Costo energia per il terziario: per le imprese elettricità meno cara negli ultimi 10 mesi (-9%), ma gas in aumento del 10%
Negli ultimi 10 mesi – da maggio 2020 a marzo 2021 – si alleggerisce la bolletta elettrica per le imprese del terziario con un calo del 9% del prezzo medio di mercato (oggi pari a 0,20 €/kWh), ma aumenta del 10% (0,62 €/Smc) il prezzo del gas.
Per l’elettricità ha certamente influito il perdurare della pandemia e dei suoi effetti sul turismo, sul commercio e sulla ristorazione, mentre il gas ha risentito dell’incremento del prezzo internazionale della materia prima sospinto da diversi fattori fra cui gli alti prezzi del carbone e quelli della CO2, attualmente ai massimi storici; comparando le diverse offerte per la fornitura elettrica sul mercato libero, la scelta tra prezzo fisso e variabile può incidere anche notevolmente sul risparmio energetico annuo, che può arrivare fino ad oltre 2.200 euro per un albergo, a circa 670 euro per un negozio di alimentari e ad oltre 320 euro per un ristorante. È quanto emerge dal primo numero del MoCET, Monitoraggio Costo Energia Terziario di Confcommercio in collaborazione con Nomisma Energia, rilevazione trimestrale dei costi di gas ed elettricità per le imprese del terziario.
Fig. 1 – Prezzo medio nazionale (€/kWh) elettricità egas (€/Smc) settore Terziario
Fonte: elaborazioni Confcommercio e NE su dati ARERA e Acquirente Unico
Poiché dal 1° gennaio 2021 non è più possibile usufruire della Maggior Tutela per potenza superiore a 15 kW, il confronto di convenienza delle migliori offerte sul mercato libero è effettuato con le migliori offerte PLACET (Prezzo Libero A Condizioni Equiparate di Tutela) anche per le forniture elettriche. L’offerta PLACET è stata creata dall’Autorità di Regolazione per Energia, Reti e Ambiente come opzione transitoria verso il passaggio al Mercato Libero di luce e gas, passaggio definitivo alla completa liberalizzazione, con l’obiettivo di aiutare i consumatori nel valutare le tariffe tramite offerte che abbiano caratteristiche standardizzate definite dall’Autorità e quindi facilmente confrontabili, garantendo al contempo la presenza di clausole contrattuali standard.
Per questi motivi le tipologie di offerte sono semplici (prezzo fisso o variabile) e non possono contenere alcun servizio aggiuntivo. In tutte le attività di riferimento considerate dall’analisi (albergo, ristorante, bar, negozio alimentare, negozio non alimentare), fra quella fisse sono più convenienti le offerte Placet, rispetto a quelle reperibili sul libero mercato, mentre fra quelle variabili sono quelle del mercato libero ad essere più competitive (fig. 2).
Fig. 2 – Spesa annua per elettricità marzo 2021: fisso, variabile, placet
Fonte: elaborazioni Confcommercio e NE su dati ARERA e Acquirente Unico
Per quanto riguarda il gas, invece, ovunque in Italia (Nord, Centro e Sud) le offerte più competitive sono quelle fisse, seguite da quelle variabili. Mentre le offerte Placet sono quelle più care (fig. 3).
Fig. 3 – Spesa annua per gas naturale (Centro, Nord, Sud) marzo 2021: fisso, variabile, placet
Fonte: elaborazioni Confcommercio e NE su dati ARERA e Acquirente Unico
Analizzando l’incidenza delle diverse componenti sul prezzo dell’elettricità (fig. 4), la componente energia è risalita da circa il 34% del totale di marzo 2020 a quasi il 44% del marzo 2021. Rimane allo stesso livello la quota della componente fiscale, mentre perdono importanza quelle di trasporto e gestione del contatore e gli oneri di sistema.
Stessa dinamica si verifica anche per il gas naturale, per il quale il peso della materia prima aumenta in modo meno pronunciato rispetto all’elettricità. In tendenziale calo le quote relative a trasporto e gestione del contatore, oneri di sistema, mentre rimane sostanzialmente invariata la parte collegate alle imposte (fig. 5).
Fig. 4 – Composizione della spesa annua stimata dell’offerta di fornitura elettricità settore Terziario
Fonte: elaborazioni Confcommercio e NE su dati ARERA e Acquirente Unico
Fig. 5 – Composizione della spesa annua stimata dell’offerta di fornitura gas settore terziario
Fonte: elaborazioni Confcommercio e NE su dati ARERA e Acquirente Unico