Finanza e trasformazione digitale: la survey Workday svela che in Italia il 53% delle aziende prende decisioni sull’istinto e non sui dati
Più istinto e meno razionalità. È questa la principale indicazione che emerge dalla ricerca Workday, società leader nelle applicazioni cloud aziendali per la finanza e le risorse umane, dal titolo “The CFO-CIO Partnership”, condotta in collaborazione con FT Longitude. Lo studio, realizzato intervistando 1.060 dirigenti senior della finanza e dell’Information Technology (di cui il 45% della regione EMEA, il 32% dall’Asia Pacifico e Giappone, il 23% dal Nord America), ha esaminato lo stato della trasformazione della finanza digitale nel mondo e in Italia: la survey illustra il ruolo dei dipartimenti finanziari e informatici e mostra come l’allineamento CFO-CIO sia fondamentale per il successo. L’indagine, inoltre, ha preso in esame in che modo tale trasformazione digitale stia condizionando le funzioni finanziarie e IT e dove i CFO e i CIO debbano concentrare i propri sforzi, come dipendenti lavorativi e partner, per avere successo.
Sono diversi gli aspetti dell’organizzazione aziendale indagati dalla ricerca: in Italia il 53% dei responsabili finanziari afferma di continuare a prendere decisioni istintive in ambito finanziario, pur disponendo dei dati necessari, perché tali informazioni sono isolate, non sono nel formato giusto o non risultano prontamente disponibili. Questa percentuale è di un punto al di sopra della media della regione EMEA (52%), dove la Francia guida questa classifica con il 67% mentre Spagna e Germania sono poco al di sopra della media (rispettivamente 55% e 54%), mentre UK & Irlanda e i Paesi Nordici chiudono la classifica con il 42%. Le lacune nell’allineamento tra finanza e informatica minacciano la trasformazione digitale della finanza nelle organizzazioni italiane anche se nel Belpaese i CIO vengono ascoltati maggiormente durante le riunioni dei dipartimenti finance: solo il 20% dei leader aziendali italiani, infatti, ammette che i propri CIO non hanno poteri nel corso delle riunioni finanziarie critiche anche quando la tecnologia è essenziale per risolvere una sfida. Questa percentuale è più bassa se comparata con il 51% della Spagna, il 42% del Benelux e il 38% dei paesi nordici.
La digitalizzazione della funzione finanziaria è fondamentale per il business aziendale ma solo il 4% delle organizzazioni dell’area EMEA ha una solida una strategia di trasformazione digitale della finanza e ha implementato diverse iniziative di trasformazione digitale negli ultimi due anni. Per abbracciare appieno la trasformazione digitale della finanza, le organizzazioni devono dotare i propri talenti di strumenti e formazione per migliorare la collaborazione e favorire l’innovazione tecnologica sul lungo periodo. In Italia, alla domanda su quali siano i principali ostacoli a questo obiettivo, i CFO indicano la mancanza di competenze finanziarie all’interno dell’IT, mentre i CIO fanno menzione della mancanza di competenze tecnologiche e di dati all’interno della finanza. In questo senso è chiaro che l’allineamento CFO-CIO debba rappresentare una priorità di livello assoluto anche se i dipartimenti parlano linguaggi differenti. La capacità dei team finanziari di comprendere tecnologia e analisi dei dati unita alla capacità dei team informatici di essere istruiti dal punto di vista finanziario in futuro saranno fondamentali per creare un linguaggio condiviso tra finanza e informatica. In questo contesto anche l’HR avrà un ruolo di primo piano visto che il talento sarà fondamentale per il successo dell’organizzazione e i dirigenti italiani classificano le competenze più importanti per supportare la trasformazione digitale della finanza nei prossimi tre anni mettendo al primo posto la capacità di analizzare i dati (36%), al secondo l’agilità (33%) e al terzo la regolamentazione e compliance (31%). La ricerca, inoltre, nota una correlazione positiva tra il livello di allineamento finanza-IT e la maturità della trasformazione finanziaria di un’organizzazione. Le organizzazioni di area EMEA, però, non stanno sfruttando al meglio questa opportunità visto che nell’89% delle aziende i dipartimenti finanziari e informatici non sono sempre allineati né collaborano regolarmente.
“In un mondo in costante cambiamento è più importante che mai che CFO e CIO si allineino sinergicamente per guidare la trasformazione digitale – ha affermato Frederic Portal, product marketing director EMEA financials di Workday – Creare una funzione di finanza digitale che vada a migliorare il processo decisionale per la pianificazione e il reporting, tenendo in considerazione anche i requisiti più ampi in materia di ESG, fornirà i dati e le informazioni necessarie alle organizzazioni per stare al passo con l’ambiente aziendale odierno”.
Per sfruttare l’opportunità fornita dalla finanza digitale, i leader finanziari e informatici devono collaborare attorno a tre principali aree di trasformazione: sfruttare i dati finanziari e non finanziari per migliorare le decisioni, utilizzare la tecnologia finanziaria per fornire un migliore allineamento organizzativo, fornire a dipendenti e team gli strumenti e le competenze per poter collaborare e innovare. In questo senso CFO e CIO sono concordi nel sostenere la crescente importanza dell’ambito ESG per la funzione finanziaria e, più in generale, per l’intera organizzazione. Da questo punto di vista, però, in Italia c’è ancora molto da fare visto che solo 29% dei responsabili finanziari si affida sempre di più a dati non finanziari per prendere decisioni in ambito finanziario: si tratta di una delle percentuali più bassa dell’area EMEA (solo il Benelux con il 24% fa peggio) contro il 65% della Germania, il 48% della Francia, il 48% della Spagna e il 42% di UK & Irlanda. Le organizzazioni devono integrare le competenze ESG nel consiglio di amministrazione, stabilendo una strategia di sostenibilità e una tecnologia per misurare e segnalare i rischi, le opportunità e le prestazioni ESG. Per le organizzazioni odierne, la capacità di gestire sia la volatilità del mercato, sia le sfide della supply chain, sia le perturbazioni globali risulta fondamentale per il business. Per cogliere questa opportunità, i responsabili finanziari e informatici italiani devono ripensare le strutture e i processi organizzativi e dotare i team di informazioni, strumenti e competenze per generare nuovo valore.