HCOB PMI®: contrazione della produzione manifatturiera europea al tasso maggiore sinora registrato nel 2024

 HCOB PMI®: contrazione della produzione manifatturiera europea al tasso maggiore sinora registrato nel 2024

Il settore manifatturiero dell’eurozona ha riportato l’ennesima battuta d’arresto ad inizio del terzo trimestre, con un più forte calo dei nuovi ordini che ha causato una contrazione più accelerata della produzione e dei livelli occupazionali. Sono stati evidenti nuovi declini dell’attività di acquisto e delle giacenze, mentre l’ottimismo per l’attività futura si è indebolito al livello minimo in quattro mesi. In particolare, dopo il positivo scenario inflazionistico del secondo trimestre, i dati dell’indagine di luglio hanno segnalato una maggiore accelerazione della pressione dei costi, con i prezzi di acquisto in aumento al tasso più rapido in un anno e mezzo. Le aziende manifatturiere dell’eurozona sono tuttavia risultate più restie nel trasferire il maggiore carico dei costi ai loro clienti, e i loro prezzi di vendita sono rimasti generalmente invariati.

L’HCOB PMI del Settore Manifatturiero Eurozona, che mensilmente misura lo stato di salute complessivo delle aziende manifatturiere dell’eurozona ed è redatto da S&P Global, a luglio ha riportato lo stesso valore di quello di giugno di 45.8, segnando di conseguenza un nuovo forte peggioramento dello stato di salute dell’economia manifatturiera dell’area euro.

Malgrado sia rimasto invariato su base mensile, la maggior parte delle nazioni dell’eurozona hanno osservato dei cali nei loro relativi PMI rispetto a giugno. Germania e Francia, le maggiori economie del blocco, hanno riportato un calo dei loro valori rispettivamente ai minimi in tre e sei mesi. Anche la crescita della Grecia e la Spagna, che sono state le nazioni che hanno riportato le prestazioni migliori sinora nel 2024, ha perso vigore. Italia e Irlanda sono state le uniche nazioni coperte dall’indagine che hanno osservato un aumento nei loro PMI manifatturieri.

Per l’intera eurozona, i dati dell’indagine di luglio hanno mostrato una leggera accelerazione nella contrazione degli ordini manifatturieri che attualmente si protrae da maggio 2022 ma, generalmente parlando, il tasso di contrazione è stato il più veloce in tre mesi. Ad inizio del terzo trimestre, così come evidenziato da una nuova e forte riduzione dei nuovi ordini esteri (incluso il traffico intra-eurozona), anche le vendite internazionali hanno influito sulla domanda di beni manifatturieri.

Per compensare il minore carico di lavoro, le aziende manifatturiere dell’Eurozona hanno posto la loro attenzione sugli ordini in fase di lavorazione per supportare quindi la produzione. A luglio, il livello del lavoro inevaso si è ridotto ad un tasso elevato, e il più veloce da febbraio. Detto questo, i livelli della produzione hanno sofferto il calo maggiore dell’anno in corso.

Ad inizio del terzo trimestre, cala il livello occupazionale netto manifatturiero, con il numero del personale in contrazione al ritmo più rapido dallo scorso dicembre. Ciò estende l’attuale sequenza di contrazione occupazionale a 14 mesi. La minore capacità del personale coincide con la prima diminuzione dell’ottimismo delle aziende dallo scorso ottobre. Le previsioni generali per la produzione del prossimo anno sono crollate al livello minimo in quattro mesi.

A luglio, anche se a livello leggermente più debole rispetto a giugno, ma a un tasso di contrazione elevato, le aziende manifatturiere dell’eurozona hanno ridotto la loro attività di acquisto. Le giacenze dei fattori produttivi, di conseguenza, sono calate per il diciottesimo mese consecutivo. Gli ultimi dati dell’indagine hanno segnalato un nuovo miglioramento dei tempi medi di consegna dei fornitori, ma al tasso più debole in sei mesi.

Per finire, i dati HCOB PMI hanno mostrato l’ennesimo aumento mensile dei costi operativi delle aziende manifatturiere dell’eurozona. Il tasso di inflazione dei prezzi di acquisto, pur rimanendo inferiore alla media a lungo termine, è accelerato al valore più elevato in un anno e mezzo. Le tariffe di vendita sono rimaste per lo più invariate rispetto a giugno, indicando che le aziende hanno evitato di trasferire gli incrementi dei costi a loro clienti.

Classifica PMI® Manifatturiero per paese di luglio

Grecia53.2minimo in 7 mesi
Spagna51.0minimo in 6 mesi
Irlanda50.1massimo in 5 mesi
Paesi Bassi49.2minimo in 6 mesi
Italia47.4massimo in 4 mesi
Francia44.0 (flash: 44.1)minimo in 6 mesi
Germania43.2 (flash: 42.6)minimo in 3 mesi
Austria43.1minimo in 4 mesi

Commento

Analizzando i dati PMI, Dr. Cyrus de la Rubia, Chief Economist presso la Hamburg Commercial Bank, ha dichiarato: “La diffusa opinione che la ripresa dell’eurozona avrebbe acquistato velocità nel corso del secondo trimestre dell’anno sta svanendo sempre più conseguentemente all’ultimo indice HCOB PMI del settore manifatturiero. Nei mesi precedenti sembrava che il settore stesse gradualmente uscendo dalla crisi produttiva osservata per svariati mesi, ma i dubbi apparsi a giugno si sono intensificati grazie al declino più rapido della produzione di luglio. Considerati i deboli dati, probabilmente abbasseremo le nostre previsioni sulla crescita del PIL annuale dello 0.8%. Il debole scenario della domanda è peggiorato da giugno, il che significa che l’incremento dei prezzi di acquisto non può essere trasferito facilmente ai clienti con un restringimento quindi dei profitti per le aziende. Se questa tendenza dovesse continuare, potrebbe creare problemi per gli investimenti e la crescita futura, con le aziende che potenzialmente potrebbero iniziare a tagliare i costi. Dall’altro lato, la Banca Centrale Europea potrebbe avere opinioni diverse al riguardo. Di certo, l’incremento dei prezzi di acquisto potrebbe far innalzare l’inflazione, ma il calo dei profitti probabilmente manterrà la pressione inflazionistica sotto controllo. La ripresa della domanda non avverrà a breve. I nuovi ordini, calati al momento per 27 mesi consecutivi, a luglio hanno riportato una contrazione ancora più rapida. Le aziende non sembrano avere molta speranza su una ripresa a breve termine e infatti a luglio hanno tagliato i loro livelli del personale ad un tasso maggiore e il loro ottimismo per la crescita della produzione futura è crollato al di sotto della media a lungo termine. Frena a luglio l’attività manifatturiera in senso lato. Tra le nazioni coperte dall’indagine PMI, solo la Grecia e la Spagna stanno osservando un’espansione significativa, anche se pure in questi casi, con un vigore drasticamente più lento. Austria e Germania hanno mostrato la debolezza maggiore. La contrazione generale ed elevata è sorprendente, e rende più probabile che il settore manifatturiero attraverserà momenti difficili nei mesi prossimi.”

Immagine di senivpetro su Freepik

Partecipa alla discussione

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.