Dal bando Isi 2022 altri 333 milioni di euro per la salute e la sicurezza nei luoghi di lavoro
L’Inail rinnova il proprio sostegno alle aziende che scelgono di investire in prevenzione. Con il bando Isi 2022, che mette a disposizione oltre 333 milioni di euro, gli incentivi a fondo perduto stanziati a partire dal 2010 per la realizzazione di progetti di miglioramento della salute e sicurezza nei luoghi di lavoro superano quota tre miliardi di euro. La nuova edizione dell’avviso pubblico di finanziamento è stata presentata ieri a Roma, presso l’auditorium della direzione generale dell’Istituto di piazzale Pastore, dal presidente dell’Inail, Franco Bettoni, dal direttore generale, Andrea Tardiola, dal presidente del Consiglio di indirizzo e vigilanza (Civ), Guglielmo Loy, e dal direttore centrale Prevenzione, Ester Rotoli, nel corso di una conferenza stampa moderata dal direttore centrale Pianificazione e Comunicazione, Giovanni Paura, alla presenza del ministro del Lavoro e delle Politiche sociali, Marina Calderone, e di Angelo Rossi, consigliere per i rapporti istituzionali del ministro dell’Agricoltura, della Sovranità alimentare e delle Foreste, Francesco Lollobrigida.
Bettoni: “Il supporto alle aziende virtuose obiettivo prioritario”. Riassumendo gli ultimi dati appena pubblicati sull’andamento di infortuni e malattie professionali, nell’intervento di apertura Bettoni ha sottolineato la “necessità di potenziare le attività di prevenzione attraverso diversi campi di azione”. Per il presidente dell’Inail, in particolare, “il supporto alle aziende che investono in sicurezza è obiettivo prioritario dell’Istituto. Lo strumento degli incentivi Isi rappresenta, infatti, una leva di intervento strutturata, attraverso la quale l’Inail promuove e sostiene l’impegno virtuoso delle aziende che scelgono di puntare sulla sicurezza, non limitandosi solo agli interventi imposti dalle norme, avendo ben compreso che la prevenzione genera un importante ritorno in termini economici, sociali, di competitività e di benessere organizzativo”.
“Necessario consolidare la collaborazione tra istituzioni e parti sociali”. “In linea con la sua missione istituzionale – ha aggiunto Bettoni – l’Inail continuerà a impegnarsi per rafforzare la funzione di supporto alle aziende che scelgono di investire in sicurezza. Per farlo, però, abbiamo bisogno di consolidare sempre di più la collaborazione tra istituzioni, parti sociali, enti, organismi del settore, istituti scolastici, nella piena convinzione che senza partecipazione non è possibile parlare di vera prevenzione. Solo uno sforzo condiviso e un confronto costante, infatti, consentiranno una reale diffusione della cultura della sicurezza”. L’obiettivo per l’Istituto resta “un significativo abbattimento del numero degli infortuni e l’azzeramento delle morti sul lavoro”.
Rotoli: “Iniziativa unica nel suo genere in Italia e in Europa”. Illustrando la struttura e i contenuti del nuovo bando, la normativa di riferimento e l’andamento storico degli stanziamenti Isi, il direttore centrale Prevenzione dell’Inail, Ester Rotoli, ha ricordato che si tratta di un’iniziativa “unica nel suo genere in Italia e in Europa, che tiene conto degli obiettivi della strategia europea e dell’Agenda Onu 2030 in materia di salute e benessere, lavoro dignitoso, crescita economica, imprese, innovazione e infrastrutture, perché attraverso questo strumento finanziamo anche interventi di natura tecnologica e innovazione che sono funzionali per la riduzione degli infortuni, muovendoci in una logica di dialogo che tiene conto non solo delle evidenze degli infortuni, ma anche delle istanze delle parti sociali”.
I cinque assi di finanziamento. I fondi del bando Isi 2022 sono ripartiti in budget regionali/provinciali e suddivisi in cinque assi di finanziamento, differenziati in base ai destinatari e alla tipologia dei progetti che saranno realizzati. Al primo asse (Isi Investimenti) è destinata la quota più grande, pari a 161,8 milioni di euro, suddivisi in 156,8 milioni per i progetti di investimento (asse 1.1) e cinque milioni per i progetti di adozione di modelli organizzativi e di responsabilità sociale (asse 1.2). Il secondo asse (Isi Movimentazione manuale dei carichi) prevede 40 milioni di euro per la realizzazione di progetti per la riduzione del rischio da movimentazione manuale dei carichi. Lo stanziamento del terzo asse (Isi Amianto) è di 86,5 milioni di euro, per progetti di bonifica da materiali contenenti amianto, mentre il quarto (Isi Specifici settori) mette a disposizione 10 milioni di euro per progetti per micro e piccole imprese operanti nella ristorazione. L’importo del quinto asse (Isi Agricoltura), riservato ai progetti per le micro e piccole imprese operanti nel settore della produzione primaria dei prodotti agricoli, è invece di 35 milioni di euro, suddivisi in 25 milioni per la generalità delle imprese agricole (asse 5.1) e 10 milioni per i giovani agricoltori (under 40), organizzati anche in forma societaria (asse 5.2).
