Negli ultimi anni, eventi globali come la pandemia, l’instabilità politica e le rivoluzioni tecnologiche hanno trasformato profondamente il mondo del lavoro.
Sono cambiate anche le aspettative verso chi è a capo di aziende e di organizzazioni, ridefinendo il concetto di Executive Presence, ossia la capacità di ispirare fiducia e guidare efficacemente il proprio team di lavoro.
In una ricerca condotta da Harvard Business School, l’economista Sylvia Ann Hewlett evidenzia come i tre pilastri tradizionali della Executive Presence – autorevolezza (gravitas), comunicazione e aspetto – negli ultimi dieci anni siano stati rivoluzionati.
Ecco come.
1. Gravitas: l’autorevolezza passa dall’integrazione di idee e persone
In passato, associata alla sicurezza di sè e alla capacità decisionale, oggi, l’inclusione e il rispetto per gli altri sono al centro dell’autorevolezza.
Secondo la ricerca, il 68% delle persone valuta i leader sulla base della loro capacità di essere inclusivi, rispetto al 77% che un tempo apprezzava soprattutto la sicurezza personale.
Oggi, chi coinvolge il team nelle decisioni non solo ottiene soluzioni migliori, ma aumenta anche la motivazione e la coesione del gruppo. L’autorevolezza non è più autoritaria, ma collaborativa e orientata alla valorizzazione delle idee.
2. Comunicazione: dal saper parlare all’ascoltare
Se in passato i leader si distinguevano per l’eloquenza (62%) e la capacità di dominare la scena (53%), oggi si apprezzano l’abilità di ascoltare attivamente (23%) e l’autenticità (34%).
Durante una riunione, un CEO efficace non si limita a presentare i dati aziendali, ma chiede feedback al team e ascolta le loro idee. Questo approccio crea fiducia, e porta a decisioni più ancorate alla realtà.
3. Aspetto: coerenza e autenticità
In passato, l’immagine di leadership era legata all’abbigliamento formale e alla presenza scenica. Oggi è fondamentale che l’aspetto rifletta coerenza e autenticità, sia di persona che online.
Una manager che alterna un abbigliamento formale per eventi pubblici a uno più informale durante le riunioni interne dimostra flessibilità e vicinanza al team, senza perdere credibilità. Ovviamente, informale non vuol dire sciatto.
Cosa significa per le PMI
Le PMI possono trarre grandi benefici da leader che non “comandano dall’alto”, ma dimostrano capacità di ascoltare e integrare differenti persone e opinioni.
Un’impresa metalmeccanica che sa realizzare una effettiva collaborazione tra tecnici esperti e giovani assunti crea un ambiente collaborativo, che favorisce la crescita professionale individuale e collettiva, dove lavorare diventa fonte di soddisfazione, non solo di sacrificio.
In sintesi,
7 scintille per uno stile di leadership più diretto e coinvolgente:
- La fiducia è la base
Un leader autentico costruisce fiducia, mantenendo le sue promesse e creando un ambiente dove le parole e le azioni coincidono.
- La flessibilità è una forza, non una debolezza
Mostrare di non essere un supereroe, di saper cambiare idea a fronte di buone proposte dei collaboratori rende un leader più umano e avvicinabile, e porta il team a migliorare insieme.
- L’empatia come leva strategica
Comprendere le emozioni e i bisogni degli altri consente di motivare e creare relazioni solide.
- Il coraggio di scegliere quello che è giusto, non quello che è facile
Un vero leader prende decisioni che riflettono valori e integrità, anche quando sono impopolari o difficili.
- La leadership è un percorso, non un titolo
Non si è leader per una posizione occupata, ma per la capacità di ispirare, imparare e crescere costantemente.
- L’impatto del leader si misura dal successo del suo team
Il valore di un leader si riflette nella crescita, nella soddisfazione e nell’autonomia delle persone che guida.
- La visione ispira, ma l’azione trasforma
Un leader efficace non si limita a sognare in grande.
Traccia il percorso e guida il team con decisione verso obiettivi ambiziosi e raggiungibili.
In un mondo che corre veloce, la leadership oggi è fatta di flessibilità, coraggio e la capacità di creare connessioni autentiche con gli altri, le uniche che lasciano il segno.
La frase su cui riflettere
“Il compito del leader è portare le persone da dove sono a dove non sono mai state”, Henry Kissinger.