Gli acquisti digitali raddoppieranno per effetto della pandemia: ecco come cambia la corsa ai regali di Natale
La pandemia ha costretto molte aziende ad adattare i propri modelli di business per far fronte alla particolare situazione e a operare a livelli di intensità mai visti prima, se non durante periodi di promozione specifici come il Black Friday.
L’impronta digitale sta crescendo ancora di più a causa delle sfide che il Covid-19 ha imposto ai consumatori. Prima della pandemia, il commercio online rappresentava solo il 15% degli acquisti totali, mentre le transazioni di persona l’85%. Ora siamo di fronte a un trend completamente nuovo: i consumatori si sentono più a proprio agio non solo nella navigazione, ma anche nell’acquisto online, e marchi e rivenditori hanno dovuto adattare le loro strategie di trasformazione digitale pluriennali in poche settimane. Secondo i dati raccolti, le vendite sui canali digitali raggiungeranno massimi storici e porteranno le aziende ad avere una capacità di spedizione limitata, anche considerato che i rivenditori stessi sono attualmente alle prese con gli effetti scatenati dall’emergenza sanitaria vissuta in questi mesi.
Queste sono le cinque principali evidenze emerse dall’analisi dei dati raccolte nello Shopping Index, lo strumento che consente di analizzare e visualizzare l’andamento delle transazioni online di più di un miliardo di consumatori nel mondo.
- Nuovo record. Durante le prossime festività natalizie gli acquisti online raddoppieranno fino a raggiungere il 30% delle vendite al dettaglio globali.
- Acquisti anticipati. Con soli 50 giorni tra il Prime Day di Amazon e la Cyber Week, i consumatori hanno potuto iniziare a fare gli acquisti per Natale già da metà ottobre. Pertanto, si prevede che l’Amazon Prime Day di ottobre abbia sottratto fino al 10% delle entrate digitali della Cyber Week.
- Attenzione alla logistica. I pacchi spediti dai corrieri tradizionali supereranno la capacità di consegna del 5% tra la settimana prima della Cyber Week e il giorno di Santo Stefano. Si tratta potenzialmente di 700 milioni di regali che rischiano di non arrivare a destinazione in tempo per le festività. Con extracosti per i brand che potrebbero toccare i 60 miliardi di dollari.
- I negozi rimangono importanti. Si stima che ci sarà un boom del Click and Collect, ossia l processo per il quale si fa l’ordine online e si ritira la merce in negozio. I siti che offrono questo servizio vedranno un aumento del 90% delle vendite digitali rispetto alle festività natalizie precedenti. Con l’opportunità’ di fare ulteriori vendite in presenza.
- Il mix multimediale continuerà a spostarsi drasticamente verso la personalizzazione e la localizzazione: Salesforce prevede che il 10% degli ordini da dispositivi mobili avverrà attraverso i canali social (con giorni di punta che raggiungeranno tra il 12% e il 15% degli ordini da dispositivi mobili).
“Il commercio digitale non compenserà completamente il previsto rallentamento degli acquisti in negozio, ma sarà fondamentale per aiutare i rivenditori a colmare il calo durante le prossime festività natalizie” ha affermato Gianluca De Cristofaro, Regional Vice President Salesforce Commerce Cloud. “Le aziende che avranno successo durante le prossime festività useranno tutto ciò a loro disposizione per rendere lo shopping facile e sicuro, inclusi la possibilità di offrire acquisti digitali, creatività nell’evadere gli ordini e un servizio clienti reattivo ed efficiente”.
*Metodologia
Lo Shopping Index si basa su analisi di dati che emergono dalla piattaforma Commerce Cloud che rivela l’attività online di oltre un miliardo di acquirenti in più di 41 paesi con un focus sui 10 mercati: Stati Uniti, Canada, Regno Unito, Germania, Francia, Spagna, Giappone, Paesi Bassi, Australia / Nuova Zelanda e Paesi scandinavi.