Gli Stati generali dell’Avvocatura Pubblica sono 2.0
[dropcap]Q[/dropcap]uando l’Avv. Tiziana Cignarelli, Segretario Generale di Flepar INAIL, mi ha contattato via Twitter per illustrarmi l’iniziativa degli “Stati Generali dell’Avvocatura Pubblica”, sono rimasto subito colpito dalla sua voglia di proporre qualcosa di inedito per il loro settore: aggiungere una componente di dibattito dinamico con lo scopo di vivacizzare “l’ambiente” che, notoriamente, di vivace ha ben poco.
L’idea era quella di coinvolgere pubblico e relatori in una discussione aperta, in grado di raggiungere, e permettere la partecipazione, anche a chi non potesse essere presente di persona.
Non il solito convegno
Niente interventi programmati e pubblico che cerca di sopravvivere ai discorsi dei relatori e arrivare sveglio alla fine.
Quale mezzo migliore se non Twitter? Una trasposizione del dibattito in tempo reale, a 140 caratteri alla volta, proiettata sul maxischermo in sostituzione delle solite slide soporifere.
Via anche il desk cattedratico, sostituito da due tavoli disposti in diagonale, ad abbracciare la sala, e non separarla dal pubblico, dove a confrontarsi l’un l’altro si sono alternati politici, accademici, giudici, e avvocati.
Tre poltrone al centro, per chi conduceva i lavori: il moderatore, Alessandro Galimberti de Il Sole 24 Ore Tiziana Cignanelli e Antonella Trentini, Presidente dell’UNAEP.
La scommessa del Segretario Generale Flepar Inail era quella di coinvolgere i quasi 200 avvocati, così come gli importanti relatori, in una forma di “dibattito 2.0” mai sperimentata prima, con il rischio che non venisse compresa, o si rivelasse addirittura un flop.
L’avvocatura pubblica alle prese con il web 2.0
Con il saluto del Ministro della Giustizia Orlando, minuziosamente scomposto e compresso in diversi tweet da 140 caratteri, la platea è passata da espressioni talvolta perplesse, talvolta stupite, ad un timido crescendo di retweet e menzioni.
Le danze sono state poi (inconsapevolmente) aperte dal Sottosegretario alla Giustizia, Cosimo Ferri, che esordendo con un: “Scusate il ritardo, ma ho seguito tutto su Twitter”, ha ufficialmente sciolto i dubbi degli ultimi scettici.
Durante i due giorni, temi particolarmente tecnici come ad esempio la riforma della giustizia, la lotta alla corruzione nell’ambiente della Pubblica Amministrazione o la Legge 190/2012, sono stati presentati e discussi da tecnici e politici in chiave 2.0, mantenendo intatto il valore contenutistico e coinvolgendo anche i non presenti.
Pubblico e relatori hanno partecipato con messaggi diretti, menzioni, retweet, e anche email, inviando proposte e ponendo argomenti di discussione: una comunicazione aperta e circolare basata sull’interazione tra soggetti che si sentivano partecipi e non semplici “orecchie da imboccare”.
Tra i nuovi follower, con gradita sorpresa, anche alcuni avvocati che inauguravano il loro nuovo account di Twitter.
Questa nuova forma di dibattito 2.0, proposta da Flepar Inail, segna una svolta nella comunicazione dell’avvocatura pubblica. Ottimo lavoro da parte di Weevo che ha organizzato e gestito il live tweeting.
Cosimo Ferri, Sottosegretario di Stato al Ministero della Giustizia
Gli stati generali dell’avvocatura pubblica, un’occasione di confronto a tutto campo agevolato dall’uso della rete e in particolare di Twitter per una partecipazione diretta e senza filtri, aperta a tutti.
Lo storytelling su Twitter ha permesso anche dall’esterno di seguire le parti salienti dell’incontro.
Sen. Vito Crimi, Movimento 5 Stelle
Questo evento ha segnato un coraggioso passo in avanti, per l’ecosistema dell’avvocatura, sul fronte della consapevolezza dell’utilizzo degli strumenti digitali oggi a disposizione; che addirittura, sia un’esponente del mondo associativo dell’avvocatura pubblica a compierlo, è ancora più significativo.
Non va dimenticato, inoltre, che in altri settori e con altri argomenti, i numeri relativi al coinvolgimento dell’utenza sarebbero stati ben diversi; i risultati si possono però considerare più che soddisfacenti: con 304 tweet inviati “in diretta” durante i due giorni dell’evento, 92 menzioni, 524 retweet e quasi 80.000 nuovi utenti raggiunti, gli Stati Generali dell’Avvocatura Pubblica segnano il punto e creano un precedente.
Un continuo e intenso feedback che ha consentito a tutti gli attori dell’evento una vera partecipazione attiva e condivisa, attenta e gratificata fino alla fine.
Avv. Tiziana Cignarelli, Segretario Generale di Flepar INAIL
Nel congratularmi per l’organizzazione puntuale del convegno, ritengo che l’utilizzo di Twitter per un riscontro sui quesiti e i commenti da sottoporre in tempo reale a chi partecipava in prima persona ai lavori, abbia rappresentato un valore aggiunto data l’amplissima diffusione dello strumento, che in questo genere di iniziative trova la sua più nobile ragion d’essere ed utilità.
Avv. M. G. Di Pentima Scuola Superiore dell’Avvocatura CNF
Stati generali dell’Avvocatura 2.0. Evento “faro” in un panorama grigio di informazione e comunicazione monodirezionale sui temi della lotta alla corruzione.
Massimo Di Rienzo, esperto di integrità e trasparenza per la pubblica amministrazione
Anch’io plaudo per l’uso di Twitter nei lavori di Milano Marittima. Il confronto con utenti e stakeholders ha attuato un metodo di partecipazione e di accessibilità diffusa.
Dott.ssa Agnese De Luca, Coordinamento HR al Ministero del Lavoro
Gabriele Carboni lavora con Philip Kotler, padre del marketing moderno, progettando il futuro del marketing. Kotler lo riconosce come guida nell’Impact Marketing. Carboni è noto come “Game-changer” nelle strategie di marketing digitale e influencer di spicco nel marketing in Italia. È coautore con Kotler di “Essentials of Modern Marketing” e del libro “Doers & Dreamers” con Seth Godin e altri esperti. Ha molti anni di esperienza in strategia di marketing digitale, è consulente, formatore e speaker a livello internazionale.