meno di due anni. Il campione monitorato lo ha collegato sia alle aspettative di arrivo di nuovi ordini, che all’acquisizione di nuovi clienti ma anche alla speranza di migliori condizioni economiche. Il rialzo dell’ottimismo non è però riuscito a superare la media storica.
Parlando di prezzi, a marzo i costi sono aumentati per il quarantaseiesimo mese consecutivo. Ciò in parte rispecchia l’aumento delle spese per utenze, salari e materie prime. Complessivamente, l’inflazione dei costi ha subito poche variazioni in questo primo trimestre ed è rimasta elevata. Le aziende hanno quindi aumentato le tariffe applicate ai clienti, con forti incrementi nel mese di marzo che hanno segnato il più forte tasso di inflazione in poco più di un anno e generalmente elevato.
Commento
Analizzando i dati PMI finali del Settore Terziario in Italia, Dr Tariq Kamal Chaudhry, Economist presso Hamburg Commercial Bank, ha dichiarato: “A marzo, il settore terziario italiano festeggia uno slancio di rialzo degno di nota. L’HCOB PMI dell’Attività Economica Terziaria ha fatto un balzo notevole rispetto al mese precedente, toccando 54.6 e indicando una forte espansione. Questa vivace prestazione posiziona i servizi come forza trainante dell’economia italiana, che ha avuto difficoltà con una crescita fiacca. Secondo le nostre previsioni a brevissimo termine HCOB, nel primo trimestre 2024 ci si aspetta che questo vigore spinga la crescita economica lievemente al di sopra dello zero. Nel settore terziario il volume di ordini ricevuti ha registrato un notevole rialzo con le aziende dei servizi che hanno indicato un incremento di ordini sia totali che internazionali. Va sottolineato che l’aumento della domanda complessiva è maggiore di quella estera. La crescita occupazionale, se lievemente rallentata rispetto a febbraio, è rimasta moderata, grazie alla spinta dell’elevato numero di commesse ricevute, oltre ad altri fattori. I prezzi stanno aumentando. A marzo, lo sgradito effetto collaterale di una domanda forte è la progressiva crescita dei costi di gestione. Anche se le aziende dei servizi hanno potuto far salire le tariffe applicate ai clienti rispetto a febbraio, l’incremento dei prezzi di acquisto è stato maggiore. Secondo le nostre previsioni HCOB a brevissimo termine, a febbraio l’inflazione complessiva dei prezzi al consumo in Italia si è posizionata sullo 0.8%, ma a marzo questo valore potrebbe avvicinarsi al target della BCE con un più forte 2%. I fornitori di servizi in Italia si sono mostrati più ottimisti sul futuro. L’attuale alta domanda ha anche facilitato un calo più debole del livello di ordini inevasi. Anche se a marzo l’indice per la produzione futura ha continuato ad aumentare per il quinto mese consecutivo, è rimasto inferiore alla media storica. È inoltre importante sottolineare che il livello di ottimismo registrato nell’indagine è stato il più elevato in quasi a due anni.”
HCOB PMI® Composito in Italia
Prima crescita generale della produzione in un anno
Seguendo la stessa tendenza di inizio anno, l’Indice HCOB PMI sulla Produzione Composita in Italia di marzo è rimasto in zona espansione segnando 53.5 e salendo da 51.1 di febbraio. L’aumento dell’attività è il risultato dell’attuale vigore del settore terziario così come della nuova spinta di crescita del manifatturiero.
Sul fronte della domanda ci sono buone notizie, con i dati compositi che a marzo hanno segnalato il flusso più elevato di nuovi ordini in quasi due anni. Questo è il risultato dato dal rapido rialzo delle nuove commesse del terziario e da un rialzo marginale dei nuovi ordini manifatturieri.
A marzo, la crescita occupazionale è stata di nuovo generale, con entrambi i settori che hanno registrato moderate espansioni delle forze lavoro. Questo ha facilitato l’ulteriore evasione di ordini ancora in giacenza, che continuano a ridursi mensilmente da ormai quasi due anni.
Con il forte tasso di inflazione dei costi sostenuti dai servizi, in generale, la pressione dei costi di marzo del settore privato italiano è rimasta elevata. Il settore manifatturiero continua però a riportare un calo dei prezzi di acquisto, anche se il più debole in più di un anno. Viste le condizioni piuttosto fiacche della domanda, il settore manifatturiero continua a ridurre i prezzi di vendita, mentre il terziario li aumenta.