Come affrontare il lavoro non dichiarato, online uno studio della Commissione europea
I risultati dello Studio sull’efficacia delle politiche per affrontare il lavoro non dichiarato sono stati diffusi a luglio dalla Commissione europea. Realizzato attraverso la meta-analisi di ricerche e raccomandazioni realizzate negli ultimi 20 anni in 27 paesi europei, lo studio è stato condotto allo scopo di individuare le politiche di successo per fronteggiare il fenomeno del lavoro non dichiarato e i danni ad esso collegati. L’analisi ha tenuto conto del tipo di lavoro non dichiarato, dei gruppi target di lavoratori e lavoratrici e delle specificità geografiche.
Il lavoro sommerso ha importanti implicazioni economiche e sociali, tra cui la perdita di contributi per la sicurezza e la previdenza sociale e la perdita di entrate fiscali, la maggiore incidenza di incidenti sul lavoro, la perdita di opportunità di sviluppo professionale per i lavoratori, la concorrenza sleale, le distorsioni di mercato per le imprese, ecc.
Combattere il lavoro sommerso può inoltre contribuire al conseguimento dell’obiettivo stabilito dall’Unione europea (Pilastro europeo dei diritti sociali) di raggiungere entro il 2030 un tasso di occupazione del 78% nella popolazione di età compresa tra 20 e 64 anni.
I risultati dello studio suggeriscono l’importanza di un approccio olistico per affrontare il problema del lavoro sommerso, che cioè non faccia affidamento esclusivamente su interventi di enforcement, incentivi o interventi indiretti, ma che sia contestualizzato e sensibile a livello locale/regionale e risponda al tipo specifico di lavoro sommerso individuato.
Per ulteriori approfondimenti, la pubblicazione è disponibile in lingua inglese nel portale EU Publications
Foto di Arantxa Treva: https://www.pexels.com/it-it/foto/foto-in-scala-di-grigi-di-tre-uomini-che-organizzano-un-muro-di-metallo-959325/