Deducibilità delle spese di trasferta: cosa cambia con la Legge di Bilancio 2025

Tra le diverse novità introdotte dalla Legge di Bilancio in materia di lavoro e previdenza, un’importante novità è rappresentata dalle disposizioni relative alla tracciabilità e alla deducibilità delle spese di trasferta, con implicazioni tanto per le imprese e i professionisti, quanto per i lavoratori.

Le nuove regole sulla deducibilità delle spese di trasferta

A partire dal 1° gennaio 2025, l’articolo 1, commi 81-86, della Legge 207/2024 prevede che la deducibilità fiscale delle spese di vitto, alloggio, viaggio e trasporto non di linea venga subordinata alla tracciabilità dei pagamenti. Stesso discorso vale per le spese di rappresentanza che interessano professionisti e datori di lavoro (rientrano tra queste anche gli omaggi ai clienti del valore unitario superiore a 50€). Una misura che mira a contrastare l’evasione fiscale e a migliorare le capacità organizzative dell’azienda, che può tenere traccia in modo più preciso delle uscite per viaggi aziendali e trasferte.

Cosa cambia per le imprese e i dipendenti

Da una parte, dunque, solo i datori di lavoro che pagano le spese di trasferta per dipendenti e collaboratori con strumenti elettronici e tracciabili potranno godere della deducibilità delle spese, secondo i limiti già stabiliti dal TUIR (Testo Unico delle Imposte sui Redditi).

Dall’altra, solo i dipendenti che anticipano le spese di trasferta con gli stessi strumenti riceveranno rimborso dal datore di lavoro a piè di lista. Se invece non dovessero usare metodi di pagamento tracciabili, avranno diritto ai rimborsi forfettari stabiliti dal CCNL che andranno assoggettati a contribuzione e tassazione.

Le aziende, dunque, sono tenute ad adeguarsi subito alle novità in materia di spese di viaggio, dal momento che la legge è operativa dal 1 gennaio 2025.

I nuovi obblighi comportano sicuramente un costo per le imprese, che dovranno rivedere le policy relative alle trasferte e ai rimborsi spese (con controllo sia del giustificativo che del metodo di pagamento). C’è anche da dire che le nuove disposizioni possono rappresentare un’opportunità per migliorare la gestione amministrativa e prevenire contestazioni fiscali.

Il monito è quello di adeguarsi al più presto, anche con l’aiuto del proprio consulente del lavoro, informandosi in modo puntuale sulle implicazioni delle nuove disposizioni.

Se vuoi approfondire questa e tutte le novità previste dalla Legge di Bilancio in materia di lavoro, ti invitiamo a seguire il webinar gratuito dal titolo Come ridurre il costo del lavoro: le novità della Legge di Bilancio per le aziende, che terremo il prossimo 23 gennaio alle h. 14 in collaborazione con Il Giornale delle PMI.

Immagine di freepik

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