“Gli interventi individuati tengono conto dell’analisi dei rischi”. “L’aver identificato assi differenti risponde all’analisi dei rischi – ha spiegato Rotoli – L’asse dedicato alla bonifica dell’amianto, per esempio, è importante perché si tratta di un’attività che ha delle ripercussioni rilevanti sulle malattie professionali, così come l’asse dedicato alla riduzione del rischio da movimentazione manuale dei carichi, visto che i disturbi muscolo-scheletrici sono all’origine di oltre il 60% delle patologie lavoro-correlate”. La scelta di incentivare l’adozione di modelli organizzativi e di responsabilità sociale, ha aggiunto, “è invece funzionale alla promozione all’interno delle aziende di una prevenzione partecipata, condivisa e collaborativa. Dai nostri studi, realizzati con la collaborazione di Accredia e dell’Associazione italiana cultura qualità, emerge infatti che nelle imprese che adottano modelli di gestione della sicurezza certificati la frequenza degli infortuni si riduce del 16% e la loro gravità del 40%”.
Le date della procedura online entro il 21 febbraio. Destinatarie dei finanziamenti sono le imprese, anche individuali, iscritte alla Camera di Commercio Industria Artigianato e Agricoltura. Gli enti del terzo settore, inoltre, possono accedere ai fondi del secondo asse per la riduzione del rischio da movimentazione manuale dei carichi. Ciascuna impresa può presentare una sola domanda, per un solo asse di finanziamento e per una sola tipologia di progetto. La presentazione delle domande avverrà, come per le edizioni precedenti, in modalità telematica, attraverso una procedura articolata in diverse fasi, le cui date saranno pubblicate sul portale Inail entro il prossimo 21 febbraio.
Previsto un meccanismo per la ridistribuzione dei finanziamenti non assegnati. Per ogni progetto ammesso, il contributo Inail erogato in conto capitale può coprire fino al 65% delle spese sostenute fino a un massimo di 130mila euro, sulla base dei parametri e degli importi minimi e massimi specificati dal bando per ciascun asse di intervento. Per ottimizzare l’utilizzo dei fondi messi a disposizione dal bando, in caso di mancato utilizzo di tutte le risorse destinate ad alcune regioni o province autonome, nella fase di elaborazione degli elenchi definitivi delle imprese ammesse al contributo è previsto un meccanismo che consentirà di ridistribuire i finanziamenti non assegnati.
Loy: “È uno stimolo per i processi di innovazione”. Per il presidente del Civ Inail, Guglielmo Loy, “il sistema incentivi rappresenta uno stimolo per le imprese e per i processi di innovazione legati alla prevenzione e si inserisce in uno scenario vincolato anche da fattori extranazionali. Insieme alle prestazioni assicurative, vincolate a indirizzi di carattere normativo e legislativo, e all’attività di ricerca, la prevenzione è uno dei pilastri dell’azione dell’Istituto, che si articola su vari segmenti, compreso quello molto attuale che riguarda i processi di integrazione tra scuola e lavoro che il ministro del Lavoro sta cercando di definire al meglio”.
“Vogliamo aumentare i fondi e raddoppiare il numero delle aziende coinvolte”. “Il nostro impianto legislativo – ha proseguito Loy – è tra i più avanzati d’Europa, ma il mondo del lavoro e i sistemi di produzione cambiano, quindi inevitabilmente sono necessari dei correttivi. L’impianto generale che punta a incentivare e stimolare i processi di innovazione legati alla sicurezza, però, rimarrà inalterato, attraverso le leve che è possibile utilizzare: lo sconto sui premi e il bando Isi, uno strumento che deve essere flessibile per valutare l’efficacia delle iniziative già realizzate e per tenere conto dei rischi nuovi ed emergenti. Abbiamo l’obiettivo ambizioso di aumentare i fondi e raddoppiare il numero delle imprese coinvolte nelle varie forme di consulenza e sostegno”.
