Decidere sotto pressione in 8 mosse
Chi è a capo di un’impresa, di un’organizzazione, di una attività deve prendere decisioni. Ogni giorno, più volte al giorno.
Molti leader rimandano le decisioni perché sono sopraffatti dalla paura di sbagliare. O, peggio ancora, di non piacere.
Imparare a prendere buone decisioni senza esitare o rimandare è una capacità che può fare la differenza fra te e i tuoi concorrenti di mercato. Mentre altri vacillano su scelte difficili, grazie a te, la tua azienda, il tuo team potrebbe produrre risultati di valore.
Spesso, nel decidere, cerchiamo un compromesso fra il nostro punto di vista e quello degli altri. Questo porta a decisioni con cui tutti possono convivere, ma di cui nessuno è davvero convinto. E la costruzione del consenso è terribilmente lenta. In un mondo veloce come quello attuale ai leader non viene concesso il lusso del tempo. Devi decidere rapidamente. Gestire al meglio gli imprevisti. Può trattarsi di una notizia negativa, che richiede una tua smentita immediata, una violazione procedurale oggetto di indagine da parte delle autorità fiscale che diventa all’improvviso una priorità di cui occuparti, il blocco o il rincaro del solito canale di fornitura di materie prime vitali per il tuo business, da cui devi svincolarti e trovare immediate alternative.
Fattore decisivo è la tua capacità di valutare il rischio. Che determinerà se dovrai essere più o meno cauto. Non solo. Oggi le decisioni più rilevanti le devi prendere sotto pressione e velocemente.
Ti sei abituato? Magari puoi scoprire che le decisioni che hai preso sotto pressione sono state altrettanto buone, se non migliori, di quelle su cui hai passato giorni di tormentata riflessione. Le tue decisioni potrebbero essere più rapide e migliori? Da cosa ne valuti l’efficacia? Dai risultati nel tempo. Il tempo ti dimostra se una decisione è stata buona, cattiva o indifferente. Ma il “senno di poi” è incredibilmente soggetto a pregiudizi di attribuzione. Allora, come prevedere se è probabile che una tua decisione sia buona o meno?
Ci aiuta un metodo proposto da Martin G. Moore nel suo No bullship leadership, che ho liberamente tradotto per le PMI.
Come decidere sotto pressione in 8 step:
Le perfette decisioni traggono linfa dal prendere in esame punti di vista diversi
La ricerca di opinioni diverse dalla tua è la fonte primaria confronti sani e solidi. Anche se la ricerca del consenso non dovrebbe mai essere il tuo principale obiettivo, non è utile decidere come agire in modo solitario e unilaterale. Ma neppure dare lo stesso peso all’opinione di tutti. Ti serve a comprendere meglio il problema che stai cercando di risolvere e a trovare soluzioni intelligenti ed efficaci. Le tue soluzioni.
Le perfette decisioni vengono prese nella zona più vicina all’azione
A chi dovresti chiedere un’opinione prima di decidere? Alle persone che hanno la più vasta conoscenza di contenuto o di funzionalità, l’esperienza e la prospettiva sull’oggetto della decisione. Si tratta generalmente di qualcuno che lavora a un livello operativo nell’organizzazione. Devi inserire una fresatrice a cinque assi? Parla con il capofficina e gli operatori, non solo con i tecnici della società che vogliono venderti o darti in leasing l’attrezzatura. Cerca il confronto con la squadra del reparto in cui collocherai la tecnologia. Riconosci loro anche il merito di aver reso effettivamente migliore la tua decisione.
Le perfette decisioni affrontano la causa principale, non solo i sintomi
Ti chiedi che tipo di informazioni dovresti cercare dal tuo team? Spesso, di fronte a un problema difficile, ci concentriamo sui sintomi, non sulla causa. O sul dettaglio. Guardi la foglia, ti sfugge l’albero, la foresta. Se lo fai, lo stesso problema si ripresenterà nuovamente lungo la tua strada. Anche se devi affrontare urgentemente i sintomi, una volta che lo hai fatto, serve ideare un piano per risolvere la causa principale. Discutere con le persone più vicine al problema in questione ti aiuterà a identificare di cosa si tratta. Usa tempo con loro per raccogliere queste informazioni e farti la tua idea. Poi decidi.
Le perfette decisioni le assume chi ne ha la effettiva responsabilità
Ricorda che tu e solo tu devi essere pronto a rivendicare la responsabilità della tua scelta, nell’ambito delle tue prerogative di ruolo. Una decisione potrebbe rivelarsi impopolare. I leader deboli trovano confortante che le loro decisioni siano approvate dalle persone che li circondano. Ma se la responsabilità è condivisa, si “diluisce” la tua efficacia come leader.
Quando stai costruendo o rafforzando la tua leadership, ti può preoccupare dover prendere decisioni rischiose. Ma è proprio questa la chiave della tua credibilità: la responsabilità di decidere, in modo veloce e diretto, quando serve.
L’autorevolezza comporta assumere rischi.
Le perfette decisioni considerano gli impatti complessivi, non parziali
Allenati a valutare e a bilanciare i rischi e i potenziali impatti di ogni decisione. Quanto è probabile che si verifichi un esito negativo e, in tal caso, quali sarebbero le conseguenze?
Ad esempio, non fermarti ad una decisione basica, come fare un gantt di realizzazione di un progetto- chi fa cosa entro quando-spingiti a considerare i possibili impatti sul budget, a ideare indicatori di qualità e di soddisfazione del cliente.
Le perfette decisioni bilanciano il valore nel breve e nel lungo termine
Il breve termine è una maledizione che affligge la testa di molti leader. in particolare, quando sei giudicato esclusivamente in base al risultato di budget annuale. Considerare solo i risultati di breve termine è una scorciatoia. Mentre stai pensando all’impatto di breve considera anche i costi e i benefici nel medio e nel lungo termine.
Più cresci nel tuo ruolo di leader, più diventa imprescindibile ragionare sulle implicazioni nel lungo periodo delle tue scelte. Trovare il giusto equilibrio tra valutazioni di breve, di medio e di lungo termine è la chiave per sbloccare il vero valore.
Prima innesti questo approccio nel tuo processo decisionale, meglio è.
Le perfette decisioni devono essere comunicate bene agli stakeholder, ai clienti, ai fornitori, ai dipendenti
Chi ha un interesse “passeggero” non deve partecipare al processo decisionale. Ma tutti devono essere allineati sul risultato che si vuole ottenere. Ecco perché comunicare la sostanza e il ragionamento dietro le tue decisioni agli stakeholder, ai clienti, ai fornitori, ai dipendenti è così importante.
Se introduci una nuova tecnologia in azienda ma non comunichi ai tuoi clienti perché lo hai fatto, in termini di quali vantaggi porterà a loro il tuo nuovo prodotto- servizio-soluzione, la macchina 4.0 sarà solo un tributo al tuo ego.
Le perfette decisioni sono tempestive
Rendere più veloce il tuo processo decisionale inizia con la comprensione di quali sono gli elementi fondamentali del tema che devi affrontare. Usa un’analisi costi-benefici per tracciare la rotta da seguire. E fai questa analisi con un maggiore senso di urgenza e di priorità. Se alleni questa abilità produrrai un impatto positivo della tua leadership sull’intera cultura della tua organizzazione, con ottimi risultati di business.
Invece di consultare tutti coloro che vogliono condividere la propria opinione, chiedi feedback solo a coloro che possono davvero aggiungere valore alla tua decisione.
E non aspettarti che tutti in azienda siano d’accordo con te.