Dl semplificazioni: le proposte del sistema camerale al Parlamento
Un piano per rendere più facile e snello il rapporto fra imprese e pubblica amministrazione. E’ quello proposto dalle Camere di commercio italiane al Parlamento, dove è in discussione il Dl sulle Semplificazioni. Le proposte riguardano, fra l’altro, il miglioramento dei Suap assicurando l’interoperabilità con il registro delle imprese; alcune semplificazioni degli adempimenti al registro delle imprese; il superamento dell’attuale procedura sulla riabilitazione per i protestati; semplificazioni per le imprese virtuose che decidono di certificarsi; estensione dell’ambito di applicazione della mediazione obbligatoria per quanto riguarda la giustizia alternativa.
Ecco in sintesi le misure proposte in un documento consegnato alle commissioni Affari Costituzionali e Lavori Pubblici del Senato.
Suap
Secondo il sistema camerale bisogna arrivare in un anno alla reale interoperabilità tra Sportello Unico per le Attività Produttive e registro delle imprese, REA e fascicolo informatico d’impresa, delegando ai Ministeri competenti e all’AgID l’emanazione delle specifiche tecniche per consentire il dialogo tra i sistemi operativi. Ciò consentirebbe di semplificare la comunicazione di avvio dell’attività economica attraverso il fascicolo informatico d’impresa. Basterà un’unica comunicazione dell’impresa alla Camera di Commercio che dovrà trasmetterla ai SUAP, i quali provvedono poi a darne notizia alle altre pubbliche amministrazioni coinvolte che potranno poi visionare e acquisire la documentazione dal fascicolo informatico d’impresa. La stessa proposta attuativa dell’avvio può essere estesa secondo la Camere anche alle cessazioni di attività economica, sempre puntando sull’interoperabilità dei sistemi e sull’attuazione concreta del Punto Unico di Accesso.
Adempimenti registro delle imprese
Due le linee di intervento principali su questa tematica. La prima prevede la cancellazione d’ufficio dell’impresa in fase di liquidazione (se non vi sono opposizioni) eliminando un adempimento dei liquidatori che spesso viene omesso e che lascia nel registro molte società di capitali di fatto già liquidate. La seconda proposta mira a estendere anche alle S.P.A. l’immediata iscrizione nel Registro imprese all’arrivo della richiesta dell’atto notarile, come già avviene per le SRL, spostando ex post la fase di controllo e verifica del giudice del Registro.
Fascicolo di impresa
Il sistema camerale propone di chiarire ed ampliare la disciplina relativa al fascicolo di impresa che ha attribuito alle Camere di commercio la responsabilità della sua costituzione e gestione.
Protesti
Viene auspicato il superamento della procedura, attualmente affidata ai Tribunali, della riabilitazione dei protesti cambiari spostandola presso le Camere di commercio che diventano l’unico ente di riferimento per il protestato, il quale non dovrà più presentare due domande in due enti diversi – non più anche al Tribunale – per cancellarsi definitivamente dal registro informatico dei protesti con duplicazione di tempo e doppie spese da sostenere. Viene avanzata inoltre la proposta di procedere all’eliminazione della competenza nella levata dei protesti degli ufficiali giudiziari e aiutanti ufficiali giudiziari in modo da convogliare l’impegno degli uffici giudiziari nelle attività più prettamente di giustizia. Già oggi oltre il 90% dei protesti sono levati dai notai. In aggiunta le Camere di commercio propongono la transizione della cambiale dal formato cartaceo al formato elettronico con conseguente dematerializzazione del suo protesto e più facile presentazione telematica delle domande di cancellazione delle cambiali.
Controlli sulle imprese
Si propone una misura di semplificazione per le imprese, premiando quelle più virtuose che hanno scelto di certificarsi, inserendo nel Registro delle imprese l’elenco delle aziende a cui è stata rilasciata la conformità a norme dagli organismi di certificazione accreditati, in modo da renderle pubbliche. Si permetterebbe così anche di ottimizzare i controlli concentrandoli maggiormente su aziende che presentano rischi concreti (in materia di sicurezza alimentare; sicurezza sui luoghi di lavoro; tutela ambientale).
Giustizia alternativa
In questo campo le Camere di commercio propongono di chiarire l’ambito di applicazione della procedura di negoziazione assistita e di introdurre nuove materie per la condizione di procedibilità in particolare quelle di competenza del Tribunale delle imprese. Il sistema camerale inoltre avanza la proposta di estendere l’ambito di applicazione della mediazione ad una serie di controversie di natura commerciale e in particolare: ai contratti di opera, di opera professionale, di appalto privato, di fornitura e di somministrazione, di franchising, di leasing, concorrenza sleale non interferente con l’esercizio dei diritti di proprietà industriale e intellettuale, di trasferimento di partecipazioni sociali, rapporti sociali inerenti le società di persone.
Ambiente
In materia ambientale inoltre si propone di digitalizzare il formulario di identificazione del rifiuto semplificando gli adempimenti relativi alla tracciabilità dei rifiuti e di rendere il MUD una vera dichiarazione unica ambientale concentrando su questo strumento una serie di adempimenti oggi molto frammentati.