Tardiola: “Investire nella produttività equivale a investire nella sicurezza”. “In questi anni – ha spiegato il direttore generale dell’Istituto, Andrea Tardiola – il bando Isi è diventato uno strumento importante e stiamo ragionando su come stia in relazione con le altre politiche di sostegno alle imprese. Questa iniziativa deve diventare sempre di più la misura in grado di ispirare un processo di ammodernamento degli asset tecnologici del sistema produttivo italiano, provando a perseguire la sfida di convincere il Paese che investire nella produttività equivale a investire nella sicurezza. Un’impresa che lavora sulla frontiera della qualità e conquista più mercati, infatti, produce più sicurezza”.
“Dopo il Forum della ricerca, nel 2023 una grande iniziativa dedicata alla prevenzione”. “L’anno scorso – ha continuato Tardiola – l’Istituto ha messo l’accento sulle politiche della ricerca come strumento di contrasto al fenomeno degli infortuni sul lavoro, attraverso il Forum ‘Made in Inail’ di novembre e gli accordi con i grandi gruppi industriali italiani protagonisti della sfida del Pnrr. Il legame con il bando Isi, misura rivolta principalmente all’arcipelago delle medie e piccole imprese, è evidente, perché lavorando con le grandi imprese, che nei loro progetti coinvolgono filiere lunghissime composte da medie e piccole aziende, favoriamo la diffusione della cultura della prevenzione”. Dopo la ricerca nel 2022, ha aggiunto il direttore generale, “quest’anno le due parole chiave dell’Inail saranno prevenzione e territorio. Per essere davvero efficaci, infatti, non basta scrivere un bando ma occorre andare sul territorio e capire quali sono i temi della sicurezza nella logistica in Emilia, nell’agricoltura in Puglia, nella manifattura nel Nord-Est e nella trasformazione dei servizi a Milano o a Roma”. Prima tappa di questo “roadshow”, che si concluderà in autunno con il Forum della prevenzione, il 15 marzo a Sassari.
Rossi: “Un modello da seguire, replicare e potenziare”. Per Angelo Rossi “il bando Isi è un modello da seguire, replicare e potenziare, magari incrementando i fondi destinati all’agricoltura e prevedendo un sostegno specifico anche per le imprese agricole femminili. L’investimento sulla salubrità e sulla sicurezza del lavoro, infatti, produce ulteriori effetti. La sostituzione delle macchine agricole come prevista nell’asse 5, per esempio, grazie al pragmatismo dell’Inail non produce soltanto benefici per la sicurezza dei lavoratori, in particolare nella riduzione degli incidenti da ribaltamento dei mezzi, ma anche in termini di diminuzione dell’impatto ambientale”.
Calderone: “L’Agenda sostenibile 2030 punto di riferimento per tutti”. Anche per il ministro Calderone “il bando Isi è un’occasione importante per le aziende, perché finanzia investimenti in sicurezza e in innovazione. Sono molto contenta della collaborazione tra Ministero del Lavoro e Inail perché è il modo in cui si può rappresentare proficuamente un concetto di complementarità che è importantissimo per fare in modo che i servizi funzionino e che arrivino i benefici alle persone che dobbiamo tutelare. Mi è piaciuto il riferimento all’Agenda sostenibile 2030 perché gli obiettivi che fissa, a partire dal tema del lavoro dignitoso funzionale a uno sviluppo sostenibile, sono un punto di riferimento per tutti”. I cinque assi di finanziamento individuati dal bando Isi, ha aggiunto, “sono tutti importanti e altrettanto importante è anche lo sforzo dell’Istituto per stanziare ogni anno qualcosa di più. Il mio impegno come ministro è quello di sostenere questa legittima aspettativa, perché riversare una parte delle risorse Inail nel sistema produttivo lo aiuta a crescere in modo positivo e razionale”.
“Lungimirante la scelta di investire sui modelli organizzativi e di responsabilità sociale”. Per Calderone, inoltre, “è lungimirante avere destinato cinque milioni di euro all’adozione di modelli organizzativi e di responsabilità sociale. Se l’obiettivo è azzerare le morti sul lavoro, infatti, dobbiamo mettere in campo una serie di azioni sinergiche in cui tutti fanno la loro parte. L’Inail, in particolare, è innovazione, salute e sicurezza, mette cioè insieme un’attenzione allo sviluppo dei modelli organizzativi e agli investimenti in innovazione, ponendo anche l’accento su quelle che sono altre funzioni importanti. Oltre alla prevenzione, infatti, c’è anche la riabilitazione e il reinserimento dei lavoratori e delle lavoratrici che subiscono un infortunio”. A questo proposito, il ministro del Lavoro ha annunciato che presto visiterà il Centro Protesi Inail di Vigorso di Budrio, “centro di eccellenza che ci invidiano a livello internazionale”.