Come le aziende possono combattere le interruzioni della supply chain
Nonostante i diffusi timori che milioni di lavoratori potessero venire sostituiti da parte di robot e machine learning grazie ai progressi tecnologici, stiamo osservando proprio l’effetto contrario. Secondo un recente rapporto del Bureau of Labor Statistics, negli Stati Uniti ci sono più di 10 milioni di posti di lavoro vacanti, il che dà vita a una carenza di manodopera tra le maggiori mai vissute nella storia del paese.
Come abbiamo visto nel 2020, la tecnologia applicata alla supply chain ha mantenuto le linee logistiche funzionanti nonostante il forte stress sulla loro funzionalità a causa dell’epidemia di Covid e dei conseguenti lockdown. Con le tecnologie indossabili, come gli scanner di codici a barre e le applicazioni che tracciano l’efficienza dei lavoratori per aiutarli a migliorare la loro produzione, stiamo assistendo a una sorta di rivoluzione dei lavoratori nello spazio industriale
Siamo ancora lontani dalla possibilità di automatizzare l’intero settore. E, nonostante la carenza di manodopera, lavoratori più efficienti possono aiutare le aziende a muoversi agilmente anche nelle difficoltà. Con la giusta suite di tecnologia a supporto dei lavoratori, questi possono fare di più con meno. Ci sono molteplici aspetti legati alla pandemia da cui i direttori di stabilimento e i responsabili della produzione possono imparare, in modo da essere meglio preparati alla prossima interruzione, che quasi sicuramente si presenterà, rassicurando allo stesso tempo il personale che il loro lavoro non verrà automatizzato. Queste due componenti ci porteranno al prossimo livello di utilizzo della tecnologia di automazione nell’industria.
Come la tecnologia smart aiuta l’esperienza del lavoratore
Usando un esempio storico, un fabbro che ha grande familiarità con i suoi strumenti del mestiere, avrà meno problemi se gli verrà richiesto di fabbricare più spade o più ferri di cavallo rispetto al solito. Allo stesso modo, nel mondo odierno della produzione, se i lavoratori non si sentono completamente a loro agio con gli strumenti o la tecnologia che stanno impiegando, non sono in grado di tenere il passo – o recuperare – con la domanda. Per i lavoratori è fondamentale familiarizzare con le macchine che utilizzeranno. Questo obiettivo può essere raggiunto in tre modi.
Il primo è la semplificazione del processo stesso. I lavoratori degli stabilimenti produttivi non devono necessariamente comprendere la tecnologia che sta dietro, per esempio, a un dispositivo indossabile, ma dovrebbero capire il valore aggiunto fornito dai dati che raccoglie. Questo perché i dati hanno il potenziale di sgravarli da compiti superflui e di migliorare le loro azioni quotidiane. Gli indossabili, come gli scanner di codici a barre di ProGlove, aiutano il lavoratore connettendolo all’IoT. I dispositivi collegati possono fornire informazioni rilevanti ai direttori di stabilimento, aiutandoli ad avere informazioni utilizzabili nei processi e nel flusso di lavoro. La digitalizzazione dell’industria manifatturiera con la giusta miscela di wearables e software integrato costruisce una sorta di gemello umano-digitale nel senso che i lavoratori sono potenziati, e i metadati raccolti nello svolgimento dei propri compiti possono aiutare la dirigenza a perfezionare i processi e portare a un ambiente più efficiente. Tuttavia, ciò che davvero colpisce è che questa idea racconterà la vera storia dello stabilimento.
Infine, ma certamente non meno importante, porre l’accento sulla sicurezza aiuta i lavoratori a sentirsi a proprio agio sul lavoro. La tecnologia che mette i lavoratori al primo posto è concepita con gli stessi come punto focale: promuove la sicurezza dei lavoratori perché è stata progettata dando priorità alla persona. Un esempio di quanto detto è rappresentato dalle soluzioni tecnologiche che si concentrano sull’ergonomia. Sono diventate sempre più necessarie per ammortizzare gli effetti di una futura carenza di lavoratori qualificati e dovrebbero essere adottate dai manager dello stabilimento.
Combattere la paura immaginaria: la perdita del lavoro a causa dell’automazione
I lavoratori della logistica e dei reparti produttivi stanno diventando figure umano-digitali con dispositivi integrati e connessi che li aiutano ad aumentare la loro efficienza. Questi dispositivi sono incentrati sull’amplificazione delle capacità del lavoratore umano. In un certo senso, lo aiutano rendendo il suo lavoro più efficiente e snello, e aiutano i manager dello stabilimento a raccogliere dati per riconoscere strategie di successo e definire i settori in cui l’utilizzo porti a un miglioramento o a una maggiore efficienza.
In poche parole, la paura che le macchine o i robot sostituiscano milioni di persone nel lavoro manifatturiero è assolutamente infondata. L’asticella è stata alzata; è stato fissato un nuovo standard industriale. In un certo senso, lo sviluppo della tecnologia aumentata e l’IA aprono la porta a nuove opportunità per i lavoratori, espandendo i loro ruoli. Possono fare di più con il tempo che hanno risparmiato. Di conseguenza, il lavoratore diventa più prezioso quando c’è una carenza di manodopera.
Il futuro delle tecnologie indossabili nella produzione
Le tecnologie indossabili che lavorano di concerto con il software e la tecnologia nello stabilimento possono aiutare a rendere i lavoratori più efficienti e portare la gestione a migliorare i sistemi già esistenti. Liberano i lavoratori in modo che possano svolgere più compiti e promuovono la sicurezza e il benessere degli stessi. Le precedenti rivoluzioni industriali non hanno tenuto in conto i lavoratori, ma questa nuova era digitale ci offre un’opportunità per fare un passo avanti e mettere l’uomo al centro.