Dopo la battuta di arresto di settembre, a ottobre l’export torna crescere
A ottobre 2023 l’Istat stima una crescita congiunturale per entrambi i flussi commerciali con l’estero, più intensa per le esportazioni (+3,8%) che per le importazioni (+2,8%). L’aumento su base mensile dell’export è più ampio per i mercati extra-Ue (+6,5%) rispetto all’area Ue (+1,4%).
Nel trimestre agosto-ottobre 2023, rispetto al precedente, l’export cresce del 2,4%, l’import dello 0,5%.
A ottobre 2023, l’export cresce su base annua del 3,0% in termini monetari (era -6,4% a settembre) mentre registra una lieve riduzione in volume (-0,4%). La crescita dell’export in valore è sintesi di un aumento del 9,4% per i mercati extra-Ue e di una contrazione del 2,6% per l’area Ue. L’import segna una flessione tendenziale del 9,2% in valore, molto ampia per l’area extra Ue (-18,6%), modesta per quella Ue (-0,3%); in volume, cresce del 2,6%.
Tra i settori che contribuiscono maggiormente all’aumento tendenziale dell’export si segnalano: macchinari e apparecchi non classificati altrove (n.c.a.) (+11,9%), autoveicoli (+34,5%), mezzi di trasporto, autoveicoli esclusi (+26,8%) e prodotti alimentari, bevande e tabacco (+9,1%). Flettono su base annua le esportazioni di metalli di base e prodotti in metallo, esclusi macchine e impianti (-9,1%), sostanze e prodotti chimici (-7,7%), computer, apparecchi elettronici e ottici (-6,7%) e carta e prodotti di carta, prodotti della stampa e della riproduzione di supporti registrati (-13,6%).
Su base annua, i paesi che forniscono i maggiori contributi alla crescita dell’export nazionale sono: paesi OPEC (+42,0%), Stati Uniti (+10,2%), Regno Unito (+10,9%) e Giappone (+25,3%). Per contro, si riducono le esportazioni verso Germania (-5,6%), Austria (-16,4%) e Belgio (-6,6%).
Nei primi dieci mesi del 2023, l’export registra una crescita tendenziale dell’1,2%, cui contribuiscono in particolare le maggiori vendite di macchinari e apparecchi n.c.a. (+10,6%), autoveicoli (+24,7%), prodotti alimentari, bevande e tabacco (+6,8%), mezzi di trasporto, autoveicoli esclusi (+9,4%) e articoli farmaceutici, chimico-medicali e botanici (+5,1%).
La stima del saldo commerciale a ottobre 2023 è pari a +4.699 milioni di euro (era -2.192 milioni a ottobre 2022). Il deficit energetico (-5.120 milioni) è in forte riduzione rispetto all’anno precedente (-8.651 milioni), mentre l’avanzo nell’interscambio di prodotti non energetici aumenta da 6.459 milioni di ottobre 2022 a 9.819 milioni di ottobre 2023.
Nel mese di ottobre 2023 i prezzi all’importazione aumentano dell’1,1% su base mensile e diminuiscono del 10,2% su base annua (da -12,1% di settembre).
Il commento
Dopo la battuta di arresto di settembre, a ottobre l’export torna crescere su base mensile – in misura più intensa per l’area extra-Ue – trainato dalle maggiori vendite di beni di consumo non durevoli e beni strumentali. Anche l’import torna a crescere in termini congiunturali.
Su base annua, la crescita in valore dell’export riguarda i mercati extra-Ue e coinvolge soprattutto i settori dei macchinari, autoveicoli e altri mezzi di trasporto; l’export verso l’area Ue, invece, segna ancora una contrazione, per oltre la metà dovuta alle minori vendite verso Germania, Austria e Belgio. L’import mostra una decisa attenuazione della flessione tendenziale.
Nei primi dieci mesi del 2023, il saldo commerciale è positivo per 24,9 miliardi (era -36,2 miliardi nello stesso periodo del 2022).
I prezzi all’import crescono su base congiunturale per il secondo mese consecutivo e la loro flessione tendenziale si ridimensiona ulteriormente, per effetto soprattutto dei rialzi dei prezzi dei prodotti energetici.
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