La Legge di Bilancio 2025 introduce importanti novità per le aziende italiane, con modifiche significative relative alla gestione delle spese di trasferta, che necessitano di una nuova modalità di rendicontazione e dei fringe benefit. Questi ultimi, strumenti fondamentali per la gestione del personale e il welfare aziendale, vengono rafforzati con un incremento a 2000 euro per i lavoratori con figli e a 1000 euro per chi non ne ha e resi più flessibili, offrendo nuove opportunità per imprenditori e lavoratori.
“Adottare le modifiche introdotte dalla Legge di Bilancio 2025 non solo permette di rimanere in linea con le normative, ma rappresenta anche un’opportunità unica per migliorare la relazione con i dipendenti e ottimizzare le risorse aziendali” spiega Michaela Varone Responsabile Tecnico linea Labor Partner d’Impresa, network professionale di fiscalisti, legali e consulenti del lavoro.
Fringe benefit: novità per famiglie e per i parchi auto aziendali
I fringe benefit rappresentano beni, servizi o agevolazioni che le aziende offrono ai dipendenti oltre al normale stipendio. Rientrano in questa categoria una serie di vantaggi non monetari che, entro certi limiti, possono essere esenti da tassazione sia per il dipendente sia per l’azienda. Tra questi vi sono i rimborsi delle utenze domestiche, i buoni pasto, i buoni carburante o per la spesa; la fornitura di auto aziendali a uso promiscuo, i contributi per l’istruzione dei figli a carico (come il pagamento di rette scolastiche, libri o altro materiale didattico) e, infine, le assicurazioni sanitarie per il dipendente e i suoi famigliari. Rispetto al welfare aziendale classico, i fringe benefit possono essere corrisposti anche al singolo lavoratore, individuandone specifiche necessità personali. Questo li rende flessibili e personalizzabile per il dipendente e al contempo si rileva fiscalmente vantaggioso per l’azienda
Le novità prevedono un’agevolazione mirata per le famiglie, grazie a un innalzamento delle soglie di esenzione fiscale dei fringe benefit per il triennio 2025-2027 da 258 euro a 1000 euro per tutti i dipendenti e da 258 a 2000 euro per i dipendenti con figli a carico. Le spese sostenute entro questi importi pertanto non saranno tassati in busta paga come reddito da lavoro. Anche i fringe benefit connessi all’uso promiscuo di veicoli aziendali subiscono delle modifiche, al fine di agevolare la transizione verso la mobilità sostenibile all’interno delle aziende italiane. Il calcolo della tassazione su questa tipologia di benefit dipenderà infatti dal tipo di veicolo acquistato dall’azienda e sarà del 50% del valore ACI per le auto a combustione tradizionale, del 20% per le ibride plug-in e del solo 10% per le elettriche. Resta sempre valida la possibilità, anche per il triennio 2025-2027, di attivare per tutti i dipendenti, a prescindere che questi siano genitori o meno, i fringe benefit per il rimborso delle utenze domestiche, delle spese di affitto o degli interessi sul mutuo della prima casa, sempre all’interno delle soglie previste.
Le trasferte
Le trasferte lavorative riguardano gli spostamenti che i dipendenti effettuano per motivi professionali al di fuori della sede abituale di lavoro. Questi spostamenti comportano costi che l’azienda può rimborsare, beneficiando di specifiche agevolazioni fiscali.
Le indennità giornaliere di trasferta rimangono esenti da tassazione entro i seguenti limiti: 46,48 euro al giorno per trasferte in Italia e 77,47 euro al giorno per trasferte all’estero. Dal 2025, però, tutte le spese sostenute durante la trasferta i cosiddetti rimborsi spesa, quindi vitto, alloggio o trasporti, devono essere pagate con strumenti tracciabili (ad esempio, carte aziendali o bonifici). “I pagamenti in contanti non saranno più deducibili. – spiega Varone – Se un dipendente pranza durante una trasferta e paga in contanti, non sarà più possibile dedurre la spesa né detrarre l’IVA. Sarà quindi fondamentale fornire ai dipendenti carte aziendali o informarli che potranno essere rimborsate solo spese documentate con pagamenti elettronici”.
