HCOB PMI®: a novembre continua a calare il settore edile italiano

 HCOB PMI®: a novembre continua a calare il settore edile italiano

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Secondo l’ultimo HCOB PMI® di novembre, l’attività edile italiana continua a calare a un tasso moderato, con la domanda per i lavori edili ancora in difficoltà. Le aziende hanno riportato a novembre un crollo più rapido dei nuovi ordini edili ricevuti, collegabile ai maggiori livelli di incertezza. Detto questo, il livello di attività è diminuito al tasso più lento da maggio, rallentando per il quarto mese consecutivo.

È positivo osservare che le aziende hanno innalzato i loro livelli occupazionali per il terzo mese consecutivo, con le previsioni per l’attività futura in aumento. L’ottimismo, tuttavia, è rimasto debole se paragonato alla media storica.

L’Indice HCOB PMI® Settore Edile Italiano (Purchasing Managers’ IndexTM), che misura le variazioni su base mensile dell’attività totale del settore, è salito da 48.2 di ottobre e ha raggiunto a novembre 48.5. Sebbene alcune aziende abbiano collegato il calo alla debolezza dei nuovi ordini ricevuti, altre hanno riportato come le avverse condizioni metereologiche abbiano agito da fattore limitante. Continuando a novembre la tendenza al ribasso per il quarto mese consecutivo, l’ultimo calo è stato in linea con un modesto tasso di contrazione.

Osservando i sottosettori, quello dell’edilizia residenziale e dell’ingegneria civile hanno frenato l’indice principale. Allo stesso tempo, il sottosettore dell’edilizia non residenziale rappresenta l’unica nota positiva di novembre, registrando un nuovo, anche se solo marginale, aumento della produzione.

Dopo la quasi stabilizzazione di ottobre, le condizioni della domanda del settore edile italiano di novembre sono peggiorate ancora una volta, con le aziende che hanno infatti riportato un calo più forte dei nuovi ordini. I clienti delle aziende edili non sono riusciti a concludere nuovi contratti visto l’elevato livello di incertezza dato dalle difficili condizioni del mercato.

In una nota più positiva, la latente debolezza dei nuovi ordini non è riuscita a scoraggiare le aziende ad assumere a novembre nuovo personale. L’ultima tornata di creazione occupazionale spesso è stata conseguente alla combinazione di assunzione di nuovo personale con contratti a tempo determinato e non, spesso per supportare nuovi progetti. I livelli del personale, anche se solo modestamente, sono stati innalzati per il terzo mese consecutivo. Allo stesso tempo, le aziende edili in Italia hanno riportato la prima crescita del loro utilizzo di subappaltatori in sei mesi.

Con i forti cali dei nuovi ordini e dell’attività, le aziende edili in Italia hanno ridotto sempre più a novembre la loro quantità degli acquisti, attingendo spesso alle loro giacenze, a un tasso di contrazione che tuttavia è stato solo marginale. Le aziende hanno riportato a novembre un rialzo più forte dei prezzi medi pagati per il materiale edile, aggiungendo di aver sostenuto costi maggiori per materie prime in parte a causa della loro carenza. La pressione sui costi è però rimasta debole rispetto alla relativa media a lungo termine.

Conseguentemente ai problemi con la fornitura e ai ritardi nelle consegne, le aziende edili in Italia hanno registrato a novembre un nuovo calo della prestazione dei loro fornitori. Tale risultato segna il secondo mese consecutivo di allungamento dei tempi medi di consegna.

Le aziende edili italiane hanno espresso a novembre un maggiore ottimismo sull’aumento dell’attività futura. Quasi un quarto delle aziende (26%) ha espresso fiducia sull’aumento della loro attività dagli attuali livelli, rispetto al 18% che ne prevede un calo. Le aziende campione hanno riportato come cause principali di crescita la proposta di nuovi progetti e il recente afflusso di nuovi contratti. La crescita di fiducia non è stata tuttavia sufficiente a spingere l’ottimismo al di sopra della relativa media a lungo termine.

Commento

Analizzando i dati PMI, Jonas Feldhusen, Junior Economist presso Hamburg Commercial Bank, ha dichiarato: “Il settore edile italiano continua a rimanere in una situazione di stallo. Secondo gli ultimi dati dell’indagine HCOB PMI di novembre, l’attività si è contratta leggermente. Anche se il calo è stato lieve e il meno evidente degli ultimi mesi, con l’inizio del nuovo anno, rimane ancora un margine di crescita. Detto ciò, se paragonata con i settori edili della Germania e della Francia, la situazione in Italia è relativamente migliore. A novembre, nel sottosettore dell’edilizia non-residenziale, dopo i quattro mesi di declino, l’attività ha preso vigore, mentre i sottosettori dell’edilizia residenziale e dell’ingegneria civile sono rimasti stagnanti. Dopo il rallentamento del tasso di declino degli ultimi due mesi, l’attività dell’edilizia residenziale è sprofondata in uno stato di contrazione, mentre quella dell’ingegneria civile continua a destare preoccupazioni, non riuscendo ad avvicinarsi nemmeno alla soglia di 50 che separa la crescita dal declino di 50.0. Dopo la quasi stabilizzazione del mese scorso, i nuovi ordini sono calati significativamente e, malgrado la debole domanda, le previsioni future, pur rimanendo al di sotto della media a lungo termine, sono risultate in salita. È interessante notare come le aziende edili abbiano incrementato il loro personale per il terzo mese consecutivo, aumentando inoltre l’utilizzo dei subappaltatori. Nonostante il calo della domanda e dell’attività, gli acquisti hanno raggiunto una quasi stabilizzazione. Se i fornitori hanno impiegato più tempo nel fornire le aziende edili, la quantità degli acquisti mensile è variata di poco. La pressione sui prezzi di acquisto su base mensile è rimasta debole. Oltre alle elevate tariffe dei subappaltatori, l’incremento di alcune materie prime ha continuato a spingere al rialzo i costi di acquisto.”

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