HCOB PMI®: a fine anno il settore edile italiano mostra segnali di ripresa

A fine anno, il settore edile italiano ha terminato la sua fase di contrazione, registrando una nuova crescita sia dell’attività che dei nuovi ordini. A dicembre, e per il quarto mese consecutivo, le aziende campione hanno incrementato la loro forza lavoro per sostenere i nuovi ordini ricevuti. Il tasso di crescita dell’occupazione mensile è aumentato solo leggermente, ma ha comunque registrato il valore massimo in nove mesi. Il miglioramento del contesto di vendita non è stato tuttavia sufficiente a infondere maggiore fiducia per il futuro, e il grado di ottimismo è quindi diminuito rispetto a novembre.

L’Indice HCOB PMI® Settore Edile Italiano (Purchasing Managers’ IndexTM), che misura le variazioni su base mensile dell’attività totale del settore, è salito da 48.5 di novembre e ha raggiunto a dicembre 51.2.

Con l’indice principale che è ritornato al di sopra della soglia critica di 50.0 per la prima volta in nove mesi, il settore edile italiano ha chiuso l’anno in espansione. L’aumento dei volumi di nuovi lavori in entrata è stato il fattore principale alla base dell’aumento dei livelli di attività citati dalle aziende partecipanti all’indagine. Anche se solo marginale, il tasso di crescita è stato il secondo più forte del 2024 (solo più lento di gennaio).

Secondo i dati settoriali, a dicembre, sia l’attività edilizia residenziale che quella non residenziale sono aumentate con i relativi tassi di espansione che hanno registrato rispettivamente i massimi di 12 e sette mesi. L’ingegneria civile è rimasta una fonte di debolezza, anche se, rispetto a novembre, l’attività è diminuita a un ritmo più debole.

Riportando il primo rialzo in nove mesi, l’indagine di dicembre ha mostrato una tendenza di ripresa dei nuovi ordini edili, con diverse imprese del settore che hanno dichiarato di essersi assicurate nuovi contratti. L’afflusso di nuovi ordini è stato moderato e in netto contrasto con la media delle serie di lungo termine dell’indice di 48.3.

Per far fronte all’aumento del carico di lavoro, a dicembre le imprese edili in Italia hanno leggermente aumentato le loro assunzioni. Ciò ha segnato il quarto incremento mensile consecutivo del livello di occupazione e al più forte tasso di crescita degli ultimi nove mesi.

Allo stesso tempo, ponendo fine al periodo di riduzione di nove mesi, l’attività di acquisto si è stabilizzata. Le decisioni di acquisto erano collegate ai nuovi ordini, indipendentemente dal fatto che le imprese segnalassero un aumento o una diminuzione delle quantità di acquisto.

Così come registrato ogni mese di questo trimestre, a dicembre le aziende hanno continuato a segnalare peggioramenti della prestazione dei loro fornitori. Con aziende che hanno segnalato ritardi, i tempi di consegna dei fornitori si sono ulteriormente allungati e al ritmo maggiore degli ultimi otto mesi.

Allo stesso tempo, nell’ultimo mese dell’anno il prezzo pagato per il materiale edile è nuovamente aumentato, con una pressione al rialzo derivante dall’aumento di prezzo presso i fornitori e dalla carenza di beni edili. Superando la media del 2024, a dicembre il tasso di inflazione dei costi è stato complessivamente elevato.

Nell’ultimo mese dell’anno, le imprese edili in Italia sono rimaste fiduciose di un aumento dell’attività nei prossimi 12 mesi. L’atteso aumento dei nuovi ordini e l’acquisizione di nuovi appalti sono state le principali fonti di positività tra le aziende. Nonostante le condizioni siano generalmente migliorate in tutto il settore, il livello di ottimismo mensile è diminuito.

Commento

Analizzando i dati PMI, Jonas Feldhusen, Junior Economist presso Hamburg Commercial Bank, ha dichiarato: “La fine dell’anno ha portato nuove sorprese per il settore edile italiano. Il nostro HCOB PMI ha segnalato un cambiamento registrando a dicembre un ripristino della crescita. Questa è una buona notizia non solo per l’industria edile italiana ma anche per quella dell’eurozona, che nei mesi recenti ha mostrato continue contrazioni. Dopo la pandemia da Covid-19, il settore edile italiano ha mostrato una maggiore resilienza rispetto alla Germania e alla Francia. Inizialmente ha beneficiato del programma di agevolazioni offerte dal Superbonus 110, lanciato dal governo come misura stimolo dal Covid-19 e che è stato terminato a causa dell’enorme impatto causato sulle finanze pubbliche. Dall’estate del 2024, quasi in coincidenza con l’inizio del taglio sui tassi di interesse della BCE, si è registrato un andamento al rialzo dell’Indice HCOB PMI dell’Attività. Noi della HCOB Economics prevediamo nel 2025 ancora due tagli dei tassi di piccola portata da parte della BCE. A dicembre, nel settore edile italiano sono stati finalizzati diversi nuovi contratti per il nuovo anno, e per la prima volta dopo mesi di contrazione, i nuovi ordini hanno indicato una crescita. È inoltre positivo osservare che le aziende edili continuano ad assumere per soddisfare la domanda, anche se a dicembre sono stati utilizzati meno subappaltatori di novembre. Analizzando i vari sottosettori dell’industria edile italiana, si scorgono tendenze diverse. Ciascuno di essi, residenziale, non residenziale e ingegneria civile, ha registrato a dicembre un aumento dell’Indice dell’Attività, ma solo i primi due hanno indicato un’espansione, mentre l’ingegneria civile continua a contrarsi moderatamente. In merito alle previsioni sui prossimi 12 mesi, le imprese edili hanno mostrato una cauta fiducia, ma la percentuale di quelle ottimiste è solo lievemente maggiore rispetto a quelle che hanno espresso pessimismo. Eppure, l’Indice sulle Previsioni Future resta nettamente al di sotto della media storica.”

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