Formazione e crescita professionale sono una priorità per 2 italiani su 3: ecco come gestirle grazie ai People Analytics
Negli ultimi due anni, la pandemia e la trasformazione digitale sempre più pervasiva hanno reso il mercato del lavoro ipercompetitivo e in continua evoluzione. Uno dei principali problemi che le aziende sono chiamate a dover affrontare è il divario di conoscenze e di abilità interne ed esterne alla propria realtà. Le competenze professionali dei lavoratori, infatti, diventano rapidamente obsolete oppure richiedono di essere formate ex novo e per questo motivo la formazione aziendale sta acquisendo un ruolo strategico sempre più determinante.
A confermare l’importanza che la formazione sta assumendo nel contesto lavorativo sono i dati della Randstad Employer Brand Research 2022. Dalla ricerca, infatti, è emerso che la formazione e la crescita professionale sono considerati come uno dei benefit più importanti per due italiani su tre, vale a dire il 65% dei lavoratori. Percentuale che cresce al 75% se si considerano solo coloro che hanno meno di 35 anni e un livello di istruzione elevato. Dai risultati della survey, si può comprendere come la formazione del personale incida non solo sulla competitività dell’impresa ma anche sul livello di fidelizzazione all’azienda e sulla retention dei dipendenti. L’80% degli intervistati, infatti, ritiene molto importante che il datore di lavoro offra la possibilità di riqualificazione e/o miglioramento delle proprie competenze e il 72% dei dipendenti afferma che molto probabilmente rimarrebbe in azienda se gli venissero offerte opportunità di crescita professionale attraverso l’upskilling e il reskilling.
Come fare quindi a creare percorsi mirati e personalizzati di crescita professionale per il personale? Prova a rispondere a questa domanda HRCOFFEE (https://www.hrcoffee.it), la HR-Tech Company specializzata nello sviluppo di software per il People Management e People Analytics, che ha sviluppato un nuovo modello di gestione del personale che consente di analizzare il divario delle competenze, di mappare le abilità del singolo, di sviluppare processi di autovalutazione e di creare percorsi di crescita professionale personalizzati.
L’intelligenza artificiale e nello specifico i People Analytics possono sicuramente essere un valido alleato di manager e delle risorse umane in quanto permettono di gestire ed elaborare i flussi di dati di proprietà dell’azienda, derivanti dall’interazione tra i lavoratori e gli stakeholder, di comprendere lo status e il funzionamento dei processi aziendali e di creare modelli predittivi utili per le decisioni strategiche di business.
Ad esempio, consentono di avere una panoramica del grado di formazione del proprio personale, di tracciare e portare a fattor comune le competenze, le conoscenze, i punti di forza e di debolezza dei dipendenti e di comprendere, di conseguenza i bisogni formativi attuali e futuri. Grazie all’intelligenza artificiale è possibile sviluppare percorsi di formazione costruiti sulle reali esigenze dei lavoratori e creare indicazioni per la crescita personale e professionale dei dipendenti all’interno dei career path o dei piani di individual career plan.
“Avere accesso ad una visione macro e micro del grado di competenze e conoscenze all’interno dell’organizzazione e ottenere informazioni aggiornate sui percorsi formativi risulta strategico per manager e personale HR, perché permette di comprendere meglio i processi e le dinamiche interne ed esterne all’azienda. Le analisi che derivano dall’utilizzo dei People Analytics consentono di individuare e tracciare in competence map i possibili gap di abilità necessarie, di sviluppare e analizzare le expertise delle competenze hard dei propri dipendenti e di creare, di conseguenza, nuovi percorsi formativi su misura e personalizzati – ha commentato Davide De Palma, CTO e Co-Founder di HRCOFFEE – Per un’azienda, investire nella formazione e nella crescita professionale dei propri dipendenti è importantissimo perché consente non solo di mantenere l’organizzazione competitiva sul mercato ma costituisce anche un potentissimo strumento di attrazione, motivazione e retention dei talenti”.