EY e i Giovani Imprenditori di Confindustria Lombardia offrono uno strumento di autovalutazione e miglioramento a supporto delle imprese per affrontare il mondo post Covid-19
EY, il network mondiale di 6.000 esperti in Italia e 300.000 consulenti nel mondo, sta promuovendo insieme ai Giovani Imprenditori di Confindustria Lombardia uno strumento gratuito a supporto delle imprese del territorio per monitorare, in questo momento di crisi da Covid-19, la «business continuity» nei suoi molteplici aspetti operativi e finanziari, e per favorire il ripristino in tutte le aree critiche aziendali, per la successiva fase di ripresa.
“Le imprese oggi hanno la necessità di ripartire e garantire la continuità delle relazioni con i clienti, dei rapporti con i fornitori, del lavoro dei dipendenti e tornare velocemente ad operare sui mercati più forti di prima. Per farlo gli imprenditori devono riflettere sulle azioni necessarie anche grazie ad una autodiagnosi e non avere paura di mettere in discussione prodotti, processi e modelli di business” spiega Paolo Zocchi, Partner e MED Growth Markets Leader di EY.
“I Giovani Imprenditori di Confindustria Lombardia hanno aderito all’iniziativa di EY perché in questa fase così complicata è dovere delle associazioni di rappresentanza fornire tutti gli strumenti utili ad analizzare il contesto e gli scenari al fine di supportare concretamente le imprese affinché, anche da questa crisi, le aziende lombarde ne possano uscire rafforzate e ancor più competitive. La mappatura delle criticità che la crisi Covid-19 ha fatto emergere, sia a livello di singola azienda che di filiera, sarà prezioso anche in ottica di interventi istituzionali mirati per lo sviluppo di azioni a supporto della ripartenza” ha spiegato Matteo Dell’Acqua, Presidente dei Giovani Imprenditori di Confindustria Lombardia e CEO di ADFlex SpA.
Ivan Losio Partner di EY aggiunge, “vediamo che le nostre aziende stanno intervenendo con piani di emergenza spesso concentrati solo su specifiche aree senza considerare gli impatti globali a livello aziendale. Per questo abbiamo pensato ad uno strumento digitale di self-assessment che possa aiutare l’azienda a riflettere sull’opportunità di adottare piani organici sistematicamente aggiornati, di ausilio sia nella gestione immediata sia del prossimo futuro, che si presenta fortemente incerto e complesso”.
Lo strumento, strutturato su un file excel “per consentire in azienda il contributo di tutti i manager che presidiano le funzioni più critiche” spiega ancora Losio di EY, si compone di 100 domande che indagano le principali aree aziendali (strategia e approccio al mercato, supply chain, operations, people e organizzazione, salute e sicurezza, IT, cash e liquidità e investimenti) e restituisce uno scoring che misura quali sono le aree presidiate e quelle di miglioramento rispetto ai benchmark di mercato.
Il progetto si arricchisce anche con la possibilità di commentare gli scoring dell’azienda con un colloquio personalizzato con gli esperti di EY che aiuteranno l’azienda nell’interpretazione puntuale delle aree di forza e di miglioramento.