Rivedere e potenziare il welfare aziendale tra le strategie del 2025
Con l’aumento delle soglie di esenzione per i fringe benefit, è possibile offrire ai dipendenti un pacchetto welfare più interessante. Questo non solo aiuterà a migliorare il benessere dei lavoratori, ma può anche aumentare la soddisfazione e la motivazione all’interno dell’azienda.
- Aumento dei benefit per le famiglie: se si hanno dipendenti con figli, approfittare del raddoppio della soglia di esenzione (2.000 euro) è una strategia per offrire vantaggi più generosi, come il rimborso delle spese scolastiche.
- Inserire il rimborso delle utenze domestiche: è un benefit apprezzato, soprattutto in tempi di inflazione. È possibile coprire una parte delle spese di luce, gas o internet contribuendo così a migliorare il benessere economico di chi lavora in azienda senza alcun impatto fiscale negativo per loro.
- Inserire buoni spesa o carburante: sono strumenti semplici, utilizzabili da tutti i lavoratori , apprezzati per la loro immediata utilità.
- Promuovere la mobilità sostenibile: i benefici fiscali introdotti con i fringe benefit per i veicoli ibridi ed elettrici a uso promiscuo per i dipendenti sono un’opportunità per abbracciare politiche aziendali più sostenibili. Oltre a ridurre il carico fiscale per l’azienda, si contribuisce a migliorare l’immagine di impresa orientata ai valori di responsabilità sociale, sempre più determinanti per essere attrattivi sul mercato.
La nuova gestione economica delle trasferte è un’opportunità
Le normative introdotte sulle trasferte richiedono l’uso di strumenti tracciabili per la gestione delle spese. Questo cambiamento rappresenta un’opportunità per semplificare la contabilità aziendale e garantire maggiore trasparenza nelle operazioni.
- Introdurre carte aziendali per i dipendenti in trasferta: fornire ai dipendenti carte aziendali per poter garantire la deducibilità fiscale delle spese consentirà anche di tracciare facilmente tutte le uscite di denaro, agevolando il lavoro di contabilità.
- Impostare una politica di rimborso chiara: la normativa diventa occasione per portare ordine in azienda, consentendo di definire una politica aziendale precisa che stabilisca quali spese possono essere rimborsate (vitto, alloggio, trasporto, ecc.) e i limiti da non superare, in modo da evitare problematiche fiscali e tenere informati i dipendenti.
SPECCHIETTO INFORMATIVO
Esempio pratico FRINGE BENEFIT:
Un dipendente con figli riceve nel corso dell’anno:
- 1.500 euro in buoni spesa.
- 300 euro di rimborso per le bollette di luce e gas.
Totale: 1.800 euro, completamente esente da tassazione.
Un dipendente senza figli, invece, potrà beneficiare al massimo di 1.000 euro esenti. Qualsiasi importo superiore sarà tassato come reddito da lavoro.
Esempio pratico VEICOLI AZIENDALI
Se a un dipendente viene assegnata un’auto elettrica con un valore convenzionale di 5.000 euro secondo le tabelle ACI, il fringe benefit tassabile sarà calcolato sul 10%, ossia soli 500 euro. Se invece l’auto è a combustione tradizionale, il fringe benefit salirà al 50%, ossia 2.500 euro.
Esempio pratico TRASFERTE
Un dipendente in trasferta a Roma sostiene 60 euro per un pranzo:
- Pagamento con carta aziendale: la spesa è deducibile e rientra nella soglia di esenzione fiscale.
- Pagamento in contanti: la spesa non sarà deducibile per l’azienda, e l’IVA non potrà essere detratta.