Credito e liquidità per famiglie e imprese: domande di moratoria a 298 miliardi di euro; oltre 68 miliardi il valore delle richieste al Fondo di Garanzia PMI; salgono a 12,4 miliardi di euro le garanzie emesse da SACE

 Credito e liquidità per famiglie e imprese: domande di moratoria a 298 miliardi di euro; oltre 68 miliardi il valore delle richieste al Fondo di Garanzia PMI; salgono a 12,4 miliardi di euro le garanzie emesse da SACE

Si attestano a volumi elevati, 2,7 milioni per un valore di circa 298 miliardi, le domande di adesione alle moratorie sui prestiti e supera quota 68 miliardi di euro il valore delle richieste di garanzia per i nuovi finanziamenti bancari per le micro, piccole e medie imprese presentati al Fondo di Garanzia per le PMI. Attraverso ‘Garanzia Italia’ di Sace sono state concesse garanzie per 12,4 miliardi di euro, su 415 richieste ricevute.

Sono i principali risultati della rilevazione settimanale effettuata dalla task force per l’attuazione delle misure a sostegno della liquidità adottate dal Governo per far fronte all’emergenza Covid-19, di cui fanno parte Ministero dell’Economia e delle Finanze, Ministero dello Sviluppo Economico, Banca d’Italia, Associazione Bancaria Italiana, Mediocredito Centrale e Sace[1].

La Banca d’Italia continua a rilevare presso le banche, con cadenza settimanale, dati riguardanti l’attuazione delle misure governative relative ai decreti legge ‘Cura Italia’ e ‘Liquidità’, le iniziative di categoria e quelle offerte bilateralmente dalle singole banche alla propria clientela. Sulla base di dati preliminari, al 31 luglio sono pervenute più di 2,7 milioni di domande o comunicazioni di moratoria su prestiti, per circa 298 miliardi. Si può stimare che, in termini di importi, circa il 93% delle domande o comunicazioni relative alle moratorie sia stato accolto dalle banche, pur con differenze tra le varie misure; il 3% circa è stato sinora rigettato; la parte restante è in corso di esame.

Più in dettaglio, il 44% delle domande provengono da società non finanziarie (a fronte di prestiti per 195 miliardi). Per quanto riguarda le PMI, le richieste ai sensi dell’art. 56 del DL ‘Cura Italia’ (oltre 1,25 milioni) hanno riguardato prestiti e linee di credito per oltre 158 miliardi, mentre le adesioni alla moratoria promossa dall’ABI (50 mila) hanno riguardato oltre 12 miliardi di finanziamenti alle PMI.

Le domande delle famiglie[2] riguardano prestiti per circa 94 miliardi di euro. Le banche hanno ricevuto circa 207 mila domande di sospensione delle rate del mutuo sulla prima casa (accesso al cd. Fondo Gasparrini), per un importo medio stabile e pari a circa 94 mila euro. Le moratorie dell’ABI e dell’Assofin rivolte alle famiglie hanno raccolto quasi 461 mila adesioni, per circa 19 miliardi di prestiti.

Sulla base della rilevazione settimanale della Banca d’Italia, si stima che le richieste di finanziamento pervenute agli intermediari per l’accesso al Fondo di Garanzia per le PMI abbiano continuato a crescere nella settimana dal 24 al 31 luglio, fino a 1,14 milioni, per un importo di finanziamenti di quasi 85 miliardi. I prestiti erogati sono aumentati in modo ancora più rapido. Al 31 luglio è stato erogato oltre l’87% delle domande per prestiti interamente garantiti dal Fondo. La percentuale di prestiti erogati risulta in ulteriore crescita rispetto alla fine della settimana precedente, sia in termini di numeri di richieste sia in termini di importi.

Il Ministero dello Sviluppo Economico e Mediocredito Centrale (MCC) segnalano che sono complessivamente 970.096 le richieste di garanzie pervenute dagli intermediari al Fondo di Garanzia nel periodo dal 17 marzo al 11 agosto 2020 per richiedere le garanzie ai finanziamenti in favore di imprese, artigiani, autonomi e professionisti, per un importo complessivo di oltre 68,4 miliardi di euro. In particolare, le domande arrivate e relative alle misure introdotte con i decreti ‘Cura Italia’ e ‘Liquidità’ sono 965.194, pari ad un importo di circa 67,8 miliardi di euro. Di queste, oltre 817.652 sono riferite a finanziamenti fino a 30.000 euro, con percentuale di copertura al 100%, per un importo finanziato di circa 16,2 miliardi di euro che, secondo quanto previsto dalla norma, possono essere erogati senza attendere l’esito definitivo dell’istruttoria da parte del Gestore. Al 12 agosto sono state accolte 956.503 operazioni, di cui 951.886 ai sensi dei Dl ‘Cura Italia’ e ‘Liquidità’.

Salgono a circa 12,4 miliardi di euro, per un totale di 415 operazioni, i volumi complessivi delle garanzie nell’ambito di “Garanzia Italia”, lo strumento di SACE per sostenere le imprese italiane colpite dall’emergenza Covid-19. Di questi, circa 6,7 miliardi di euro riguardano le prime tre operazioni garantite attraverso la procedura ordinaria prevista dal Decreto Liquidità, relativa ai finanziamenti in favore di imprese di grandi dimensioni, con oltre 5.000 dipendenti in Italia o con un valore del fatturato superiore agli 1,5 miliardi di euro. Crescono inoltre a 5,7 miliardi di euro circa i volumi complessivi garantiti in procedura semplificata, a fronte di 412 richieste di Garanzia gestite ed emesse entro 48 dalla ricezione attraverso la piattaforma digitale dedicata a cui sono accreditate oltre 250 banche, istituzioni finanziarie e società di factoring e leasing.


[1] Le informazioni riportate sono raccolte nel contesto dei lavori della Task Force per le misure a sostegno della liquidità. La task force opera per mettere i potenziali beneficiari e le banche a conoscenza delle nuove procedure di sostegno alla liquidità e agevolarne l’utilizzo; favorisce il coordinamento e lo scambio di informazioni tra le parti; individua e divulga le soluzioni più appropriate a eventuali problemi applicativi e coordina la raccolta e la diffusione dei dati sugli strumenti previsti dalla normativa.
[2] La categoria “famiglie” qui utilizzata include anche alcune imprese diverse dalle società non finanziarie, come ad esempio le imprese artigiane.

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