Gli imprenditori vogliono ripartire, ma il 79% non riesce ad aumentare le vendite
Si prevede una crescita del PIL italiano sia per il 2023 (+1,2%), sia per il 2024 (+1,1%). Ad affermarlo sono le previsioni realizzate dall’ISTAT. Dopo le difficoltà portate dalla pandemia e i disagi che ancora oggi viviamo a causa della guerra tra Ucraina e Russia, le imprese hanno voglia di ripartire e tornare a crescere, portando i bilanci in attivo.
Secondo uno studio condotto dall’Università Popolare degli studi di Milano che ha coinvolto 615 imprenditori di PMI con meno di 50 dipendenti, la priorità per il 2024 sarà vendere di più (69%). Una strategia preferita anche a quella di aumentare il costo dei prodotti venduti (27%).
Quasi la totalità degli intervistati (96%) dichiara di aver bisogno di un maggior flusso di cassa per far fronte agli aumenti delle bollette e delle materie prime, ma di essere consapevoli (81%) che aumentando il costo di quanto proposto si rischierebbe di perdere clienti. Il 79% dei partecipanti all’indagine, però, ammette di non riuscire ad aumentare le vendite perché non ha tempo di dedicarsi alle attività commerciali (25%), ma, soprattutto, perché all’interno dell’organico non ha qualcuno con una preparazione specifica nel ruolo (68%), quindi non riesce ad avere risultati. 3 imprenditori su 4, al momento, non hanno la forza per assumere nuovo personale, per questo il 55% ha scelto di rivolgersi a risorse esterne, una decisione che nel 98% dei casi ha portato a risultati.
“Una figura altamente formata nel camp della vendita, con attenzione non solo agli aspetti commerciali, ma anche all’ascolto e agli elementi di comunicazione non verbale, può garantire fino al 350% di vendite in più rispetto a chi non ha avuto una formazione specifica. – Commenta Andrea Polo, CEO & Founder di Milano EXE, società specializzata nel recruiting e selezione di venditori di valore – Saper vendere bene un prodotto è sempre importante per un’azienda che vuole sopravvivere, ma in un contesto come quello odierno, tra crisi economica, globalizzazione e mutamenti socioeconomici, diventa indispensabile. Anche per questo nell’ultimo semestre abbiamo registrato un aumento del 43% di aziende che si sono rivolte a noi”.
Si tratta di un dato significativo, che ci fa ben sperare verso una ripresa dell’economia e del mondo del lavoro. Significa che molti imprenditori vogliono crescere, e se crescono, oltre a generare ricchezza, creano nuovi posti di lavoro. Anche l’ISTAT parla di un timido aumento degli occupati dello 0,5% per il trimestre maggio-luglio 2023 rispetto a quello precedente (febbraio-aprile 2023).
“Spesso, però, questo desiderio di far crescere il proprio business si scontra con uno scarso flusso di cassa, che impedisce investimenti sia in ambito produzione, sia per le risorse umane. Per questo, noi come MilanoEXE abbiamo trovato una formula in cui vincono tutti, consentendo alle aziende di avere forza lavoro, senza investire denaro prima che questi inizino a portare risultati. – Prosegue Polo – Dall’altro lato, questi venditori di talento hanno la possibilità di farsi notare, di entrare nel mondo del lavoro o ampliare la propria rete, e venire in contatto con realtà di grande interesse”.
Milano EXE seleziona venditori di talento formati, mettendoli a disposizione delle aziende che pagheranno poi questo servizio esclusivamente con una commissione sul fatturato generato dal nuovo venditore. Specializzata nel recruiting di venditori commerciali, assicurativi e bancari, Milano EXE incentra il suo lavoro sull’ascolto attivo delle esigenze del cliente e sulla conoscenza diretta dei candidati. L’azienda vanta un database esclusivo e proprietario che viene integrato quotidianamente con i profili dei migliori venditori sul mercato.
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