“Giocare d’anticipo” – Le aziende italiane e il vantaggio di una resilienza costruita nel tempo
Se negli ultimi due decenni i processi di globalizzazione e digitalizzazione, l’affermarsi di modelli organizzativi diversi e di nuovi rapporti di forza interni alle filiere, insieme all’ineludibile imperativo della sostenibilità, hanno fatto della capacità di trasformarsi una necessità permanente per le imprese, gli eventi più recenti hanno messo le aziende di fronte a sfide senza precedenti.
Con la pandemia, oltre al violento impatto sull’operatività inflitto dai lockdown, sono emerse nuove priorità: da quella di proteggere le persone e sperimentare modalità di lavoro più agili, a quella di soddisfare una diversa tipologia di consumi dettata dall’esplosione dei canali digitali. Quando poi gli effetti più drastici del virus iniziavano a riassorbirsi, la crisi geopolitica ha acutizzato problemi che la fase post-pandemica aveva fatto presagire: la ripresa ha messo in luce la fragilità del sistema produttivo e una frantumazione dei mercati che ha fatto esplodere i costi di logistica e materiali.
Su questo quadro è andata a incidere la crisi energetica, effetto diretto delle tensioni internazionali ma anche, indirettamente, della transizione a fonti rinnovabili in atto da tempo. Questo complesso sistema di forze in evoluzione ha imposto alle imprese di ripensare l’utilizzo delle leve di gestione tradizionali, di accelerare il percorso di innovazione ma, soprattutto di adottare un nuovo mindset improntato al cambiamento.
L’analisi delle performance aziendali condotta da Boston Consulting Group, Società di consulenza strategica, nel volume firmato da Marco Moretti, Managing Director & Partner, Davide Arpili, Managing Director & Partner, e Federico Severi, Director, evidenzia come a garantire resilienza e maggior velocità di recupero sia stata, anche nei frangenti più difficili, la capacità di «giocare d’anticipo», precorrendo gli eventi ma soprattutto preparando l’intera organizzazione ad affrontare un’eventuale crisi.
Le interviste ai leader aziendali che completano il volume ci consegnano una lezione che conferma questa tesi: è solo rafforzando nel tempo e per tempo la propria resilienza che sarà possibile uscire più velocemente dalla prossima crisi, trasformandola anzi in un’opportunità.