Come intercettare un finanziamento a fondo perduto per realizzare una gelateria artigianale di successo
Alzi la mano chi almeno una volta nella vita non si è emozionato/a mentre gustava un buon gelato artigianale durante una calda sera d’estate! E quanti invece hanno sognato di lasciare tutto e cambiare vita aprendo un colorato chioschetto, magari in una calda zona di mare, per servire gelati e fresche granite alla frutta ?
Aprire una gelateria artigianale è una decisione importante che comporta riflessioni su svariati aspetti:
- formazione,
- investimento iniziale,
- collaboratori
- dipendenti necessari,
- zona della città in cui aprire il punto vendita,
- scelta dei fornitori.
La concorrenza è tanta e per emergere non basta produrre un buon gelato.
Prima di diventare imprenditori del gelato è indispensabile acquisire conoscenze sulla preparazione, i macchinari da utilizzare, gli ingredienti, la normativa di riferimento e avere un’idea abbastanza chiara delle migliori strategie di marketing da adottare. Nel nostro Paese sono presenti numerose scuole che offrono formazione e aggiornamento per futuri gelatieri e professionisti.
Ma prima di entrare nel merito su come realizzare una gelateria artigianale di successo, partiamo dal capire che cosa è realmente un gelato artigianale
In assenza di una normativa, il gelato artigianale è un prodotto ottenuto con materie prime genuine, preferibilmente fresche e ingredienti di alta qualità, miscelati nel laboratorio di produzione del gelatiere artigiano secondo la propria creatività. La miscela deve essere portata allo stato cremoso mediante congelamento rapido e contemporanea agitazione per incorporare una quantità di aria variabile dal 25 al 30%”. Un elemento decisivo riguarda i tempi di lavorazione: il gelato va preparato e consumato in giornata (nell’arco delle 24 ore) e gli ingredienti devono essere preferibilmente freschi (soprattutto la frutta, anche se nei mesi più freddi si può utilizzare quella conservata in freezer).
Una volta studiato il prodotto che vogliamo realizzare, il primo passo da fare è quello di predisporre un dettagliato BUSINESS PLAN teso a individuare il target di riferimento e la fetta di mercato che si vuole conquistare. Più il disegno risulterà definito, più le probabilità di partire col piede giusto cresceranno. E’ sempre consigliabile avvalersi di un consulente esperto nella realizzazione di un piano di business, ( ovviamente se sei qui a leggere, sappi che sei nel posto giusto.. il nostro studio ti fornirà tutta l’assistenza che necessiti per lanciare la tua attività sul mercato e intercettare fonti di finanziamento agevolato). Attraverso il business plan potremo da subito avere chiarezza dell’investimento economico richiesto. E’ sempre consigliabile partire dai costi quali affitto o acquisto delle mura del negozio e dei macchinari, le vetrine, ingredienti e attrezzature in generale, il costo della manodopera e della lavorazione eseguita da terzi fino ai costi industriali, per esempio l’energia elettrica e successivamente dettagliare i ricavi di vendita. Realizzare un business plan esaustivo, che include le voci di spesa principali, è anche di aiuto quando si richiede alla propria banca un finanziamento per avviare la nuova attività imprenditoriale.
Che tipo di gelateria vogliamo aprire ?
Come vi abbiamo accennato all’inizio di questo articolo, ricordatevi sempre che fare un buon gelato non basta e che l’occhio nel commercio, vuole la sua parte !! Il mercato del gelato artigianale è molto competitivo e per emergere, oltre alla qualità, è consigliabile innovare, stupire e offrire varietà nei prodotti. È utile prendere in considerazione la possibilità di affiancare al gelato altri prodotti di pasticceria o aprire nel punto vendita un bar, una yogurteria o frutteria. Anche se il gelato è sempre più consumato in tutti i periodi dell’anno, la varietà consente di assicurarsi vendite senza risentire della stagionalità. Se non si hanno le possibilità per allargare la propria attività si possono unire le forze con un altro imprenditore e mettersi in società oppure come vedremo adesso, intercettare fonti di finanziamento.
Quali sono i passi da fare per l’apertura di una gelateria artigianale?
La location è il primo passo importante da verificare e studiare in maniera molto approfondita. Aprire una gelateria artigianale in centro o aprirla in periferia non è esattamente la stessa cosa. Così come non lo è aprirla in prossimità di una scuola o di un ufficio pubblico o in una zona poco frequentata della città. La scelta del locale e della location deve essere operata con oculatezza, evitando (ad esempio) di avviare l’attività laddove esistono già laboratori e rivendite di gelati artigianali che vantano una clientela fidelizzata.
