Covid-19: le spese per l’emergenza nelle regioni italiane
Prometeia, in collaborazione con il servizio Controllo Strategico della Regione Umbria, ha realizzato un’analisi delle spese sostenute dalle Regioni e Province Autonome in risposta all’emergenza Covid-19 nel 31 gennaio – 31 maggio 2020, utilizzando la documentazione inviata al Governo il 19 giugno 2020 dalla Conferenza delle Regioni e delle Province Autonome.
Le spese sono distinte per regione, tipologia di spesa e fonte di finanziamento. Un quadro prezioso, che riunisce le informazioni sulle spese per l’emergenza Covid-19, spesso frammentarie ed incomplete. Una fonte alternativa è quella relativa ai bandi di gara per l’emergenza Covid-19, raccolti e analizzati da Openpolis, che forniscono informazioni coerenti a livelli di grandi numeri con quelle qui presentate.
La distribuzione regionale delle spese per l’emergenza Covid-19 realizzate nei primi quattro mesi della pandemia è concentrata su Lombardia (21,8%) ed Emilia-Romagna (17,9%). Seguono Piemonte (10,2%), Veneto (8,9%) e Sicilia (8,5%) (Fig. 1). Le regioni hanno comunque una dimensione demografica molto diversa: è quindi opportuno analizzare anche le spese Covid-19 pro-capite, che mostrano come l’impegno di spesa sia stato superiore alla media anche in Friuli Venezia Giulia, a Bolzano, Trento e in Valle d’Aosta. Tra le regioni settentrionali, la Liguria ha una spesa per il Covid-19 molto bassa sia come livello (1% sul totale nazionale) che come valore pro-capite. La Sicilia è l’unica regione meridionale con spese pro-capite di poco superiori alla media nazionale (68,3 euro).
- Fonte: elaborazione Prometeia su dati Conferenza delle Regioni e delle Province Autonome; Istat.
Per valutare l’impatto economico delle spese per l’emergenza Covid-19, viene utilizzata come termine di confronto la spesa sanitaria regionale ricavata dall’ultima edizione dei Conti Pubblici Territoriali dell’Agenzia per la coesione territoriale.
A livello nazionale, i 4,1 miliardi di spese per l’emergenza Covid-19 relativi a febbraio-maggio sono il 3,5% della spesa sanitaria complessiva. In Emilia-Romagna l’incidenza delle spese per l’emergenza raggiunge l’8% della spesa sanitaria annuale, un valore molto elevato e superiore a quello della Lombardia, che si posiziona sulla media nazionale (3,5%). Valori superiori alla media caratterizzano tutte le regioni settentrionali, tranne la Liguria (1,4%).
Un livello di reazione dunque molto differenziato a livello regionale, con un “attivismo” solo in parte correlato con l’andamento dell’epidemia sul territorio.
- Fonte: elaborazione Prometeia su dati Conferenza delle Regioni e delle Province Autonome; Agenzia per la Coesione, Conti Pubblici Territoriali