Credito: giugno 2020, segnali di crescita dopo il blocco dovuto al Covid
Passi avanti dell’economia italiana dopo lo stop causato dalla crisi legata alla pandemia. Il nuovo Rapporto sul Credito Italiano – Trends & Insights pubblicato da Experian evidenzia dati positivi per le diverse categorie analizzate: mutui e prestiti, sia personali che finalizzati.
È indubbio il miglioramento dei dati rispetto ai delicati mesi di lockdown, sancendo un importante segno di rialzo, +56% per i mutui, +229% per i prestiti finalizzati e +46% per i prestiti personali. Dati incoraggianti che sembrano colmare anche il gap creatosi durante il picco della pandemia, questi infatti i confronti con i tre mesi pre lockdown: +1,23% (Mutui), +9% (Prestito Finalizzato) e -20% (Prestito Personale).
Un trend confermato anche a livello regionale nella maggior parte dei parametri di credito. Per i mutui, la Lombardia rimane la regione con più richieste, qui pesa ancora molto la morsa Covid infatti i numeri sono negativi (-20%) se confrontati con i 3 mesi pre lockdown. Il Sud Italia traina invece il prestito finalizzato, da evidenziare dati positivi per Campania e Sicilia, rispettivamente +33% e + 32% rispetto ai mesi precedenti al Covid.
Un dato particolarmente interessante riguarda i prestiti finalizzati all’acquisto di un’automobile, difatti ciò incide per il 30% sulla totalità delle richieste di giugno. La generazione X (1960-1980) effettua più richieste, il 50%, rispetto alle altre classi generazionali. Paragonate ai mesi pre-Covid, tutte le classi generazionali aumentano la media dell’importo richiesto, da segnalare il +5% della generazione Z (dal 1995).
“I dati dell’Osservatorio confermano i primi segnali di ripresa che avevamo evidenziato a maggio. Questi dati sembrano confermare un inizio di trend di ripresa che però resta soggetto ai rischi di un potenziale nuovo blocco delle attività in caso di aumento del numero dei contagi sul territorio nazionale.”, ha dichiarato Armando Capone, Chief Commercial Officer di Experian. “La necessità di liquidità è probabilmente uno dei traini per la crescita quasi esponenziale del prestito finalizzato, specialmente in regioni che hanno storicamente un reddito più basso. Segnali comunque importanti che preannunciano un lento ritorno alla normalità”.