HCOB PMI®: il settore edile italiano continua a contrarsi
Ancora una volta a luglio il settore edile italiano continua a contrarsi, con le aziende che hanno avuto sufficiente capacità produttiva presso i loro cantieri per gestire un leggero aumento dei nuovi ordini. Anche la crescita occupazionale è stata sostenuta per il nono mese consecutivo, grazie a previsioni di una maggiore attività nel corso dei prossimi dodici mesi. Detto questo, l’ottimismo ha toccato il livello minimo da febbraio, a causa di alcune preoccupazioni sulla persistenza dell’incertezza del mercato e dei maggiori tassi di interesse che potrebbero ridurre la domanda.
Sul fronte dei prezzi, i costi di acquisto hanno continuato ad aumentare ad un tasso di gran lunga più lento di quello tipicamente osservato da metà 2020.
L’Indice HCOB PMI® Settore Edile Italiano (Purchasing Managers’ Index®), che misura le variazioni su base mensile dell’attività totale del settore, a luglio è rimasto al di sotto della soglia neutra di non cambiamento di 50.0. Attestandosi a 48.0, in discesa da 48.6 di giugno, l’indice ha segnalato un modesto, ma accelerato calo dell’attività che estende l’attuale periodo di calo a otto mesi.
Analizzando i singoli sottosettori, la contrazione maggiore ancora una volta è stata osservata in quello dell’edilizia non residenziale dove la produzione è crollata per l’ottavo mese consecutivo e al tasso maggiore da agosto. Il settore dell’ingegneria civile estende la sequenza di calo a sei mesi, riportando a luglio un tasso di declino maggiore rispetto a giugno. L’attività edile residenziale è cambiata di poco e di conseguenza il sottosettore è stato quello a riportare la prestazione migliore.
Nonostante il secondo mese consecutivo di aumento dei nuovi ordini ricevuti, connesso in parte alla migliore domanda, a luglio l’attività edile generale è diminuita. Detto questo, alcune aziende hanno riportato una persistente incertezza del mercato, che ne ha limitato la crescita a un tasso marginale. Le aziende, di conseguenza, hanno adottato un approccio più prudente riguardo agli acquisti riducendone la quantità marginalmente per l’ottavo mese consecutivo.
La minore domanda ha continuato a ridurre la pressione presso i fornitori, che hanno riportato quindi una migliore prestazione. Detto questo, le recenti alluvioni e le difficoltà residue nel recuperare materiale associate ancora alla pandemia, hanno fatto allungare a luglio i loro tempi medi di consegna. Il tasso di peggioramento però è rimasto di gran lunga minore di quello osservato mediamente da inizio 2020.
Allo stesso tempo, i prezzi pagati per i beni hanno continuato ad aumentare a luglio, estendendo l’attuale periodo di inflazione iniziato a giugno 2020. Sono stati riportati prezzi più alti per alcune materie prime e sono stati evidenti aggiustamenti dei prezzi presso i fornitori connessi all’inflazione generale. L’aumento netto dei costi è stato però di gran lunga minore di quello osservato durante gli ultimi tre anni.
A luglio la crescita occupazionale è rimasta sostenuta e ha esteso l’attuale periodo di espansione a nove mesi. L’aumento del livello occupazionale è stato collegato alle previsioni positive per l’attività, con le aziende che ancora una volta hanno segnalato che la produzione aumenterà nei prossimi 12 mesi dagli attuali livelli. Detto questo, il tasso di ottimismo è stato il più basso riportato dall’indagine da febbraio, e il livello occupazionale è aumentato solo marginalmente. Parecchie aziende appartenenti all’indagine hanno riportato di essere preoccupate per l’attuale aumento dei tassi degli interessi e per il suo impatto negativo sull’attività economica.
Commento
Analizzando i dati PMI, Tariq Kamal Chaudhry Economist presso Hamburg Commercial Bank, ha dichiarato: “L’attuale situazione del settore edile italiano è piuttosto deprimente, con l’attività del settore si è contratta per gli ultimi otto mesi. L’indice HCOB PMI di luglio per il settore edile ha fallito qualsiasi forma di ripresa e, attestandosi a un valore di 48.0, ha continuato a calare. I dati ufficiali hanno evidenziato come a maggio l’attività edile sia diminuita dello 0.7% rispetto al mese precedente. E l’Indice HCOB PMI rafforza l’ipotesi di un ulteriore declino nei prossimi mesi. Analizzando i sottoindici dell’attività generale si evince come la situazione sia ugualmente difficile con l’unica eccezione che arriva dall’edilizia residenziale, dove è stato evidente a luglio il livello di contrazione più lento dall’inizio dell’anno. Se questa tendenza continuerà, probabilmente assisteremo alla stagnazione del PMI del sottosettore dell’edilizia residenziale durante il prossimo mese. Contrariamente al settore manifatturiero, quello edile è ancora alle prese con l’incremento dei prezzi di acquisto, principalmente quelli delle materie edile essenziali. Se la debolezza della produzione del settore edile italiano continuerà, potremo osservare un calo di prezzo anche per queste aziende. In un contesto di elevato incremento di tassi di interesse e maggiori prezzi di acquisto, è sorprendente che gli ordini ricevuti nel settore edile, anche se leggermente, sono in aumento. Le aziende edili sembrano essere cautamente ottimiste per il futuro e tale approccio sta avendo un impatto sulla situazione occupazionale. Ulteriore speranza viene inoltre riposta sulla quota sospesa di €19 miliardi spettante all’Italia da parte del programma NextGenerationEU della Commissione Europea, anche se, ancora a oggi, la data di erogazione ufficiale rimane incerta”.