Individuata la location, occorre poi passare al pratico. Prima di ogni cosa, bisogna iscriversi all’Albo delle imprese artigiane della Camera di Commercio di competenza e provvedere a tutti gli adempimenti burocratici del caso. Quindi occorre dedicarsi all’allestimento ed arredamento del locale e dotarsi delle attrezzature necessarie. Nel laboratorio di un bravo gelatiere artigianale non possono mancare, ad esempio:
- il mantecatore (nel quale la miscela liquida passa allo stato solido e il gelato diventa uniforme e cremoso),
- il pastorizzatore (che garantisce la sicurezza igienica del prodotto),
- i tini di maturazione (nei quali viene conservato il gelato ad una temperatura costante),
- il banco di lavoro
- gli armadi congelatori.
Puntate al design, ai colori, a rafforzare il proprio brand. In un mondo così competitivo ci sentiamo di consigliarvi fin da subito di scegliere un agenzia di comunicazione, di web marketing o un freelance professionale che possa seguire e lanciare il vostro brand in rete. Sappiate fin da subito che il marketing è essenziale per la vostra sopravvivenza sul mercato!!
Il prossimo passo è la formazione professionale. La formazione e l’aggiornamento professionale degli operatori sono alla base dello sviluppo e della bontà del gelato di tradizione italiana: in un mercato sempre più in espansione come quello della gelateria, la professionalità dell’artigiano è divenuta ancor più di prima un prerequisito indispensabile per rispondere alle esigenze di qualità dei consumatori.
Un corso base, per esempio, ha in media la durata di 3-4 giorni, e ha come obiettivo quello di offrire ai corsisti un’introduzione teorico/pratica al mondo della produzione del gelato di tradizione italiana. Gli argomenti che vengono affrontati sono molti, come la progettazione del locale, le competenze del gelatiere, le tecniche delle bilanciatura delle materie prime per ottenere la migliora struttura del gelato. Tutti argomenti necessari per chi ha deciso di aprire una gelateria sia esso un imprenditore che ha deciso di fare un investimento
oppure un gelatiere artigiano che si occuperà della produzione in laboratorio.
I corsi avanzati invece hanno una durata maggiore e tendono ad approfondire argomenti legati sia alle tecniche di lavorazione, sia argomenti relativi alla composizione chimica e alla valutazione degli ingredienti utilizzati nel mondo delle gelaterie, e sono dedicati anche a chi vuole migliorare il proprio business e approfondire la conoscenza del proprio mestiere.
E adesso arriviamo al punto più importante!! Abbiamo l’idea, il concept e il giusto entusiasmo per lanciare la nostra gelataia artigianale ma manca la cosa più importante : i soldi!
Niente paura.. perché a quello ci pensiamo noi, grazie alle misure governative o regionale messe a disposizione nel nostro Paese, per incentivare l’imprenditorialità giovanile e femminile!!
Se hai un età compresa tra i 18 e i 45 anni, e sei residente in una di queste regioni: Abruzzo, Basilicata, Calabria, Campania, Molise, Puglia, Sardegna, Sicilia o in 116 comuni delle regioni del cratere sismico di Lazio, Marche ed Umbria. Puoi anche trasferire la residenza in una delle suddette regioni dopo aver presentato la domanda, entro massimo 60 giorni dall’eventuale esito positivo della valutazione (120 giorni se risiedi all’estero) ed inoltre :
- Non sei già titolare di altre attività d’impresa in esercizio alla data del 21/06/2017
- Non risulti già beneficiario di altre agevolazioni nazionali per l’autoimprenditorialità nell’ultimo triennio
- Non sei titolare di un rapporto di lavoro a tempo indeterminato e/o ti impegni a non esserlo per tutta la durata del finanziamento
- Non risulti titolare di partita IVA movimentata, nei 12 mesi antecedenti la presentazione della domanda, per lo svolgimento di un’attività analoga a quella proposta (solo per il comparto delle attività libero professionali)
allora rientri in quella categoria di soggetti che possono beneficiare della misura RESTO AL SUD
Resto al Sud sostiene la nascita e lo sviluppo di nuove attività imprenditoriali e libero professionali nelle regione del SUD ITALIA e copre fino al 100% delle spese, con un finanziamento massimo di 50.000 euro per ogni richiedente, che può arrivare fino a 200.000 euro nel caso di società composte da quattro soci.
Per le sole imprese esercitate in forma individuale, con un solo soggetto proponente, il finanziamento massimo è stato elevato a 60.000 euro.
A supporto del fabbisogno di circolante, è previsto un ulteriore contributo a fondo perduto:
- 15.000 euro per le ditte individuali e le attività professionali svolte in forma individuale
- fino a un massimo di 40.000 euro per le società
Il contributo viene erogato al completamento del programma di spesa, contestualmente al saldo dei contributi concessi.
I fondi disponibili ammontano a 1 miliardo e 250 milioni di euro.
Non ci sono bandi, scadenze o graduatorie: le domande vengono valutate in base all’ordine cronologico di arrivo.
Dottore commercialista e revisore legale. Giornalista pubblicista. Esperto in finanza innovativa e startup.
www.mauriziomaraglino.it